Eluana forse avrà già terminato la sua agonia quando queste parole verranno lette.
Trovo assurdo e lontano dal senso di pietà, che vi sia chi parla di “omicidio” o “assassinio”. Se c’è assassinio c’è un assassino: il padre di Eluana è un dunque un assassino? Io credo invece che sia solo un uomo e un padre giusto, che ha scelto di fare in coscienza ciò che la legge gli consente, porre termine alla irreversibile agonia di una figlia, scegliendo come lei avrebbe scelto.
In tutti questi anni Beppino Englaro ha scelto socraticamente di affidare alla legge la possibilità di compiere l’ultimo atto di affetto e di responsabilità nei confronti dell’amata figlia. Il pronunciamento della Cassazione contro il ricorso del Tribunale di Milano, ha messo la parola fine alla vicenda giudiziaria, stabilendo senza equivoci che quanto Englaro chiede è perfettamente conforme alla Costituzione e alle leggi.
Benedetto Della Vedova
(da 'l Gazetin, novembre 2008
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