Arriva la stangata del TAR sulla sanità fiorentina. Il Comune dal 2001 a oggi ha applicato un calcolo illegittimo alle rette per il ricovero degli anziani. Secondo la sentenza del TAR, in risposta a un ricorso dell'Aduc, non si devono prendere in considerazione i redditi dei parenti, ma quello del solo assistito. La sentenza è retroattiva e comporta al Comune di Firenze un risarcimento di circa 28 milioni di euro dal 2001 a oggi. Non solo, ma c'è da rivedere la proiezione per gli anni a venire. Mentre prima il Comune contava di spendere circa 1 milione e mezzo all'anno, facendo gravare il resto della spesa ai parenti degli anziani ospitati dalle RSA, adesso deve trovarne altri 4 per ogni anno dal 2009.
La sentenza è destinata a ripercuotersi su tutta la Regione. Infatti sono molti i Comuni della Toscana che, avendo il modello fiorentino, rischiano seriamente di dover rivedere i propri conti, con conseguente risarcimento per il passato e aumento di spesa per il futuro. Non solo, ma l'Aduc aveva già ottenuto un'analoga sentenza in Lombardia ed è in attesa del responso dei TAR della Sardegna e dell'Emilia-Romagna.
Si spera che, a seguito di questa sentenza, non capiti più che un'invalida ricoverata in una RSA di Firenze, a fronte di un reddito di 8.756,25 euro abbia dovuto spendere in un anno 14.220 euro soltanto perché il padre percepisce anch'egli una pensione.
Chi si è trovato a pagare indebitamente somme alle Rsa, può oggi procedere con una richiesta di rimborso di tutte le somme pagate nel corso degli ultimi dieci anni, invocando, oltre alla legge, anche la sentenza in questione che detta l'orientamento toscano, e in particolare dichiara illegittimo l'operato del comune di Firenze.
ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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