'Ndrangheta, Camorra e Mafia ringraziano vivamente il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle tossicodipendenze, Carlo Giovanardi, nonché la Procura di Ferrara per il loro impegno contro la vendita legale di semi di canapa, libri e attrezzature per la coltivazione di cannabis e altre smart drugs. Hanno dimostrato coraggio e determinazione ieri, con un blitz che si è esteso in tutta Italia fino al sequestro di 19 siti Internet, nonché' di 79 negozi e distributori automatici. In 108 città italiane sono scattate 156 perquisizioni e la notifica di 62 informazioni di garanzia per il reato di istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti nei confronti dei gestori dei siti Internet, dei negozi e dei distributori automatici di semi e materiali per la produzione della marjiuana e dell'hashish 'fai da te'.
È davvero inconcepibile che dopo decenni di duro lavoro ed impegno per conquistare il mercato italiano e mondiale degli stupefacenti, ci siano negozi alla luce del sole che tentano di sottrarci i profitti. Se i nostri clienti fossero davvero informati su come autocoltivarsi la cannabis, per la nostra categoria si potrebbe prospettare un danno enorme, quasi fatale.
Ora gli sforzi del Governo e della magistratura ci rassicurano, anche se capiamo che l'operazione di ieri potrebbe essere costata diversi milioni di euro ai contribuenti. Ma è urgente colpire duramente quelle sacche di concorrenza sleale che mettono a rischio decine di migliaia di trafficanti e spacciatori. Così come è urgente continuare ad incarcerare tutti coloro che in casa coltivano anche una sola piantina di cannabis.
A chi sostiene che i semi di cannabis sono legali, che la pubblicazione di un libro sulla coltivazione della cannabis è protetta dalla Costituzione e dalla libertà di espressione, noi diciamo che della Costituzione ce ne fottiamo. Non abbiamo mai rispettato la legge e non cominceremo certo oggi, specialmente quando rischiamo il collasso economico.
Offriamo quindi la nostra più sentita riconoscenza a Giovanardi e alla Procura di Ferrara. Oltre a liberarci da fastidiosi competitori, avremo finalmente riconosciuto anche il diritto di conquistare il mercato delle nuove smart drugs, che in tempi di crisi economica costituisce un aiuto prezioso alla nostra categoria.
a cura di Ndrangheta, Camorra, Mafia
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ATTENZIONE: L'Aduc non condivide le opinioni espresse nella lettera. Per questo, pubblicheremo presto un compendio sulla coltivazione della cannabis sul nostro sito (www.aduc.it). Se saremo colpiti dalla censura della Procura di Ferrara, lotteremo per difendere il diritto alla libertà di espressione contro un'interpretazione sempre più ampia e fantasiosa della legge. Se continuiamo in questa direzione, non è escluso che anche chiedere una diversa politica sulle droghe, come facciamo dal sito, venga presto perseguito come 'istigazione' a delinquere.