Ho sentito alla radio nei giorni intorno al 4/11/2008 che 200 Generali delle Forze Armate sono stati messi a disposizione delle scuole per illustrare il significato della giornata del 4 novembre 1918 (festa della “vittoria”).
Non siamo più in quel periodo, i tempi sono diversi ora, la Costituzione (art. 52) ha riconosciuto il dovere di difesa sia ai militari che ai civili, la Corte Costituzionale (sentenza n. 194 del 1994) ha sancito che il servizio civile (degli obiettori di coscienza al servizio militare) ha la stessa dignità di combattente di chi sceglie la forza armata per difendere il paese, e inoltre c’è l’obbligo di sperimentare forme non armate di difesa popolare civile (legge di riforma dell’obiezione di coscienza al servizio militare art. 8 legge 290 del 1998). Per non citare ordini del giorno a livello di Comunità Europea e sperimentazioni che sono state fatte in anni passati e altre che sono tuttora in corso che vanno sotto il nome di “CORPI CIVILI DI PACE”.
Pensiamo che facendo una presentazione dei materiali si seguito elencati sia possibile mettere alcune sementi di difesa nonviolenta nel contesto scolastico in modo da dare l’opportunità a chiunque è interessato di avere pari opportunità:
1. 2 Ottobre Giornata della Nonviolenza, istituita da parte dell’assemblea dell’ONU (presentazione a cura di Johan Galtung, direttore del network di peace reacercher “transcend”)
2. Linee guida su educazione alla pace a cura del Ministero della Pubblica Istruzione, dipartimento per l’istruzione, direzione generale per lo studente
3. Un’idea pericolosa, storia della nonviolenza, Mark Kurlansky, edizione Mondadori
4. Dov’è la vittoria? Piccola antologia aperta sulla miseria e la fallacia del vincere, Enrico Peyretti, Il segno dei Gabrielli Editori
5. A force more powerful, 6 filmati sulle lotte nonviolente che hanno avuto successo nel ‘900 (segregazione, razzismo, colonialismo, dittatura, occupazione straniera, regime autoritario).
Un’offerta eccezionale, 5 punti in 3 ore a 150* € complessivi per ogni presentazione.
Riusciremo a trovare scuole, rappresentanti degli studenti, famigliari degli studenti, amministrazioni pubbliche, organizzazioni professionali (insegnanti, ingegneri, …) e sindacali che riconoscono queste pari opportunità e dando ad esse la possibilità di presentarsi?
Yes we can
(come dice il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America)
We are the change
(come dicono gli attori del filmato We were the warrior dopo il successo della lotta per i diritti civili negli USA degli anni ’60)
A voi la scelta.
Giorgio Barazza
Centro Studi Sereno Regis
comunicazione@serenoregis.org
* Un servizio di 3 ore a 150 € ripartito su 30 persone sono 5 €/cadauno meno di un film, che fa parte del pacchetto.