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“Usciamo dal Silenzio”. Destituita la Consigliera Nazionale di Parità, Fausta Guarriello
13 Novembre 2008
 

Cronistoria della vicenda

1. Le sindacaliste Fiom/Cgil e Fim/Cisl hanno un incontro con la Consigliera Nazionale di Parità per evidenziare come le nuove normative introdotte dal governo attuale siano fortemente penalizzanti nei confronti del lavoro femminile.

2. La Consigliera raccoglie le osservazioni e si impegna a rappresentare nelle sedi opportune le preoccupazioni emerse.

3. La Consigliera, con atto ufficiale, comunica e sottolinea in particolare le problematiche relative alla detassazione degli straordinari e l'abrogazione della legge n 188 su “dimissioni in bianco”.

4. Il 4 novembre la Consigliera riceve Decreto di revoca della nomina motivato dal «radicale dissenso delle iniziative legislative adottate dal Governo».

 

Ricordiamo che il ruolo della consigliera di parità è di garantire l'attuazione del principio costituzionale di pari opportunità nel mondo del lavoro tra uomo e donna e non quello di assecondare le politiche di un governo.

 

Dal sito del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali:

«La Consigliera di parità, nominata dal Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale di concerto con il Ministro pei Diritti e Pari opportunità, promuove e controlla l'attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e non discriminazione tra uomini e donne, nel lavoro (decreto legislativo 11 aprile 2006 n. 198).

La figura della Consigliera è istituita a livello nazionale, presso il Ministro del Lavoro e delle Previdenza Sociale, regionale e provinciale, rispettivamente presso le Regioni e le Province.

Nell'esercizio delle proprie funzioni la Consigliera di parità è un pubblico ufficiale ed ha l'obbligo di segnalare all'autorità giudiziaria i reati di cui viene a conoscenza. La peculiarità della figura della Consigliera consiste in una doppia funzione istituzionale: di vigilanza contro le discriminazioni di genere e di promozione di parità e pari opportunità».

 

Non crediamo ci sia bisogno di aggiungere parole di commento ai fatti che si sono compiuti e si stanno compiendo...

Grazie per la vostra attenzione

 

Il movimento Usciamo dal Silenzio

 

 

 

LETTERA ALLE CONSIGLIERE DELLA RETE NAZIONALE

 

Carissime Consigliere,

in data 4 novembre 2008 ho ricevuto il decreto ministeriale di revoca (che vi allego) della mia nomina come Consigliera nazionale di parità effettiva, con decorrenza immediata. Sono molto dispiaciuta, pertanto, di dover interrompere bruscamente l’attività avviata dall’Ufficio e lo stesso coordinamento della Rete nazionale. Poiché il decreto di revoca è motivato dal “radicale dissenso dalle iniziative legislative adottate dal Governo” e dalla necessità che la figura della Consigliera di parità operi “in coerenza con gli indirizzi politici del governo”, misconoscendone quindi l’autonomia funzionale, da interpretare anche alla luce dei disposti comunitari che esigono il carattere indipendente dell’attività svolta dagli organismi di parità, Vi comunico che intendo procedere per le vie legali sia in sede nazionale che comunitaria, a tutela del carattere autonomo, tecnico e non politico, della figura istituzionale.

Desidero in questa occasione esprimere un sentito ringraziamento alle funzionarie che lavorano nell’Ufficio della Consigliera nazionale, ai direttori generali che hanno supportato fattivamente l’attività dell’Ufficio, che finalmente cominciava ad avere una fisionomia più consona al ruolo previsto dalla legge, alle Consigliere che mi hanno espresso la loro solidarietà ben consapevoli della delicatezza dei risvolti istituzionali della vicenda.

La decisione e le motivazioni addotte per la revoca dell’incarico della Consigliera nazionale di parità mi sembra costituiscano un precedente pericoloso che mina in modo grave l’attività di un organismo costruito con un percorso storico lungo e faticoso, su cui le donne si sono impegnate sia nelle sedi istituzionali che politiche e sociali.

Segnalo il rischio che le ben note difficoltà di funzionamento della rete, e le esigenze di contenimento della spesa pubblica vengano utilizzate come pretesto per ridimensionare la figura delle Consigliere di parità, profilandosi ipotesi di riordino degli organismi di parità sulle quali l’Ufficio non è stato minimamente coinvolto.

Un bel modo per commemorare il sessantesimo anniversario della Costituzione della Repubblica, ed il sessantatreesimo anniversario del voto alle donne, con il quale si era aperta la Rete del 22 aprile 2008…

Cordiali saluti

Fausta Guarriello

 

P.S. Si allegano altresì la nota del 23 luglio 2008 e la memoria presentata nel procedimento, cui il decreto Ministeriale fa riferimento.

 

 

NOTA DEL 23 LUGLIO 2008

 

Ministero del lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità

 

La Consigliera Nazionale di Parità, prof.ssa Fausta Guarriello, ha ricevuto alcune rappresentanti della Fiom e Fim nazionali che hanno chiesto con urgenza un incontro per discutere dell’impatto sfavorevole sul lavoro femminile dei provvedimenti deliberati dal Consiglio dei Ministri in ordine alla detassazione degli straordinari e dei premi aziendali e, in particolare, all’abrogazione della legge sulle dimissioni in bianco fatte sottoscrivere, in via preventiva, al momento dell’assunzione alla lavoratrice.

L’audizione, che si è resa urgente in vista dell’imminente dibattito parlamentare previsto per la prossima settimana relativo alla conversione dei decreti legge , anticipa una serie di incontri con le parti sociali programmati dalla Consigliera di Parità per il prossimo mese di settembre, in vista della preparazione della prossima Rete Nazionale delle Consigliere di Parità dedicata alle problematiche dell’occupazione femminile.

«Mi impegno», dichiara la Consigliera di Parità, «quale organo di promozione e controllo dell’attuazione dei principi di pari opportunità e di non discriminazione tra uomini e donne nel lavoro – a rappresentare nelle opportune sedi istituzionali le preoccupazioni emerse in questo incontro che, peraltro, condivido pienamente, al fine di segnalare l’impatto discriminatorio di queste misure perché vengano apportati i necessari correttivi in sede parlamentare.

«D’altro canto» conclude «il gruppo di lavoro della Rete delle Consigliere di parità aveva elaborato fin dall’aprile scorso un documento di analisi sulle criticità per l’occupazione femminile e sulla condizione lavorativa delle donne dei provvedimenti in via di emanazione”.


Roma, 23 luglio 2008

RESPONSABILE UFFICIO STAMPA

Dott.ssa Cinzia Alitto


 
 
 
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