Per le strade di Perugia, prima di raggiungere Elena, lame di luce giocano l’impressione che i passi possano spiegare il vibrato autunnale sulle facciate. Palazzo dei Priori, Corso Vanucci, le scale mobili... la citta non è mutata da quando vi venni. Accetto come una misura dell’azzurro che soltanto io sia cambiata. Tornare è sempre un evento unico, umano, rende il corpo arco la freccia va avanti o indietro a piacimento. Mi ricordo il profumo delle caldarroste aperte sotto la neve che arrossavano le dita, le campane del Duomo ai miei orecchi in gara con le fisarmoniche degli artisti di strada. Risento la parlata strana che mi divertiva. Il silenzio che porto come una sciarpa sulle labbra mi protegge. In cosa mi differenzi da un dipinto non lo so.
Elena Pavlowski, 1917, olio su tela, 68,4x48 cm
Elena... di Modigliani... ha un occhio nel reale l'altro perso nel vuoto. Io persa nei suoi afferro una piuma che vibra d’eternità. Questa donna era un angelo. Ha fissato il pittore livornese intuendo che stava morendo e che lei facendosi dipingere contribuiva a questa follia dove arte e vita è un saccheggio per dare bellezza agli altri.
Donna con cappello verde, 1939, olio su tela 65,09x50,17 cm
Dora Maar... l'unica donna alla quale Picasso permise di fotografare le varie fasi della sua pittura. M’incanta il cappellino a barchetta. Quale la prua quale la poppa? di una navigazione di donna amata in arte che arte fotografa venendo dipinta nel passato imperfetto che in ogni caso vincerà il futuro. Dora Maar è malinconica, le sarà pesato il ruolo di ancella dell’artista toro spagnolo? o di Musa episodica sapendo che il pittore tradisce nell’arte e nella biografia prossima ventura? Deve essere stata una donna davvero speciale nella sua fiducia nell’amore intemerato verso il pittore. Sono stata appesa davanti a lei quasi mezz'ora. Ho invidiato il chiodo che la sorreggeva e deriso la cornice che tentava di contenerla... perché il tremore interiore dell’amore in arte si capta per visioni e leggende ed è circolare: dalla donna parte alla donna torna. In questo vince. Anche se l'uomo amante è Picasso.
Inverno nel Giura, 1875, olio su tela 50,50x61,00 cm
Courbet... Inverno nel Giura... dopo "Il mare in tempesta"... il pittore dal robusto appetito di cosce arrosto, di braccia morbide, e di barricate, cambia scenario, ma non il freddo dentro di sé. Courbet, sembra confidarlo nascosto dietro al suo vitalismo, è fragile, spesso sarà vinto dalla materia cosmica della delusione, dal mondo che svanisce anche se lo dipingi, si estinguono i pianeti resisterà la mia pittura? Il freddo resterà. L’universo è gelido. Il freddo, anche a Perugia, lo sentiamo tutti, solo che c'è chi riesce a descriverlo e chi no... Questa donna tiene la salvezza nel paniere. È frutta da candire. Lo zucchero scalda. Se qualche mascalzone svoltato l’angolo non le ruberà quanto ha di prezioso.
Place du Tertre, 1911, olio su cartone 54,30x73,30 cm
E poi ho visto La place du Tertre di Maurice Utrillo. La mia foto del dipinto è scadente! Non si vede, ma le pareti delle case sono lucide, fatte di resina e gesso, smaltate, quasi una composizione di marzapane di uno chef siciliano! Ho aspettato anch'io nell'angolo d'incontrare qualcuno. Mi sono affacciata fino in fondo alla strada, ma Montmartre ieri era deserta, c'era odore solo di pane caldo... il silenzio primitivo dell’arte mi ha dato un padre e una madre: l’aria di Parigi ad inizio Novecento e il Mulino che girava dipinto da pittori che nominati oltre la giornata che stavano vivendo non lo sarebbero diventati mai. Anche loro ho cercato.
Carlotta Zanobini
“DA COROT A PICASSO. DA FATTORI A DE PISIS”
La Phillips Collection di Washington e la Collezione Ricci Oddi di Piacenza
Palazzo Baldeschi al Corso, Corso Vannucci, 66 - Perugia
Dal 15 settembre 2008 al 18 gennaio 2009, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia propone, nella propria sede espositiva di Palazzo Baldeschi al Corso, un affascinante confronto tra due “gusti collezionistici”, l'uno quello degli americani Duncan e Elisa Phillips, l'altro del nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi.
Il doppio titolo dell'esposizione perugina: “Da Corot a Picasso” e “Da Fattori a de Pisis” richiama, appunto, i due ambiti principali che improntano le due celebri raccolte.
“Tre donne e una strada” di Carlotta Zanobini comparirà con altre scritture dell'autrice pisana sull'Annuario Tellus 30 in uscita nel maggio 2009.