MOZIONE PARTICOLARE
(Pincio – Sant’Ambrogio)
Il 7° Congresso di Radicali Italiani, riunito a Chianciano Terme dal 30 ottobre al 2 novembre 2008
PRESO ATTO CON SODDISFAZIONE
del felice esito della battaglia civile che ha salvato la città di Roma – con l’annullamento del progetto per la realizzazione di un parcheggio interrato per 700 posti auto – dallo scempio già avviato della collina del Pincio e dalla sicura lesione del sito e della monumentale architettura ideata dal Valadier e amata da tutti coloro che amano Roma
RINGRAZIA
il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sen. Sandro Bondi e il Sindaco di Roma Gianni Alemanno per la giusta decisione assunta sul caso del Pincio e per gli impegni coerenti assunti per affrontare con lo stesso criterio le analoghe situazioni a livello, rispettivamente, nazionale e comunale, favorendo il massimo di informazione dell’opinione pubblica e di apporto partecipativo dei cittadini, dei loro Comitati e delle loro Associazioni culturali, oltre che dei Consigli comunali e circoscrizionali nelle loro funzioni ordinarie;
ESPRIME IL PROPRIO CALOROSO RINGRAZIAMENTO
al Consigliere radicale del I Municipio di Roma, Mario Staderini, e al membro della Direzione di Radicali Italiani Giovanni De Pascalis, per essere stati determinanti nel coinvolgimento, sulla vicenda del Pincio, dell’opinione pubblica, alla fine determinante a sua volta sia per la decisione finale, sia per l’alternativa indicata;
DICHIARA IL PROPRIO SOSTEGNO
all’iniziativa dei Radicali per Sant’Ambrogio per la salvaguardia del sito della Darsena e del sito ad martyres (S.Ambrogio) nella città di Milano, minacciati anch’essi dai parcheggi interrati;
INVITA
il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi:
- ad affrontare con lo stesso spirito con cui ha risolto il caso del Pincio, i casi analoghi di aggressione ai Centri Storici per la realizzazione di parcheggi interrati portati avanti – da destra e da sinistra – da Sindaci muniti di esorbitanti e impropri poteri commissariali, che inibiscono ogni partecipazione democratica a decisioni che portano a modifiche permanenti e irreversibili in tessuti urbani e in luoghi storicamente sedimentati e interiorizzati dai loro abitanti come tratti identitari collettivi, essenziali per la comunicazione con gli altri;
- a risolvere con gli stessi criteri utilizzati per il Pincio, i casi aperti a Milano, per la salvaguardia dei siti della Darsena e di S.Ambrogio, il primo legato alla storia dei Navigli, alla Fabbrica del Duomo, al ruolo di Leonardo da Vinci nella storia e nell’arte di Milano, il secondo alla storia dei primi secoli dell’era cristiana racchiusa nel cimitero ad martyres che sta per essere espiantato – come già accadde a Roma con la distruzione del cimitero paleocristiano del Gianicolo – per essere sostituito da un parcheggio interrato per cinque piani e seicento posti macchina, insultando così la memoria di quegli eroi civili nonviolenti – poi proclamati santi – che accettarono la tortura e la morte, come i membri della mitica Legione Tebea, per affermare l’obbedienza alla propria coscienza e il principio della libertà di espressione anche della propria fede religiosa, poi riconosciuta, per un breve periodo, grazie al loro martirio;
RIVOLGE UN PRESSANTE APPELLO
al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, al Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, al Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, al Sindaco di Milano Letizia Moratti
- affinché operino, ciascuno per le proprie competenze, per arrivare a revocare le autorizzazioni e le concessioni in atto, intanto per quei siti, trovando soluzioni alternative più aderenti ad una impostazione metropolitana del problema della mobilità;
- affinché fondino i loro atti a tutela dei siti, oltre che sulla Convenzione europea sulla tutela del Paesaggio (Firenze 2000), sulla Convenzione UNESCO per la Salvaguardia dei beni immateriali (Parigi 2003), Legge dello Stato italiano dal gennaio 2008 (ripresa dalla Legge della Regione Lombardia n.27/08) e alla Dichiarazione di Yamato (Nara, JA, 2004) fatta dagli esperti dell’UNESCO, che indica ai Governi la necessità, e l’obbiettivo, di integrare e valorizzare assieme al patrimonio materiale, anche questo patrimonio immateriale “intangibile”, di avvenimenti, storie, leggende, patrimonio di carattere non solo identitario locale, ma anche di valore universale, e dunque la necessità di tutelare i siti urbani, rurali, naturali che ne sono stati teatro e costituiscono il supporto materiale di quelle memorie;
INVITA IL MINISTRO SANDRO BONDI
- a farsi promotore, per conto dell’Italia, come membro pro tempore del Comitato Intergovernativo per l’attuazione della Convenzione UNESCO del 2003 per la Salvaguardia del Patrimonio Immateriale, della proposta di aprire la procedura per trasformare le indicazioni della Dichiarazione di Yamato in Protocollo aggiuntivo alla stessa Convenzine UNESCO del 2003;
- a farsi promotore presso il Governo italiano della esigenza almeno di escludere i Centri Storici dalla possibilità di intervento dei Sindaci con i poteri commissariali concepiti per la protezione civile, per le grandi calamità e non per realizzare opere attinenti le normali scelte urbanistiche di competenza ordinaria delle Amministrazioni comunali.
INVITA INFINE GLI ORGANI STATUTARI DI RADICALI ITALIANI
ad inviare per conoscenza la presente Mozione al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e alla Segreteria del Comitato Intergovernativo per l’applicazione della Convenzione UNESCO del 2003.
Lucio BERTÈ, Mario STADERINI, Ermanno DE ROSA, Guido FERRETTI, Achille CHIOMENTO, Francesco PULLIA, Sergio RAVELLI, Lorenzo LIPPARINI, Nathalie PISANO, Antonio DI BARTOLOMEO, Carlo LOI, Paolo RONCI, Oliviero NOVENTA, Francesco SPADACCIA, Giorgio PAGANO, Michele LEMBO, Maria Isabella PUGGIONI, Gianni BETTO, Diego MAZZOLA, Stelio LEONI, Yasmine RAVAGLIA, Monica MISCHIATTI, Antonella DENTAMARO, Guido RIZZI, Giuseppina TRUPIA, Lapo ORLANDI, Claudia GIROMBELLI, Maurizio LIPPARINI, Bruno DAGNINI, Giuseppe RIPPA, Stefano BILOTTI, Vittorio RIGOLI, Marco SERVENTI, Roberto CASONATO, Romano SCOZZAFAVA, Stefano MOSSINO, M. CIRAN, Jolanda CASIGLIANI, Mauro ZANELLA