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Vescovo ortodosso autonomo fermato a Roma da polizia e multato perché indossa la stola. Interrogazione
06 Novembre 2008
 

Secondo un articolo pubblicato dal Secolo XIX di Genova del 14 gennaio 2008, e da altri quotidiani nazionali, il Vescovo della Chiesa Ortodossa Autonoma dell'Europa Occidentale e delle Americhe, Giovanni Climaco Mapelli (foto), è stato fermato a Roma da agenti della Polizia di Stato il 13 gennaio per tre ore ed accompagnato al Commissariato “Borgo” in Piazza Cavour a Roma: gli si contestava di vestire «con abito ecclesiastico», «ad una manifestazione autorizzata», al fine di benedire e pregare in memoria del decennale della morte di Alfredo Ormando, un omosessuale suicidatosi dandosi fuoco in Piazza San Pietro. La Chiesa Ortodossa Autonoma dell'Europa Occidentale e delle Americhe - Metropolia di Milano e Aquileja - è tra i culti elencati dal Cesnur, ed il Vescovo Mapelli è nell'elenco medesimo delle Chiese in Italia (a questa pagina web). Lo stesso è stato regolarmente ordinato il 14 dicembre 2006 a Bergamo come si evince dalla bolla di consacrazione, e indossava propriamente l'abito talare.

Il Vescovo Giovanni Climaco Mapelli ha subito il sequestro della stola vescovile, che gli veniva restituita il 5 aprile 2008 dal Prefetto di Roma, ma la sanzione amministrativa di 154 euro sulla base del codice penale, poi maggiorata ad euro 310, non è stata mai annullata. Si tratta a tutti gli effetti di un atto arbitrario e del tutto illegittimo.

Per queste ragioni, con i senatori Marco Perduca, Emma Bonino, Francesca Maria Marinaro abbiamo rivolto un'interrogazione al Ministro dell'Interno, per sapere se intenda fornire maggiori informazioni rispetto alle circostanze che hanno portato al fermo del Vescovo Mapelli su territorio italiano, dato che il prelato si trovava su Piazza Pio XII che è territorio della Repubblica Italiana, e al ruolo che abbia svolto lo Stato Città del Vaticano nell'intera vicenda, dato che i fax provenienti dalla Gendarmeria Vaticana presso il sunnominato Commissariato, per una serie di equivoci, hanno portato al fermo medesimo del prelato, e come intenda attivarsi il Ministro per arrivare alla conclusione onorevole della vicenda e all'annullamento immediato della sanzione pecuniaria, non sussistendone i presupposti, nonché se non intenda porgere le sue scuse ufficiali al Vescovo Mapelli e alla Chiesa Cristiana Antica Cattolica e Apostolica.

 

Donatella Poretti

 

 

Qui il testo dell'interrogazione


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