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Carlo Forin: Giobbe 2008. Diario della malattia (4)
06 Novembre 2008
 

30 ottobre 2008, ore 5:30

Comincio in ritardo perché ieri sera sono stato alzato fino a mezzanotte per esser andato ad ascoltare a Pieve di Soligo padre Bartolomeo Sorge che parlava dell’impegno dei Cattolici per il bene comune, nell’ambito di un’associazione che nasce in nome del sociologo Toniolo, morto nel 1918. Sono contento, come Cristiano e sociologo, di aver fatto questo nel nome di Toniolo, che amo -e che faranno santo, se non altro per il suo rapporto estatico con la Comunione con Cristo (aggiungo, a scandalo dei battezzati oggi viventi biologicamente con l’iniziale minuscola a rispetto del loro punto di vista, minuscola che da Cristiani li mette però in mòria –morti viventi, zombi (nota ‘zu’)-).

Non ometto l’assurdo: ho sentito il padre esporre l’obbligo di far politica in un Cattolico -che da sempre amavo che venisse fatto da un religioso di rispetto- assieme a sue motivazioni vuote –che non muovono me (ma spero di essere un caso isolato in questo)-; perché, ad es., non ha speso una parola di denuncia del fatto che da ieri,  giorno in cui parla, è legge l’abbattimento di una delle scuole elementari più elevate del mondo per far cassa a ‘Tre-monti e più’ di follìa? Come si fa a profetare con omissioni come questa?

Perciò non ometto questa mia ‘verità’ davanti a chi, magari, non  ama il mio punto di vista etico-religioso.

E TI KA è ‘casa della vita dell’anima’.

Il suo concetto di persona è omogeneo però con questa casa e col mio, del tutto difforme da quello di ‘individuo’, oggi nella testa dei ‘battezzati’.

 

La desultoria scientia di Apuleio è la mia scienza. So che posso apparire asino in chi mi legge perché per lui vado per salti (significato di desultoria), mentre io corro sui limiti assurdi con una logica stretta di tipo linguistico. Faccio un esempio.

La casa di Antares, lo Scorpione, era

ZU QA QI PU, che contiene zucca in ZU QA [Inno a ISHARA; nota p. 533 del testo Castellino: Ishara è la stella dello Scorpione (Zuqaqipu), moderno Antares ].

In questi giorni in America si celebra/gioca Halloween, la notte ‘dei morti viventi’ del 31.10-1.11. Si fa il gioco della zucca vuota con la candela dentro (a simboleggiare la vita nella morte, senza saperlo). Molti sanno che si continua la festa celtica di Antares-Trinox Samoniòn. Nessuno riflette sulla contemporaneità con Ognissanti- i Morti: non è casuale, ma che la data della festa cristiana –che i primi Cristiani facevano la domenica dopo Pasqua- è scivolata al 1° novembre, attratta in definitiva, dalla festa del KAR MUR, del Capodanno sumero, dove si scatenava il KA US, anima fine, il caos.

Le zucche con la candela dentro venivano giocate dai nostri contadini non sapendo nulla di Halloween, e si faceva Capodanno agricolo l’11 novembre, come nel 2270 a.C. si faceva tra i Sumeri, celebrando AN TAR ISH.

Mettiamo a circolo la parola ZU QA QI PU:

 

                                               ZU

 

QA                                                                                                  QI

 

                                               PU

 

Oppure:

 

                                                 ZU

PU                                                                                                      QA

                                                  QI

 

Dove, nel primo quadro ho steso le quattro sillabe esponendole secondo la sequenza lineare. Nel secondo le ho esposte a circolo orario partendo da ZU.

Ci sono omogeneità fonetiche che fanno uguali  ZU= SU=ZO=ZA=SHA

                                                                             QA=KA=CA

                                                                             QI=KI=CI

                                                                              PU= BU =PA

Emerge:  S KI ZZU, schizzo.

               CA PU, che è anche KA PUT.

               PA ZU, di PA ZU ZU che porta ‘pazzia’.

               PU ZU di pozzo.

               ZU QA di zucca.

               ZU ZU  di zozzo.

 

Antares è antico in AN TAR ISH testato anche a circolo in SA TAR AN (5):

 

 

Lamento su Tammuz scomparso

 

Ahi! Sataran dagli occhi chiari!

Ahi! Nagar, signore della rete!

[…]

Non è stato un furioso uragano che lo ha atterrato: il mondo infero lo ha ghermito!

 

Una nota su Sataran precisa: Sataran (forma secondaria Istaran), dio della città di Der ai confini con l’Elam, penetrato poi in Babilonia. Ha come messaggero Nirah.

 

 

Ore 10:30

Cerco di esser teste (< TE SH TE, incontro la vita) minuto per minuto -in questo calcio al cervello- per dar modo al lettore di leggermi, come il cardiologo mi ha letto ieri col diagramma continuo del cuore davanti a sé, e come il radiologo mi leggerà nelle lastre che mi ha fatto oggi, tra le nove e mezza e le dieci, a Conegliano.

 

Sto sviluppando il pensiero sull’omissione, cercando di non riservare nulla.

Non ho detto balle in vita mia, soprattutto perché ogni superbo come me sa che la bugia è la scappatoia del piccino (scientificamente escludo i primi 15 anni, quando l’etica può essere approssimativa). So che questa non è l’idea della maggioranza, che il 13 aprile scorso ha dato il potere al più bugiardo d’Italia [che Montanelli fotografò con ‘comincia con una bugia e finisce solo dopo che ha convinto se stesso che è verità’]. -Pinocchio al potere- è l’idea che padre Sorge non aveva in ciò che ieri sera ci ha detto. Anziché fare il catechista della verità, io credo che dovrebbe parlare dei fatti che stiamo vivendo, con qualche –guai a voi!-, che Karol ha lanciato più volte facendo sentire la voce di Dio.

 

Realizzo l’assurdo di indicare al ministro della sapienza del Vaticano che la casa della sapienza di Giobbe ha origini antropologiche nel AB ZU sumero, ma fatico a realizzare ancora che io possa dar consigli a padre Sorge in fatto di E TI KA, casa della vita dell’anima. Che sia meno omissivo, almeno! I battezzati con la minuscola comincerebbero a capire qualcosa, credo.

 

31 ottobre

In ME Dio stat virtus, il valore-il senso della vita sta in Dio e nella sua parola che crea la vita: lui è la via, la verità e la vita.

Questa notte saranno 4278 anni dalla nascita del nome AN TAR IS, unione-separazione del Cielo e della Terra, il logos.

 

Ieri ho pranzato regolare da Elisabetta, col nome ‘casa di Dio’, anche bevendo vino. Stamattina peso 107,5, cioè -14,5 dall’inizio della discesa, due mesi ed una settimana fa. Regole: non bere 1 litro di vino al giorno, ma zero, distribuire le due portate di cibo su tutta la giornata, camminare ogni giorno.

 

Ieri pomeriggio, ho ricevuto la visita piacevole di Maria Rosa. Le ho scritto, dopo, che ha il nome più bello: Maria Utero sacro, RU SHA! Anche la sua vita è un segno dei tempi: è vedova di mio cugino Giuseppe, ha Riccardo, suo figlio, a far l’architetto in Cina, con due figli, Andrea di 14 anni e Francesca, di 10, che si alza in piedi sull’attenti all’inno cinese.

Io, ho mio fratello Alessandro a Seattle, alla Microsoft, con due figli, Francesco e Alexandra. Si può essere più global di così?

 

Concludendo: la vita è bellissima, come sapeva bene san Francesco, in grado di chiamare sorella l’acqua, fratello il sole…

Può perdere completamente di senso se la memoria, ME MUR IA, ‘luogo di vita-morte del ME, non ci fa ricordare il suo Autore ed il senso, virtus, che ha.

 

‘Attimo’ è un estremo della nostra vita, ‘temporis punctum’ o ‘momentum’ va visto come il punto del tempo in cui si fa l’essenziale, quello che dev’essere fatto costi quello che costi.

Avrete avuto la situazione con pochissimo tempo a disposizione e moltissime cose da fare; si fa di getto il triage, ‘la cernita di quello che si vuol fare davvero da quello che è vano e si può buttare’.

La vita andrebbe vissuta così, determinando sempre esattamente l’essenziale da fare, che in quel determinato momento può essere dormire.

Ma non bisogna che ci facciamo schiavi dell’abitudine! Ammazza il senso pregiato della vita!

Mo-men-tum è ‘improvvisamente’ TUM, en ME ‘la parola che crea’, MU si lega al nome eterno.

Quando preghiamo ‘prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte’ non emettiamo una cambiale con la speranza che la Vergine BE A TA, ‘luogo del seme dell’Essere’, provvederà lei anche se noi non ce ne ricorderemo più, ma un pagherò che terremo in memoria nell’ultimo attimo. Le chiediamo solo il tempo sufficiente allora di fare il triage.

 

Etimo di attimo? Due. Uno storico, dallo Zingarelli ’98 < atomu, indivisibile. Uno archeologico, dalla te onomasiologia < AT TI MU, ‘nome immortale MU che dà vita TI Aldilà AT.

 

 

1 novembre

Sabato di Tutti i Santi, coloro che hanno fatto come Cristo Gesù, Luce (GE) nella morte (US).

Chi è Gesù?

L’evangelista Giovanni dice: è il Verbo che ci ha resi ‘Figli della Luce’.

La Luce è Dio; il Verbo ha spazzato le Tenebre di Aldilà

 

Dio vide che la luce era buona e separò la luce dalle tenebre [che ricoprivano l’abisso (AB SU)].

 

Oggi pomeriggio sarò con le famiglie dei miei fratelli Maria Luisa e Paolo a Carpesica dalla zia Lina, maestra a cucinar le castagne. Potremo pensar ad Alessandro, il quarto fratello in giro per gli States a tener conferenze.

Sarà la prima festa del papà e della mamma morti nel corrente anno. Dove sono?

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14, 1-7).

In quel tempo Gesù disse: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate

fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono

molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando

sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado voi conoscete la via”. Gli disse Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai e

come possiamo conoscere la via?”. Gli disse Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre”.

 

Il posto che ha preparato per Luigia e Gino ora è occupato da loro.

Questo ci dice la gioia di Dio, fide, HI DE.

Esser figli della Luce significa credere che i nostri genitori sono nella gioia di Dio.

 

Il mio approfondimento personale mi fa dire che

-via è UIA, cioè ‘sentiero I tra Cielo U e Terra A’,

-verità è veritas è U ER IT ASH, Uno d’origine ASH –che merita ascolto ASH culto- Sole IT cammino ER del Cielo U –vero è U ER U cammino da Cielo a cielo-

-vita è U IT A, Sole tra Cielo e Terra.

 

Sabato (SHA BA UT  utero anima sole) è uno dei due giorni di Saturno e domenica è l’altro. Gli Ebrei festeggiano ancora il sabato perché il primo giorno SHA è quello dell’origine ed il Messia deve ancora venire per loro.

SHAG US, inizio fine:

SHA (reciproco di ASH) [TUR UN, utero uno] G Luce US morte.

La Luce è risorta nella notte tra sabato e domenica che si chiamò poi così perché giorno del Signore (Dominus). 

 

Ieri sera Paolo ha portato Giulia ad Halloween.

La zucca di Halloween con i buchi e la candela dentro è un teschio con la luce della vita dentro. Sarebbe facile lasciar giocare Giulia ed anziché maledire le streghe pagane ricordare che anche a Carpesica i nostri genitori giocavano con la candela dentro alla zucca vuota e che festeggiavano san Martino di Tours, il prossimo 11 novembre, continuando la tradizione del KAR MUR della forza della vita nella morte.

 

La memoria è proprio ME MUR IA ‘luogo di vita-morte del ME’ se tutta l’umanità è incapace di mettere in fila le tre feste di Capodanno della vita.

  

 

2 novembre, i Morti

Ore quattro.

Oggi memoria dei morti.

Ricordo mia madre, morta il 1° maggio scorso, mio padre, morto il 29 giugno scorso, mio nonno materno Bepy e mio nonno paterno Oddone, mia nonna Emma e mia nonna Pasqua.

Pasqua di Resurrezione sia per tutti, in questo 2 novembre 2008! Questo è il nocciolo della nostra fede: la gioia di credere che Cristo è morto all’ora nona (alle 15) del venerdì per resuscitare quaranta ore dopo, entro i tre giorni.

È riapparso con la sua persona attraversando i muri del cenacolo e facendosi toccare il costato da chi non credeva che il morto vivesse.

 

Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: -Pace a voi!-

Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: -Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani ed i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che ho io-. Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: -Avete qui qualche cosa da mangiare?-. Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. (Lc 24, 36-42)

 

Mangiò pesce arrostito per convincere la loro mente che viveva, perché i loro occhi non realizzavano il fatto che un morto potesse vivere senza che nessun altro fosse intervenuto, come lui aveva fatto più volte su altri.

Faccio ME MUR IA, ‘luogo di vita-morte del ME’, di questo ai Cristiani che già visitano i loro cari ed ai cristiani che ossequiano per abitudine o che non lo fanno più –tanto i morti sono finiti-: ricomprendiamo le gioie ed i dolori della vita nella gioia di Dio, HI DE, fide 

 

 

3 novembre

Stamattina scrivo dalle 9:15.

Questo diario dovrà certificare il ‘cammino del Sole’, IT ER, iter in latino, sia nella luce di giorno, die ß DI E, che di notte, fuori di me e dentro di me.

Mi edifico perché, per il momento, non avverto sintomi di demenza; spero che questa storia finisca bene ed io passi per un cacciatore di fantasmi mentali.

Magari, come uno che ha sognato tutto.

È un fatto che Luca, il mio macellaio, mi ha appena detto che si vede ad occhio nudo il calo che ho fatto in poco più di due mesi. Poiché 107 chili esatti (ha suggerito deliziosamente la bilancia stamattina), è il peso odierno il calo è stato di -15 in due mesi.

L’assurdo di cui vi ho parlato e che spiega la mia idea di vivere la situazione di Giobbe è questo: nel presente e a futuro (programmi) io non mi sento colpevole di nulla.

Se uno di sessant’anni come me vi dicesse di portarsi dietro una vita da santo non uno di voi resterebbe quieto ad ascoltare:

-Ma, che santo e santo- direste, giustamente -le avrai fatte le tue. No?-.

Sì, le ho fatte. Ed una prova, e piccola rispetto alle altre, viene certificata dal peso, che misura il peccato di gola, che questa società dei consumi giudica ‘bagattella’, ma la mia mente non è d’accordo: se la cerebropatia gongofila nasce, o si manifesta con disastro nel sovrappeso, il

In medio stat virtus –da leggere ME DIO-

non è una massima idiota.

 

 

4 novembre

Sono le 3:30.

Padre nostro, che sei nei ‘Cieli’, che sono LU HE in sumero,

mostra che EL HU IM sumero è in Elohim ebraico attraverso una circolarizzazione del nome LU HE,

che conferma in LU il dialettale veneto ‘lu’ per lui,

che mostra Eli nel nome invocato da Cristo sulla Croce come EL I ‘El sentiero’,

che mostra la Croce < Crux < KRUGH mantenere il sacro RU al centro,

che si svela come una composizione di quattro L delle quali questa è la seconda in alto,

Tu, puoi venir chiamato in ogni modo purchè l’uomo si riconosca fatto da Te, contenuto nel nome (EL) HU (IM): HU MU > homo

Con un MU che è il nostro destino da Te preparato per Te, NAM U > U MAN U

Tu sei semplicemente il BE NE, mentre in noi in Terra c’è ER RA, il Male, TE ERRA.

Liberaci dal Male,

cioè toglici dalla confusione col Male,

amen

  

 

5 novembre

Ore 3:45.

Ieri sera ho ricevuto gli auguri per san Carlo da mio fratello Alessandro da Seattle, prima di andar a dormire e dopo aver ascoltato il discorso del presidente Napolitano sui 90 anni dalla Grande Guerra, alla TV pur essendo lui qui a Vittorio.

Sandro avrebbe ‘fatto la notte’ per sentire del nuovo presidente Usa.

A proposito, vado a vedere com’è andata!

 

Obama presidente! Lo ha detto l’Ansa.

Il sogno americano vince sulla crisi finanziaria.

Vediamo se vince il mio sogno di vivere cosciente.

Ho qualche lieve segnale, un po’ di sangue nello sputo. Ma non è una novità e non fa paura.

Il peso è 107,4 stamattina.

 

Ho ascoltato Obama, dalle 6 alle 6,15: FORMIDABILE!

Formidabile: Il genio dell’America riconosciuto alla speranza e alla fede della 106 enne nera, figlia di schiavi, che ha votato per dichiarare: Yes, we can, Sì, noi possiamo farcela.

Sì, credo che il sogno americano durerà per tutti finché avrà al potere chi dichiara che il mondo ammira l’America perché fa vincere le idee migliori e non le fortune accumulate più in alto!

 

 

6 novembre, ore 15.00

La vita è meravigliosa. Ho preso il dispetto del senatore Guzzanti, padre di Sabina, per l’assegnazione del posto di ministro delle Pari Opportunità su basi politicamente inique per dichiarare che

Io guzzo con Obama mentre lui, che dovrebbe esser Guzzante, non guzza più con Berlusconi, ovvero non si diverte, ma resta indispettito.

In questa terra del Ruzante, il significato di ‘guzzàr’ è fottere, gioire più in generale!

Pinciàr si dice in veneto. In italiano pinco è il pene, ma non è rubricato ‘io pincio’ per io intingo il pene nell’umore della ‘galla’, la vulva ignota con questo nome, come abbiamo già visto.

Io guzzo è dunque ignoto al dizionario lo Zingarelli 1998.

Da dove deriva, esattamente?

Da G UZ ZU, Luce UZ ZU, ‘circolo della Luna’ EN ZU, nota come ZU EN.

L’incipit del libro di Giobbe

C’era nella terra di Uz un uomo chiamato Giobbe

conferma di esser stato costruito su AB ZU.

La parola lazzo conferma LA AB ZU UR DU, ‘oltre l’assurdo’.

Giacobbe è una comprova: G IA KUB BE, ‘Luce luogo distingue (KU) Cielo UB Essere BE’.

Obama, ‘amato da Dio’ in Kenyota, mostra UB ama.

Bush ß BU SH, è un cespuglio di vergogna con una settantina di giorni di potere.

Guzzanti farebbe bene a tornar a far il giornalista per guzzar felice.

Sua figlia potrebbe far spettacolo della sua causa giuridica grifagna. 

 

 

7 novembre ore 5,20

Kg. 106,1: questa la prima bella notizia alla levata di oggi.

I complimenti dalla mia amica di Treviso sono la seconda bella notizia in ordine di tempo: lei, che è una campionessa di buon scrivere in italiano, ieri sera ha letto gli aggiornamenti che la Redazione di Tellusfolio ha messo on line e li ha apprezzati.

Sarà che ogni maschio guzza negli occhi di una donna quando guizzano di gioia, sarà che noi superbi godiamo di più ai complimenti pregiati, il fatto è che la giornata è proprio cominciata bene.

Era finita bene anche la serata. Ci eravamo trovati per vedere di far qualcosa di buono per la nostra città. E’ stato un piacere ascoltare persone motivate solo dal bene della comunità: sarà anche questa una bella battaglia.

Vivere è combattere per il bene di tutti, senza far male a nessuno.

 

 

8 novembre, ore 15,30.

Ho saltato ore di diario. Questo è un segno che comincio a convincere me stesso che il mio caso non è più degno di attenzione e che sono rientrato nella norma. Per fortuna ho l’angelo ‘mia sorella’ che resta attenta e non bada a queste bonacce apparenti. Lei sa che il sintomo medico è inalterato e non si lascia a sensazioni fallaci.

Incrocio le dita e penso a Colui che è fuori dal nostro tempo.

  

 

9 novembre

Mi rallegro di questa pubblicazione di ieri

 

http://www.auditorium.info/files/La%20giusta%20IDEA.pdf

 

e di questa di oggi:

 

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php&cmd=v&id=7125

 

 

10 novembre, ore 3

Col titolo “Preghiera: aiutaci, Signore, a perdonare Berlusconi” il mio articolo scritto per Tellusfolio è andato al primo posto on

 

http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article4911

 

Ieri avevo notato reazioni all’esposizione in tellusfolio, ma in forma indescribile. Ora me le spiego meglio: la preghiera ha colpito anche sensibilità atee che si sono manifestate, ma con rispetto e disappunto. Bene così.

 

Ieri è stata una giornata buona. Quando ho salutato Paolo, Rosita e Giulia ho notato che Giulia era contraddetta e sorpresa e dispiaciuta che me ne andassi via. E’ difficile capire bene l’animo delle persone ed ancor più di una bambina di sette anni così complessa.

Alle 19 avevo ricevuto la telefonata da Maria Luisa, che oggi parte per il congresso medico. Mi ha tolto il problema di cercare il posto esatto dove andremo alla visita per invalidità civile mercoledì e mi ha posto l’incarico di spostare la visita del 18 a Conegliano.

Alle 20,30 mi hanno telefonato Sandro e Giovanna da Seattle. Giovanna ha scherzato con la loro gioia di avere un nero al comando rispetto alla mia nera di avere il vecchietto. Poiché mi avevano già chiamato il 4 per l’onomastico, ne deduco che la preghiera è piaciuta perché ha reso più frequente il contatto.

 

Devo stare più attento: la facilità dell’esposizione pubblica del mio pensiero renderà più probabile il caso di una mia brutta figura se non farò ancora più attenzione.

 

Sono andato a leggere le e-mail alle 3,55 ed ho trovato la richiesta di Gioi Tami mandata ieri sera alle 20,35 di poter fare un volantino della preghiera. Naturalmente gli ho risposto di sì! Bene anche questa!

 

Ore 14,45. Bruna Spagnuolo mi ha invitato a sperare nel forum. Volevo risponderle che io scoppio di speranza, ma scoppio anche di troppe presenze. Qua, un’altra:

  

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php&cmd=v&id=7142

  

Basta! Basta.

 

  

11 novembre ore 3,45

Il peso è a 106,5 in questo die appena alzato. Sono calato 15,5 in 80 gg circa. Conferma il fatto ovvio che il sovrappeso dipende da inattività fisica + vino 1 litro die + cibi doppi del necessario. Così ovvio che scriverlo sembra già una perdita di tempo.

Tante sono le cose ovvie di questo mondo, si vedono e non si notano. Finisce per far la figura del genio quello che le osserva, le nota, le riflette, ne sviluppa l’idea ed agisce in conformità.

Esempio: idea e me.

Ieri, Alberto è stato qua con me, da Parigi. Ha parlato con Imre Toth. E’ una persona simpatica di 87 anni. Ha provato a dirgli che la sua riflessione sul me—Me sviluppa quella elaborata da SU MER, ‘mano del cammino del ME’, ma lui, come tutti gli anziani, prende spunto per parlare delle sue cose e non riceve cose nuove.

Idea è A E DI, ‘seme casa Dio’. ID E A ‘Dio casa seme’.

Sono state costruite abbinate perché il dio EL fa aedile A E DI EL e mel ed il fratello gemello EN KI/EA corrisponde in modo simmetrico.

Il ME di EL fa mel il miele, quello dei Cerei regni di Virgilio, i regni di cera, certo, e la cera di Cerere, uno dei nomi di Uni etrusca, Giuno romana, che però da Cerere era già stata separata. KI ERESH, poi, era ERESH KI (GAL) nota come dea degli Inferi, non nota come alma Ceres.

L’essere umano è un grandissimo coglione capace di ripetere, quando è capace di ripetere senza sbagliare, ma che si sente genio appena vede un’idea non detta e ripetuta. Diventa la sua idea, quella prodotta da me, il genio!

Mi è piaciuto sentire la gioia di Alberto, che si stupisce e diverte di venir presentato come genio, che suppone che avrà un insegnamento già nel secondo semestre, che si stupisce già delle follie di casa nostra.

 

 

12 novembre, ore 4,05.

Trash, spazzatura, deve essere TAR ASH ‘divisione dell’Uno di origine’.

Con questa idea, la spazzatura di Napoli ci comprende tutti: c’entra Bassolino, che è ancora governatore della Campania, la camorra che si fa pagare dalle aziende del Nord per scaricare i rifiuti tossici al Sud, Mastella e sua moglie con la sua ventina di seguaci sotto indagine per la tresca di porcherie istituzionali, Dini che deve aver tirato fuori sua moglie dai pasticci fallimentari centroamericani col voto di scambio dato al vecchietto porcone…..

Sarò anch’io spazzatura entrando in mòria (follìa in greco)?

Intanto, comunico. Dunque, per la sociologia pazzo non sono.

Vedo, ora, che è andato on il mio Tagete:

http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article4936

Bene.

Alle 4,30 è ancora on ‘Lucia’:

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php&cmd=v&id=7142

Vuol dire che lo leggono. Bene. Anche se un po’ scurrile questo articolo è una ricomposizione del senso perduto dalle cose.

Questo è ciò che ho la possibilità di fare: scrivere per aiutare a ricomporre il senso delle cose che sembrano averlo perduto. Non è armonia, ma, almeno ridere delle stonature, come fa Dario Fo che giustamente ha preso il Nobel.

Le Pasquinate fecero ridere i Romani che non ne potevano più del Papa, allora.

Oggi, devo ricordarmi che il san Martino di ieri è il primo santo non martire dell’Occidente, che significa: allora nacque l’Italia cesaropapista che oggi ci mostra la sua follìa prevalentemente cesarista a me, papista ai Radicali.

La Mara Rosaria Carfagna mi aveva quasi spinto in un altro articolo grazie a tante follìe, a partire da Rosaria che la fa rosa nel fango. Molto meglio lasciar perdere. Lei, poverina, sta perdendo la sua bellezza con quelle guance rinsecchite dal contatto con l’uccello del vecchietto.

 

12 novembre ore 15,40-16,15

Claudio Di Scalzo mi raccomanda di raccontar fatti, se voglio tenere un diario. Questo, delle 14,45-15,00 a Pieve di Soligo, ULSS 7, commissione legale per la valutazione della mia domanda di invalidità, è stato un fatto.

Vorrei essere Totò per descriverlo come si deve: siamo uomini o caporali?

Siamo superbi o dementi?

Ero accompagnato da Maria Luisa, mia sorella, medico e mio ‘tutore’, ovvero colei che mi accompagna in tutta questa storia di ‘ipotesi di cerebropatia gongofila, o amiloidosi’.

‘Contro’ una commissione di cinque persone, tra le quali uno psichiatra.

Per il tempo maggiore ha parlato Maria Luisa, con l’esibizione di tutta la mia storia, a partire dal 1991, quando subii un coma da emorragia cerebrale, dal quale sono risorto come prìa (‘più bello e solenne che prìa’ stona).

   

Io credo di conoscermi bene, fino in fondo: qui trovereste un Lanzichenecco. Oggi, costoro sono le Guardie del Papa, da 500 anni circa.

Nel 1508 sono passati qui per Vittorio Veneto, hanno incendiato ogni biblioteca e compiuto nefandezze che mi sono capitate sotto gli occhi leggendo tra i circa 21 autori locali rimasti inediti.

Erano capaci di violentare donne incinte per sodomizzare i feti!

Non avevo mai pensato una cosa del genere, che reputo imputabile prima di tutto ad un superbo, la violenza essendo solo l’epifenomeno.

Mi piace chiamarmi Lanzichenecco per non correre il rischio di vedere il fatto delittuoso prima nel prossimo e, solo dopo, in me.

Dunque: mi conosco e sono un superbo! Super UB, supercielo.

             

Ora, provate a chiedere ad un superbo se avverte segni di demenza, di ebetismo o che altro. Pensate che li confessi?

Mai!

Credo che neanche sotto le torture che subirono i Templari io confesserei di provare il più lieve segno di perdita di controllo della testa, tant’è che potete dubitare anche di questa dichiarazione.

Perciò, io sto attento, ma voi…non distraetevi!

 

13 novembre, ore 6à 6,40

Piove. Ho fatto la cyclette. Avevo pesato 105,8, per la prima volta sotto i 106.

Meandro e Menandro sono due parole che ai moderni suggeriscono l’uomo, andro, ma non mostrano il ME che l’uomo crea, secondo gli antichi Sumeri.

Ieri, quando lo psichiatra mi ha chiesto: -sintomi?-, per un attimo sono stato tentato di entrare in quelle circonvoluzioni mentali, meandri, che oggi sono riconosciuti nelle anse serpentine di un fiu-me –toh!, il ME- ma non in quelle del cervello –cerebri- e non si pensa alle introspezioni fisiche dei divinatori, che furono capacissimi di osservarle dentro ai crani-, men che meno ai costruttori ordinati delle parole; ho immaginato quei due o tre trucchi che ne avrebbero solleticato le categorie, poi ho pensato che avrei avviluppato meandri a meandri ricavandone solo disgusto per me, ed ho desistito.

-Che cerchi sui sintomi oggettivi che  quelli soggettivi io tengo per me- ho pensato, certo che nessuno può esser buon medico di se stesso. E penso allo pneumologo dr Luigi Salvadoretti (Dio l’abbia in gloria con gli alpini),  un eccellente primario ai polmoni, che, malato di cancro ai polmoni, mostrava ai due medici le lastre dei suoi che a loro mostravano chiaro il cancro e a lui, molto più competente –ma parte in causa- non lo mostrava affatto!

Ed io entro nei miei meandri?

Ma va là!

Sono un superbo, e non me ne vanto, no!, ma lo riconosco: super UB, superCielo! E super? SUP ER, che congiunge TE SHUP ed ER, cammino di SUP, unione di SH e UP, dea della vita e Cielo.

 

Nosse te ipsum, a 60 anni ci sono arrivato! Mi conosco! Non mi disgusto, non mi compiango, ma mi vedo nudo come vedo nudo il porcone che comanda l’Italia!

 

Che nessuno vada a dirgli che Syl-vio non contiene solo la sylva oscura dove fa le sue porcherie, ma anche la syllaba che contiene SYL, il sole. Se lo viene a sapere perde ogni ritegno, si identifica col sole definitivamente ed abbiamo un presidente del Consiglio completamente matto! Ed i suoi idioti non lo potranno più santificare, una volta morto. Questo è il lato buono della cosa, però. No?

 

                                                                                                Carlo Forin

 

 

 

Che cosa significa essere un Cristiano, tardi nel 2008 d.C.?

 

Se vi viene da pensare, in risposta al titolo, ad un modello di comportamento vi raccomando subito la matitina di Dio, la suorina albanese che ha innamorato Kàrol; lui ci dà un secondo esempio.

Ma, non vi presento sicuramente questo Carlone, che die, stamattina presto 12 novembre, pesava 106,4.

Invece propongo a voi, che amate leggere, una riflessione prevalentemente linguistica.

 

TAR DI è ‘interruzione Dio’, in sumero,

quel silenzio che la suorina sentiva preoccupata, mentre Lui era in lei totalmente. Non poteva dialogare con se stessa, col dubbio umanissimo di essere sola.

Mi ha divertito l’interpretazione giornalistica: -Scrive che è una di noi, perché Lui non le risponde!-. Sono sempre dall’altra parte della verità, anche quando incredibile dictu provano a pensare, quando leggono, poverini!

Madre Teresa ci ha fatto vedere Cristo che vive, cioè il Cristiano!

Il mistico è uno come Kàrol, che va in estasi con Dio.

Ed è stato uno capace di gridare –Guai a voi!-, cioè di perdere la santa pazienza almeno una volta.

 

Tardis mensibus sono ‘i mesi che scorrono velocemente alla fine’, come intendeva Virgilio [anne novum tardis sidus te mensibus addas Georgiche I 32 tr.: o tu ti aggiunga nuovo astro ai tardi mesi].

Novembre e Dicembre del 2008 sono i suoi mesi tardi.

Decem-ber ci invita a riflettere: diamo ancora il numero dieci all’ultimo mese –per farci sospettare che il primo e l’ultimo dei dodici dello zodiaco furono uniti, morte dell’anno ed inizio dell’anno nuovo- e 

-ber è ER BE il ‘cammino dell’Essere’.

Le erbe, ultima gloria rimasta a questo nostro caro Paese, come sa la mia amica Elisabetta, significano animisticamente il cammino dell’Essere da Aldilà (herba, herbae).

 

Che cosa significa, più in generale, ‘tardi nel 2008’ ?

‘Troppo tardi’, fuori dal tempo, è il silenzio etico di colui che commenta l’elezione del primo nero alla Casa Bianca con ‘ricco ed abbronzato’, cioè con l’idea che sarà un uomo ragionevole e diplomatico perché è ricco anche lui. I ricchi sono diplomatici per abitudine agli ambienti elevati.

‘Tardi ma appena in tempo’ è il commento del prete, al quale voglio bene, che mi ha scritto che fa sua la preghiera a Gesù abbronzato ma non può andar in onda per non far scandalo tra i Veneti battezzati.

 

I battezzati, con la ‘b’ minuscola -in rispetto del loro agnosticismo religioso-, sono l’estremo opposto dei Cristiani come la suorina.

Immagino che non siamo due poli con un TAR in mezzo, cioè un’interruzione netta, ma che ci siano tutte le sfumature intermedie e lo spero forte. Queste sfumature rendono complicata la risposta, anche se mi sono convinto che non aver bisogno di comunicare con Cristo sia un brutto segno che spezza b da B del Battesimo.

A proposito, ora alle 8,10, io ci vado!

 

Alle 10,10, posso aggiungere che oggi è san Giosafat, che Internet ci descrive così:

 

San Giosafat  Kuncewycz Vescovo e martire

12 novembre

Wolodymyr in Volynia (Ucraina), 1580 - Vitesbk, Bielorussia, 12 novembre 1623

Nasce a Wolodymyr in Volynia (Ucraina) nel 1580 e viene ricordato come il simbolo di una Russia ferita dalle lotte tra ortodossi e uniati. La diocesi di Polock si trovava in Rutenia, regione che dalla Russia era passata in parte sotto il dominio del Re di Polonia, Sigismondo III. La fede dei Polacchi era quella cattolica romana; in Rutenia invece, come nel resto della Russia, i fedeli aderivano alla Chiesa greco-ortodossa. Si tentò allora un'unione della Chiesa greca con quella latina. Si mantennero cioè i riti e i sacerdoti ortodossi, ma si ristabilì la comunione con Roma. Questa Chiesa, detta «uniate», incontrò l'approvazione del Re di Polonia e del Papa Clemente VIII. Gli ortodossi, però, accusavano di tradimento gli uniati, che non erano ben accetti nemmeno dai cattolici di rito latino. Giovanni Kuncevitz, che prese il nome di Giosafat, fu il grande difensore della Chiesa uniate. A vent'anni era entrato tra i monaci basiliani. Monaco, priore, abate e finalmente arcivescovo di Polock, intraprese una riforma dei costumi monastici della regione rutena, migliorando così la Chiesa uniate. Ma a causa del suo operato nel 1623 un gruppo di ortodossi lo assalì e lo uccise a colpi di spada e di moschetto. (Avvenire)

Patronato: Ecumenisti

 

 

Emblema: Bastone pastorale, Palma

Martirologio Romano: Memoria della passione di san Giosafat (Giovanni) Kuncewicz, vescovo di Polotzk e martire, che spinse con costante zelo il suo gregge all’unità cattolica, coltivò con amorevole devozione il rito bizantino-slavo e, a Vitebsk in Bielorussia, a quel tempo sotto la giurisdizione polacca, crudelmente assalito in un tumulto dalla folla a lui avversa, morì per l’unità della Chiesa e per la verità cattolica.

 

Come Cristiano è patrono degli Ecumenisti.

Sigismondo III mi rilancerebbe all’area Fenderl, qui a Vittorio Veneto, che potreste approfondire cercando il mio Gruppo Archeologico del Cenedese su http://www.parcofenderl.it/dovesiamo.htm

Ma non divaghiamo. Il tema è chi sono i Cristiani oggi.

 

E TI KA è ‘casa vita anima’.

Cristo è venuto per dar un senso univoco all’etica.

E’ venuto in Terra, sapendo che TE ERRA significa ‘contatto col demonio’ e che le cose quaggiù viaggiano spesso nell’assurdo.

Ha scelto 12 continuatori per guidarci come KI E SHA, Ecclesia certo –per complicare linguisticamente-: ‘Terra casa utero’ di ASH, Uno d’origine.

Ci ha detto: prendete me come via, verità e vita, vivete la mia Chiesa e siatene pietre vive.

Prendetemi a Messa: MES SHA, utero del seme di ME.

 

Prendetemi! Perché il vostro viaggio IT ER è difficile. Io non sarei sceso se non fosse così, e non mi sarei immolato!

 

 


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