come Cittadina Italiana voglio manifestarVi la mia profonda riprovazione in relazione ai fatti recentemente accaduti e che hanno interessato le contestazioni studentesche.
Innanzitutto vorrei denunciare il bieco tentativo di ridurre le sincere e trasversali manifestazioni ad uno squallido scontro da stadio, ad una vecchia e becera contrapposizione tra estremismi di destra e di sinistra. Personalmente sono convinta che questa sia una tattica utile e comoda per TUTTE le componenti politiche, al fine di “rompere” l'unitarietà dei movimenti, ridurli a piccole frange estreme contrapposte ed allontanare, spaventandola, la componente maggioritaria, moderata e apoliticizzata da un sacrosanto diritto: la partecipazione attiva alla vita del Paese. Ho più di quarant'anni e, da quando voto e seguo l'attività parlamentare, NON ho visto alcuna forza politica, di alcuno schieramento, affrontare con serietà ed onestà intellettuale un serio progetto di riforma della Scuola o dell'Università, NON ho visto alcuno mettere davvero in discussione il potere dei “baroni”, NON ho visto alcuno preoccuparsi di elevare la qualità del sistema scolastico italiano. Credo che, di fatto, in questo Paese, caratterizzato da una politica clientelare di bassissimo profilo, a NESSUN politico convenga avere una scuola che “sforni” cervelli pensanti anziché acritici consumatori di merci inutili, sacrificati sull'altare della crescita del PIL. Un popolo che pensa è un popolo difficilmente governabile se non coi fatti, di sicuro non con le “frottole di parte”: per questo un movimento unito formato da alunni, genitori e docenti, trasversale ed apartitico, credo sia “pericoloso” per TUTTE le forze politiche, indipendentemente dalla parte e dai proclami populistici che da entrambi gli schieramenti risuonano.
In secondo luogo, come Cittadina Italiana mi sento offesa dalle immagini del 31 ottobre, quando il sottosegretario al Ministero degli Interni Francesco Nitto Palma, nell'informativa urgente del Governo alla Camera sugli scontri legati alle proteste contro la riforma Gelmini, ha parlato davanti ad una platea VUOTA. È vergognoso che persone elette per rappresentarci, pagate più di ciascun altro parlamentare europeo, in un momento tanto delicato, pensino solo a tornare a casa prima il fine settimana anziché espletare il LORO DOVERE. Tutti loro, di destra o di sinistra, sono stati eletti perché indicati dalle segreterie dei partiti, noi cittadini NON abbiamo neppure potuto scegliere le singole persone: mi sembra un grave affronto nei confronti degli elettori NON presentarsi in Parlamento. Ci sono persone che non arrivano a fine mese, persone apostrofate come “fannulloni” e questi, fortunati e strapagati, vanno a spasso?!
In terzo luogo vorrei manifestare la mia vicinanza alle forze dell'ordine, recentemente “offese”. Il sottosegretario Nitto Palma, nell'informativa urgente del Governo alla Camera, ha spiegato che in piazza c'erano un centinaio di persone del Blocco Studentesco, con un camioncino perché «è usuale che durante le manifestazioni i mezzi con altoparlanti raggiungano piazza Navona». Grazie soprattutto al materiale disponibile su internet, ciascuno ha potuto constatare che l'autocarro NON trasportava alcun amplificatore, quindi o le forze dell'ordine NON sanno distinguere un altoparlante da una “sbarra” o avevano ricevuto altri ordini. Lasciate che esprima piuttosto il mio ringraziamento personale agli agenti del corpo dei Carabinieri, della Polizia di Stato e dei Vigili Urbani di Roma per il modo corretto ed intelligente con cui hanno saputo gestire la situazione il 30 ottobre, quando quelle “poche migliaia” di persone come me, inspiegabilmente, sono riuscite a bloccare per ore intere zone della capitale.
In ultimo, come Cittadina Italiana sono profondamente offesa dal comportamento e dalle recenti esternazioni di un ex-Presidente della Repubblica. Voglio sperare che questi siano soltanto effetto dell'età, ma mi chiedo se tale persona, in queste condizioni, sia davvero in grado di sedere tra i banchi del Senato della Repubblica e decidere il futuro del Paese.
Con profondo rammarico,
Federica Sampaolesi