Tellusfolio è anche uno snodo di testi che circolano liberamente sul web e se si impigliano nel nostro perimetro è essenziale per noi, per la nostra politica culturale e umana, moltiplicarne l’eco. Riprendiamo dalla fanzine web “Fare poesia” una composizione di Luca Coscioni. E la doniamo ai nostri lettori. Credo sia uno dei modi migliori per ricordare questo giovane e il suo impegno.
LA VOCE DEGLI ALBERI
"Vorrei scendere e camminare e abbracciare il vento,
ma non posso. Mi piacerebbe andare incontro al temporale correndo,
ma non posso. Vorrei innalzare un inno a questo spettacolo meraviglioso,
ma le parole mi nascono nel cuore e mi muoiono in bocca.
Dovrei essere uno spirito libero per poter gioire, ora.
Sono invece un uomo provato dalla Sofferenza
e dalla perdita della Speranza. Non sono solo, ma provo solitudine.
Non è freddo, eppure provo freddo. Tre anni fa mi sono ammalato
ed è come se fossi morto. Il Deserto è entrato dentro di me,
il mio cuore si è fatto sabbia e credevo
che il mio viaggio fosse finito. Ora, solo ora, comincio
a capire che questo non è vero. La mia avventura continua,
in forme diverse,ma indiscutibilmente continua.
Nove anni fa, nel Deserto del Sahara, stavo cercando qualcosa.
Credevo di essere alla ricerca di me stesso e mi sbagliavo.
Pensavo di voler raggiungere un traguardo e mi sbagliavo.
Quello checercavo non era il mio ego o un porto sicuro,
ma una rotta verso quella terra per me così lontana
dove abitano Amore e Speranza."
LUCA COSCIONI