Martedì , 12 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Alessandra Borsetti Venier: Adriana Dadà e le “Barsane”
30 Ottobre 2008
 

Per la collana “Lunaris” di Morgana Edizioni è stato pubblicato Le Barsane”. Venditrici ambulanti dalla Lunigiana al Nord Italia di Adriana Dadà. Il libro è il frutto di un lavoro quadriennale sul tema “Donne, lavoro, migrazioni” in un’area della Toscana, la Lunigiana che, per almeno due secoli, ha visto partire donne e uomini da una zona “arretrata” per lavorare in altre aree dell’Italia e all’estero.

Dalla consuetudine di emigrare per lavori agricoli dalla Lunigiana in quell’area che dal bresciano si irradia nelle province limitrofe - fino a Cuneo e Novara a Ovest, a Mantova e Verona a Est, a Milano a Nord e nell’Emilia a Sud - nasce già nella seconda metà dell’Ottocento, la possibilità di vendita come “merciaie a giro” di oggetti di vario tipo, come accessori di base per la casa e per l'abbigliamento, la pietra per affilare le lame utili nei lavori agricoli, almanacchi e libri. Le varie aree della Lunigiana si specializzeranno poi in diversi settori di vendita, con Mulazzo e Pontremoli che daranno vita alla catena migratoria più nota, quella dei librai, oggi protagonisti del prestigioso Premio Bancarella.

Il venditore è letteralmente un negozio ambulante, con merci di vario tipo che trasporta con tutti gli strumenti che può permettersi: gerle sulle spalle, contenitori di legno con cassetti che permettono di esporre bene la merce, stringhe e cinture in mano, e una valigia piena di altre mercanzie. Viene da domandarsi come facessero a trasportare tutto: uno dei sistemi era quello di unire due contenitori, una valigia e una cassetta con un laccio di stoffa resistente che appoggiato sulle spalle permetteva di portarne una davanti e una sul dorso. Con questo sistema anche le donne potevano caricarsi pesanti fardelli, come ceste, le “cavagne” e voluminose valige, anche se si può capire con che fatica e quali conseguenze per il corpo.

 

La documentazione archivistica segnala già nella prima metà dell’Ottocento - in tempi di prevalente migrazioni maschili - una presenza notevole per quei tempi di donne che si spostano per lavorare. Nel secolo seguente questi flussi divengono ancor più ampi e le donne, da sole, con la famiglia, o “serve” di piccoli imprenditori, si specializzano nella vendita ambulante. Il lavoro si svolge girando cascine, piccoli borghi o periferie della città a vendere “porta a porta”, in un’area che va dal Nord dell’Emilia alla Bassa Lombardia ad alcune zone di Piemonte e Veneto. Dai primi passaporti ottocenteschi che definiscono quest’area Bresciana, la zona di lavoro ambulante si trasforma nel linguaggio dialettale in Barsana, e Barsan vengono chiamati quelli che partono, dapprima con una lavoro stagionale; dagli anni Trenta del Novecento saranno costretti a sedentarizzarsi, facendo poi “fortuna” nel periodo del boom economico postbellico.

Le donne hanno dato un gran contributo a questo lavoro, ma nella vulgata si parla di Barsan, coprendo con il terminale plurale la partecipazione notevole femminile, d’altronde testimoniata dalla documentazione archivistica e dalla memoria “diffusa”. Il lavoro di ricerca negli archivi locali, ma soprattutto in quelli famigliari ci ha restituito volti e voci di donne – attraverso fotografie e videointerviste – grazie alle quali è oggi possibile avere la storia di quel lavoro femminile dimenticato.

 

«Non dimostrerò che le donne sono state fra gli eroici costruttori che inventarono i “congegni” che rivoluzionarono la produzione tessile, i giganti imprenditoriali dell’industria ingegneristica, o i chimici innovativi dell’industria della tintoria. Fu nelle istituzioni al di fuori dell’industria moderna - nella protoindustria, nell’ambito famigliare che avvenne il contributo delle donne, ma i suoi effetti modellarono le relazioni sociali assai più ampiamente».

Louise A. Tilly, Genere e industrializzazione: nuove prospettive.

 

Patrocinato da Regione Toscana, Provincia di Massa-Carrara, Comune di Bagnone e dal Museo-Archivio della Memoria il libro sarà presentato a Bagnone (Massa-Carrara) nel Palazzo del Consiglio, Piazza Roma venerdì 31 ottobre 2008 alle ore 21:00.

Interverranno:

Gianfranco Lazzeroni Sindaco del Comune di Bagnone

Chiara Grassi Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità

 

 

Adriana Dadà - Ricercatrice presso l'Università di Firenze, insegna Storia Contemporanea e Storia della Toscana contemporanea. Si è occupata di storia dei movimenti politici e in particolare di storia dell'anarchismo. Nell'ultimo periodo ha dedicato i suoi studi a ricerche sulle “donne migranti di ieri e di oggi”. Su questo tema ha prodotto anche videodocumentari e mostre. Ha pubblicato vari libri e con Morgana Edizioni nella collana “Lunaris” dedicata alla storia delle donne il n. 2 Balie da latte. Istituzioni assistenziali e Privati tra XVII e XX secolo e il n. 7 La Merica: Bagnone,Toscana - California, U.S.A. Donne e uomini che vanno e che restano.

 

 

Formato cm 21 x 25,5 - pagine 80 - € 12,50 (collana Lunaris)

Info: Biblioteca Civica G. B. Carteggi Tel. 0187/427834

biblioteca@comune.bagnone.ms.itwww.tipidabiblioteca.it

 

www.morganaedizioni.it


Foto allegate

Barsana con bicicletta
Carretto e bambini
Carretto e coppia
Due barsane
Articoli correlati

  Alessandra Borsetti Venier: Magis poesie opere e racconti dedicati a Maestre e Maestri
  Lorenzo Mari: "Aiuterebbe". Poeti sotto la neve 8
  Alessandra Borsetti Venier: Come raccontare la realtà indicibile?
  Doriana Goracci: Riflessioni finita l’epifania… che le bombe non porterà via.
  Alessandra Borsetti Venier. Bei ricordi di Natale
  Alessandra Borsetti Venier: Il sentimento del sacro nelle Cinque Terre
  Doriana Goracci: NO al fascismo militare israeliano. Roma. La Libertà non striscia
  Alessandra Borsetti Venier: Angela Chiti “a occhi chiusi”
  Federazione Anarchica Italiana: Per la pace, per l'autodeterminazione del popolo palestinese
  Alessandra Borsetti Venier: Le "palle" di Natale.
  Alessandra Borsetti Venier: Il Pianeta Poesia è a Firenze
  Alessandra Borsetti Venier: Gianni Dorigo presenta “Multisala” alla Barbagianna
  (R)Esistenze il passaggio della staffetta. Donne e Resistenza. Morgana Edizioni Firenze
  Alessandra Borsetti Venier: Arte ambientale, il "Muro di Baj" a Pontedera
  Emigrazione-notizie. E la sua difesa degli attivisti per la pace a Gaza
  Alessandra Borsetti Venier. Angela Chiti con i suoi “Passi sospesi”
  Alessandra Borsetti Venier: Teatro, comunque. In un libro la storia dei “Chille de la balanza”
  Alessandra Borsetti Venier. Sogni d’oro, Natale in similoro
  Alessandra Borsetti Venier: ArteMobile da Kassel a Firenze
  Liù, mon amour. In viaggio con Giacomo Puccini
  Alessandra Borsetti Venier: Il Ritratto d’ignoto di Antonello da Messina a Firenze? (Parte seconda)
  Alessandra Borsetti Venier: Carla Cerati in mostra a Firenze per “Ottobre mese della salute mentale”.
  Oggetto LIBERo. Il libro d'artista in Italia tra produzione e conservazione. Morgana Edizioni Firenze.
  Alessandra Borsetti Venier: Achtung... l’arte potrebbe essere una trappola
  Alessandra Borsetti Venier. La Bohème, commentata da Stravinsky a primavera
  Alessandra Borsetti Venier: Donne e resistenza globale
  Alessandra Borsetti Venier: L’editoria italiana e il boom del romanzo
  Alessandra Borsetti Venier intervista Paolo Crepet
  Alessandra Borsetti Venier: L’artista Pippa Bacca è stata uccisa
  Alessandra Borsetti Venier: La Barbagianna inaugura la XVII Rassegna “Incontri d’Arte”
  Alessandra Borsetti Venier: Arte ambientale, la Fattoria di Celle di Giuliano Gori.
  Alessandra Borsetti Venier: Firenze notte per finestra sola. Foto di sfuggita - 1
  Gey Pin Ang: Il canto del cammino, winter never came spring already arrived
  Alessandra Borsetti Venier: I “Nevrotici metropolitani” di Metzler ad Assisi
  Laura Trevini Bellini: Ancora su Vanessa Beecroft. Galleria Minini, Brescia
  Alessandra Borsetti Venier: a Firenze “Voci lontane, voci sorelle” VI Festival internazionale di poesia
  Alessandra Borsetti Venier: “Kufia, canto per la Palestina”
  Alessandra Borsetti Venier: Vanessa Beecroft a Venezia
  Alessandra Borsetti Venier intervista Gillo Dorfles
  Alessandra Borsetti Venier: Poggiali Berlinghieri in mostra a Firenze con i suoi paradossali “Audioritratti”
  Bambine israeliane scrivono sulle bombe per i palestinesi
  Alessandra Borsetti Venier. “Babbo cos’è il mondo?”
  Alessandra Borsetti Venier: L’albero di Natale più bello. (Racconti di Tellusfolio per le feste)
  Boicottare i prodotti di Israele finché opera il genocidio? Indagine sull’economia che dirige politica e bombe.
  Alessandra Borsetti Venier: A Firenze riapre “Villa Romana” fondata da Max Klinger nel 1905
  Alessandra Borsetti Venier: Metzler e i suoi “Nevrotici Metropolitani”
  Alessandra Borsetti Venier intervista Deva Wolfram
 
 
Immagini correlate

 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy