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I nodi al pettine. “Noi e loro. Scene dalla Resistenza” 
Uno spettacolo per iniziative pubbliche, nelle scuole e altrove
28 Ottobre 2008
 

Segnalato da Dario Cangelli Liguroni

sul newsgroup ANED-Torino (28/10/08)

(«...un gruppo giovane, che ha già dato

ottime prove di sé negli scorsi mesi.

Altamente consigliato dallo scrivente,

che ha avuto la fortuna di assistere allo spettacolo

e di conoscere gli attori ed il metodo di lavoro».)

 

 

I NODI AL PETTINE

presentano

Noi e loro. Scene dalla Resistenza

 

Lo spettacolo è il risultato di un percorso collettivo di riflessione e approfondimento da parte degli attori e del regista/sceneggiatore, con la guida dell’Isrec di Bergamo (Istituto Storico per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea) nelle vesti di Luciana Bramati, attraverso la letteratura e la memorialistica della Resistenza (Giuseppe Brighenti, Italo Calvino, Luigi Meneghello, Beppe Fenoglio, Elio Vittorini).

Pezzo dopo pezzo è stato composto uno “spettacolo” che si compone di riflessioni personali e collettive sul significato attuale della Resistenza, di discussioni tra “noi” giovani, nell’atto di mettere in scena momenti della vita dei Partigiani

Il titolo Noi e loroè infatti inteso come l’incontro e il confronto - una sorta di corpo a corpo - tra due generazioni: noi è la generazione dei ventenni del 2008 e loro la generazione dei ventenni del 1943 che, dopo l’8 settembre, scelse la guerra partigiana. Il titolo un celebre passo de Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino in cui Kim spiega la differenza tra noi, partigiani, e loro, fascisti: «stessa cosa ma tutto il contrario. C'è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra. Da noi, niente va perduto, nessun gesto, nessuno sparo, pur uguale al loro, m'intendi? uguale al loro, va perduto, tutto servirà se non a liberare noi a liberare i nostri figli, a costruire un'umanità senza più rabbia, serena, in cui si possa non essere cattivi. L'altra è la parte dei gesti perduti, degli inutili furori, perduti e inutili».

Lo spettacolo sviluppa quindi le riflessioni (due i fuochi principali: la scelta partigiana e le sue motivazioni e il tema della violenza e della lotta armata) e le suggestioni dell’autore e degli attori, attraverso un continuo oscillare tra identificazione e distanziamento, tra l’entrare e l’uscire da persona personaggio. Nello stesso tempo permette un incontro con il mondo partigiano attraverso la messa in scena di alcuni momenti della vita quotidiana, in uno spazio che simula l’accampamento della banda; ciò è reso maggiormente efficace grazie al coinvolgimento del pubblico. Destinatario privilegiato dello spettacolo il pubblico giovanile; utilizzando il linguaggio teatrale, più che rappresentare la storia, raccontando in forma agita gli eventi della Resistenza, si cerca di dare voce alle domande, ai dubbi, alla ricerca di senso e di comprensione senza nasconderne gli elementi critici e problematici.

 

 

IL GRUPPO: I nodi al pettine

 

Il gruppo teatrale nasce da un gruppo di amici con differenti esperienze teatrali alle spalle che si riuniscono con l'obiettivo di realizzare uno spettacolo sulla resistenza italiana.

Inizialmente il lavoro si concentra sulla riflessione, ma la prima occasione di mettere in scena lo spettacolo sprona il gruppo a seguire insieme incontro dopo incontro la co-costruzione della rappresentazione, riconoscendo in ogni scena le idee, i dubbi, le discussioni fatte nei mesi precedenti.

Il gruppo è così costituito:

Daniele Maffeis, autore del testo e regista

Francesca Cadeo, attrice

Sergio Caravita, attore

Mattia Letorio, attore

Silvia Salvi, attrice,

Giulia Breno, scenografa

 

Le esperienze teatrali

Il gruppo così costituito ha realizzato, in collaborazione con l’Isrecdi Bergamo, una lettura teatrale di tratti dalla letteratura della Resistenza, messa in scena nel corso della “notte bianca” svoltasi nell’estate 2006, presso la sede di Sant’Agostino dell’Università degli studi di Bergamo. Da questa esperienza è stato realizzato lo spettacolo Noi e loro. Scene dalla resistenza.

A partire dal 24 aprile 2007 è stato replicato più volte con la sponsorizzazione dell'ISREC per le scuole medie, sia inferiori che superiori, ricevendo giudizi ampiamente positivi sia da parte degli alunni che da parte del corpo docente. Quando richiesto un collaboratore dell'ISREC è intervenuto in seguito allo spettacolo per approfondire l'aspetto storico degli eventi raccontati tramite il teatro e dialogare con gli alunni delle scuole, rispondendo a curiosità e domande.

Lo spettacolo è stato inoltre messo in scena in varie occasioni per la ricorrenza della Festa di Liberazione nazionale del 25 aprile ed altre date legate alla Resistenza (in collaborazione con l’Anpi), e nel corso della rassegna “Per amore o per forza” organizzata dal Comune di Bergamo, Teatro Tascabile di Bergamo e Circo dei monelli.

 

Le esigenze tecniche

Lo spettacolo può essere rappresentato in uno spazio scenico in settingsmolto differenti potendo adattarsi anche alle situazioni logistiche più semplici.

Il numero di spettatori può essere variabile da 20 a 200-300 in base al luogo scelto per la rappresentazione.

Le caratteristiche tecniche:

Spazio scenico: larghezza 6 m, profondità 5 m

Impianto audio

Proiettore

Sala oscurabile (preferibilmente)

Impianto luci (preferibilmente)

Durata: 55 minuti

Pubblico: scuole medie inferiori e superiori, adulti

Costo: su contatto


Contatti:

Silvia Salvi 340 2368700 sixska1@libero.it

Giulia Breno 347 0939153 giuliv.chips@gmail.com

 

I nodi al pettine


Foto allegate

 
 
 
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