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Alberto Vissio Scarzello: Euclide Milano precursore
Euclide Milano
Euclide Milano 
24 Ottobre 2008
 

I soliti sapùti ed i “tuttologi” affermano che di Euclide Milano (1880-1959) si conosce tutto ed in maniera approfondita… Nulla di più falso e sbrigativo!

La figura poliedrica di Euclide Milano, la sua voglia, mai paga, di apprendere e di conoscere, ed i suoi mille interessi, sono rivelatori della sua vera indole, che è quella di precursore e scopritore.

Ne è un esempio il repentino – ma tale solo in apparenza – cambiamento dei suoi interessi culturali, allorquando, dopo essersi occupato di quella che è la sua maggiore opera di storia medievale, ossia la trascrizione del “Rigestum Comunis Albe” (gli statuti medievali della città di Alba), inizia a spaziare in àmbiti e secoli diversi della storia, occupandosi del folclore locale e delle credenze popolari cuneesi. In quel momento, quindi, accantona, ma non abbandona, la storia medievale.

Personalmente, poi, ritengo avventata l’opinione espressa da alcuni, secondo la quale, questi spostamenti di interesse debbano essere letti come una esclusione o come conseguenza di un boicottaggio orchestrato da Ferdinando Gabotto – che gli aveva commissionato la trascrizione – a seguito dei contrasti avuti proprio per l’edizione del regesto albese.

Credo che, tutto ciò, sia semplicemente dovuto alla natura del Milano, che non si è mai sentito stanco di apprendere e di approfondire argomenti ed è sempre stato pronto a nuove sfide ed a nuovi traguardi da raggiungere, che lo avrebbero portato, quindi, ad occuparsi degli argomenti più svariati.

Egli, infatti, è storico – di storia medievale e sabauda, ma anche di quella romana, oltreché storico dell’arte –, etnografo – studioso del folclore, dei costumi e delle tradizioni ataviche delle popolazioni della provincia di Cuneo – e filologo – o meglio, linguista, inteso come studioso del linguaggio –.

Anche se è lui stesso a dichiarare apertamente che, ad eccezione della storiografia, nelle altre discipline è soltanto un dilettante, un appassionato, sarà comunque in grado di ottenere risultati non comuni in ogni studio a cui si accosterà.

Nonostante sia quindi un “adepto” di studi folcloristici, comunque sicuro di sé e delle sue potenzialità, il Milano inizia ad intrattenere relazioni con il gotha degli studiosi di questa disciplina, a partire da Arnold Van Gennep (etnografo tedesco ma che visse ed operò per lo più in Francia) e Giuseppe Pitrè (il “principe” dei folcloristi italiani, nonché fondatore del Museo etnografico siciliano di Palermo), fino a giungere ad Estella Canziani, Rodolfo Renier e Giuseppe Ferraro.

Si deve lui, ad esempio, la riscoperta della storia della masca Micilina, di Pocapaglia (anche se, oggi, molti se ne dimenticano per convenienza o ignoranza), ed è solo grazie ai suoi studi pionieristici che si deve l’attuale fortunata moda “attira-turisti” in Langhe e Roero, vincente in termini economici, di visibilità e di presenze turistiche sul territorio.

Ma soprattutto, il Milano è stato in tutto e per tutto un precursore della moderna promozione turistica delle terre di Langa e Roero. Infatti, “unica voce nel deserto”, ne scrisse già negli anni Venti del Novecento, e fino al 1950, in un tempo in cui la Langa dei vini Barolo e Barbaresco ed il Roero con le sue Rocche erano solo terra di miseria e di emigrazione. I suoi articoli venivano pubblicati sulle riviste patinate del Touring Club Italiano – ma non solo –, che venivano distribuite alle migliaia di soci del Touring in Italia ed all’estero, varcando quindi gli angusti ed asfissianti confini provinciali e regionali.

Di tutto questo, chi scrive (biografo di Euclide Milano, ordinatore e conservatore delle sue carte), ne parlerà durante la sua presentazione della figura di Euclide Milano – primo e dimenticato scopritore di masche e credenze popolari –, con una dissertazione sul tema “Euclide Milano precursore della promozione culturale e turistica delle Langhe e del Roero”, che si terrà nell’ambito dell’evento “Tutti pazzi per le masche” (3ª edizione della serata Halloween alla piemontese, organizzata dalla Cooperativa Terre di Cultura” di Diano d’Alba, in collaborazione con l’Associazione Arvangia di Alba).

 

L’appuntamento è per venerdì 31 ottobre 2008, ore 21:00, nella sala polifunzionale di Diano d’Alba, in Piazza Trento e Trieste.

 

Alberto Vissio Scarzello

 

 

Chi firma questo articolo è anche Conservatore Onorario del Fondo Euclide Milano e nel sito da quest’ultimo organizzato [qui] è possibile leggere la biografia illustrata di Euclide Milano. (ndr)


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