Apprendiamo con preoccupazione la direttiva governativa di reprimere il dissenso studentesco e di tutto il personale della scuola e dell’università in tema di controriforma Gelmini; non solo, si è arrivato perfino a proporre classi c.d. ponte per gli studenti stranieri e a misure indiscriminate di taglio dei fondi destinati all’istruzione. Riteniamo prioritario in questo momento esprimere piena solidarietà a tutti quelli che sono in lotta anche attraverso forme di occupazione dei plessi scolastici; in particolare siamo vicini a chi sta difendendo l’affermazione della scuola pubblica rispetto a quella privata e il principio della laicità in Italia, nell’indifferenza, rassegnazione e cloroformizzazione delle coscienze. Di positivo rileviamo che gli squali del potere religioso e i loro padrini politici nuotano in acque agitate. Non li salveranno le preghiere mariane invocate dal Premier e forse nemmeno le camionette della Polizia…
A proposito, recentemente i media (in primis la RAI) hanno riferito di una svolta in Francia con la rivisitazione (e conseguente attenuazione) del principio della laicità nello Stato a seguito della visita del Papa a Parigi; si tratta di un’abile manipolazione informativa orchestrata da un’accorta regia in Italia che non ha alcun riscontro col sentire diffuso nella società francese, anche a livello istituzionale. I nostri interlocutori buddisti ed ebrei incontrati a Nizza nei giorni scorsi si sono dichiarati stupiti che questo genere di scenario possa riguardare la Francia di oggi. Del resto pochi dati, possono dare conto del pluralismo religioso esistente e nessun cittadino, intenderà rinunciare agli spazi di libertà conquistati per tutti. Nella sola città di Nizza la minoranza ebraica raggiunge numericamente la presenza di tutti gli ebrei residenti in Italia, quella buddista è in continua espansione (grazie anche ai flussi migratori dalle ex colonie) mentre la massiccia realtà islamica ha modificato strutturalmente perfino le attività commerciali e turistiche cittadine.
La Francia è e rimarrà laica ci hanno assicurato fra gli abbracci i nostri interlocutori. La lotta - appena iniziata - è dunque solo italiana, giacché la menzogna si dissolve appena oltre il confine. I manganelli non potranno fermare la contestazione.
Invito di Ecumenici ad aderire a questa mozione di solidarietà
La documentazione è disponibile a questo link
(da Newsletter Ecumenici, 22 ottobre 2008)