Atene – Come già riferito, venerdì scorso si è svolta una manifestazione di protesta davanti all'Ambasciata italiana in Grecia organizzata dai genitori e dagli alunni della Scuola contro il rischio di chiusura che corre l'Istituto.
La scuola, che ha una storia di più di 150 anni, rischia di chiudere i battenti. Attualmente l'istituto si trova in un bel palazzo appartenente al Vaticano. È un edificio di grande valore e quindi i problemi economici che stanno alla base di rischio della chiusura sono dovuti pure all'affitto del palazzo. Ci sono naturalmente degli interessi di parte, ma certamente sarebbe conveniente cercare una location più economica.
Ma il problema più grande è comunque dovuto ai grandi tagli operati dal Governo Berlusconi. La nuova finanziaria, che ha tagliato 50 milioni di euro alle comunità italiana all'estero, metterà letteralmente in ginocchio l'operato dell'Istituto e non credo che ne risentirà solamente la Scuola qui ad Atene, ma tutti i centri italiani nel mondo subiranno un duro colpo. La scuola si basa su una cassa scolastica che prevede introiti dai fondi per la scuola italiana statale, dalle sovvenzioni ministeriali e dai contributi della scuola greca. I tagli metteranno in gran difficoltà l'istituto che perderà una gran parte dei fondi a sua disposizione.
Inoltre ad Atene esistono molti edifici appartenenti allo Stato italiano che sono completamente abbandonati. Basterebbe una sorta di riorganizzazione per risolvere almeno in parte questa situazione.
Angelo Saracini
la Sinistra arcobaleno