Dici famiglia e richiami il calore del focolare domestico: protezione, soavi sorrisi e carezze, amore. Nei mondi ideali così sarebbe, nel mondo reale qualche volta. O quasi mai? La famiglia, quale ricettacolo di frustrazioni e nevrosi, fonte d'autoritarismo e sopraffazione. Anche questo talora essa è.
Fireflies in the garden, Lucciole nel giardino... un titolo lirico, evocativo, un'immagine suggestiva e pacificatrice, notti d'estate trascorse insieme a enumerare stelle cadenti esprimendo desideri e a cercare la luce dei meravigliosi insetti: un quadretto di serenità e nostalgia. In quello stesso giardino il marito e la moglie si sbattono in faccia, in un passato che ritorna inesorabile, tradimenti e rabbie, e il figlio assale il padre dopo averne subito angherie psicologiche e fisiche.
Fughe in un campo di grano, saltando generazioni, ciclico moto che riporta agli eterni interrogativi sul senso dell'esistere, sulla crescita come sofferenza. Una cerimonia funebre e l'eros di un coito grottesco e riparatore. Una cena rancorosa e intimità recuperate. La pioggia come lacrime nell'anima.
Fireflies in the garden, l'intensa e drammatica pellicola di Dennis Lee, è stata tradotta in italiano in un meno efficace Un segreto tra di noi. Ma il film è coinvolgente, toccante nel suo vagare fra tempi e destini incrociati, nella sua disperata malinconia, nella ricerca, altrettanto disperata, della felicità che a tutti sarebbe dovuta. Almeno, una particola di felicità.
Un padre e un figlio scrittori, il loro rapporto travagliato, le bozze di un romanzo (confessioni dall'interno di un gruppo di famiglia, quel Segreto...,) le cui pagine bruceranno in un camino, lettere che non dovranno essere lette, una moglie e una madre la cui scomparsa in qualche modo darà il via alla macabra danza del rinfacciamento, del ripensamento e del rimorso, ma anche alla speranza di una nuova e più feconda vita.
Eccellente il cast, con Willem Dafoe, Carrie-Ann Moss, Julia Roberts, Ryan Reynolds ed Emily Watson, per una produzione indipendente. Coraggioso.
Alberto Figliolia