L’Associazione Culturale Arvangia si propone
come casa madre di chi porta le Langhe nel cuore
Si intitolerà Langhe e sarà la rivista di chi “porta le Langhe nel cuore”. Lo hanno deciso i rabdomanti in cammino tra luglio e settembre, dopo incontri, telefonate, discussioni, contrasti, approfondimenti, confronti d’opinione serrati e stimolanti.
Associazione Arvangia e Casa editrice Araba Fenice si sono impegnate a dare vita ad una rivista quadrimestrale con uscita a marzo, giugno e ottobre 2009, interamente dedicata alle Langhe, contraltare delle due riviste made in Slow Food che valorizzano dal punto di vista culturale e turistico il territorio del Roero.
Centinaia di persone tra luglio e settembre hanno manifestato interesse per l’iniziativa, offrendo la propria collaborazione.
La rivista progettata avrà un sottotitolo ogni volta diverso, chiave di volta dell’editoriale di avvio alla lettura di ogni numero. Obiettivo da raggiungere la promozione delle Langhe come “vetrina” di un territorio unico al mondo, da Ceva ad Acqui, da Alba a Cortemilia, per raccontare il turismo, la cultura, storia, memoria e tradizione, il paesaggio, risorse e protagonisti del territorio e della rinascita di quelle che un tempo erano considerate terre di “malora”, con un occhio di riguardo per i giovani e per gli stranieri, chiamati a far sentire la loro voce.
Si lavora ora ad un oceanico e virtuale rendez-vous di persone che portano le Langhe nel cuore, che vogliono testimoniare questo legame viscerale con la terra madre o la terra che li ha accolti e li fa sentire a casa loro.
Chiunque voglia appoggiare il progetto, condividerlo, collaborare alla rivista, al sito www.langamagica.net, può inviare testi, immagini, proposte, osservazioni. La rivista in gestazione vuole dialogare con il mondo e andare “oltre il fenogliano Sinai delle colline”. Basta inviare una mail di adesione all’indirizzo langamagica@virgilio.it., o partecipare in modo attivo al blog “Porto le Langhe nel cuore” che sarà presto on line sul sito. L’invito è rivolto a chi è interessato a collaborare al progetto o a far parte del comitato redazionale impegnato nella realizzazione dei tre numeri in uscita il prossimo anno e delle manifestazioni che serviranno a far conoscere il nuovo strumento informativo in cantiere.
Maggiori informazioni al sito www.crosiera.net, all’indirizzo di posta elettronica arvangia@casamemorie.it, al cellulare 338-1761673 o ai numeri di telefonia fissa 0173-69114 (mattino) e 0173-35946 ( sera).
Intanto, a seguire, gli articoli che informano sulle sette mostre ospitate a San Donato di Mango nei locali del Nido dell’Artista e sul vincitore della borsa di studio “Nidi di Rondine”, edizione 2008.
Segreteria Associazione Arvangia
Per sette volte “visionario”,
il Nido dell’Artista a San Donato di Mango
Per quante volte un evento culturale di per sé significativo deve essere replicato affinché il mondo delle notizie si accorga della sua esistenza? Probabilmente, sette volte. Così la pensano Carola Balma, docente al Liceo Artistico “Pinot Gallizio” di Alba, Tiziana Servetti, classe 1978, con alle spalle studi artistici presso il liceo artistico di Alba e laurea in Pittura e Restauro all’Accademia di Belle Arti di Como, e Serena Bosca, alunna dell’Accademia di Belle Arti di Cuneo. Tutte e tre hanno lavorato per un anno intero ad organizzare mostre d’arte a San Donato di Mango presso il curioso atelier attiguo alla Casa delle Memorie dell’Associazione Culturale Arvangia, un tempo pollaio della perpetua, oggi delizioso “Nido d’Artista”.
Da marzo ad oggi hanno accolto nel Nido le opere di giovani virtuosi dell’arte, Stefania Careglio, Cristiano Porelli, la stessa Carola Balma, i protagonisti dell’arte terapia della Comunità “Il Tavoleto” di San Rocco Seno d’Elvio, frazione del Comune di Alba, Emanuele Racca, con una parentesi amarcord dedicata a Graziella Gallo, torinese, tornata con le sue opere al paese dell’infanzia in occasione dei festeggiamenti patronali.
Per ogni “personale” hanno messo a disposizione il proprio tempo libero, i propri entusiasmi, hanno discusso, impostato locandine, scritto a più mani gli inviti e i comunicati stampa inviati alle redazioni degli organi di informazione attivi sul territorio. Una sorta di gioco dell’oca, con l’impressione di scontrarsi continuamente con difficoltà impreviste, di non trovare interlocutori, di cadere in ostaggio dell’indifferenza, costrette a stare ferme a lungo nella stessa casella, in attesa di situazioni favorevoli che non si verificavano.
Una prima svolta in positivo l’hanno prodotta i giovani della Comunità “Il Tavoleto”, abituati a recuperare energie e potenzialità, a ritornare al senso delle cose, quelle semplici, ridando loro la concretezza e la vicinanza perduta.
Poi, all’improvviso, l’attenzione che si faceva fatica ad ottenere, i consensi, gli apprezzamenti che non arrivavano. È accaduto con l’inaugurazione della personale di Paolo Roasio, eclettico artista originario di Verzuolo, già studente dell’Istituto d’Arte di Saluzzo, settimo nel corso del 2008 ad esporre le proprie opere al “Nido” di casa Arvangia, in perenne cammino per riappropriarsi delle proprie sensibilità, cercare nuovi orizzonti, interpretare i cambiamenti del suo mondo interiore e della realtà che lo circonda.
I personaggi che hanno visitato la mostra tenuta a battesimo lunedì 29 settembre (Raoul Molinari dell’Accademia Aleramica, Oscar Barile de Il nostro Teatro di Sinio, Fausto Cassone per Dogliani e la sua Langa, Roberto Negro curatore del sito www.langamagica.net, Elidia Ferrero, Presidente della Biblioteca che non c’è di Diano, Romano Salvetti dell’Associazione Masche di Paroldo, l’editore Alessandro Dutto di Araba Fenice con Primo Culasso e le scrittrici di balli piemontesi Marinella Castagnotti e Giovanna Zanirato, oltre a diversi esponenti dell’Osservatorio Paesaggistico di Langhe e Roero fra i quali Franco Bartocci e Silvio Veglio) hanno sottolineato nella presenza dell’artista di Verzuolo al Nido della Casa delle Memorie uno dei momenti di più alto profilo del grande sforzo profuso dagli organizzatori per valorizzare lo spazio alternativo che parla il linguaggio dei giovani.
Per condividere questo momento positivo con il maggior numero di persone l’Associazione Arvangia invita gli appassionati dell’arte a visitare su appuntamento la mostra nel mese di ottobre rivolgendosi ai seguenti recapiti: 347 6414280 | 141 89382 | padi71@libero.it | nerena87@libero.it
Un ingegnere italo-cileno lavorerà
ai progetti culturali dell’Arvangia
Si è formato presso la Pontificia Università Cattolica di Valparaiso, con laurea specialistica in Ingegneria del Trasporto, ed è in possesso di nazionalità italiana e cilena il vincitore dell’edizione 2008 della borsa di studio “Nidi di Rondine”, istituita a partire dal 1988 dall’Associazione Culturale Arvangia in accordo con l’Assessorato regionale all’Emigrazione e destinata ai discendenti degli emigranti piemontesi.
Si chiama Claudio Curelli, è nato a Puerto Montt il 1° settembre 1977, scrive e parla correttamente la lingua italiana e ha già frequentato un corso introduttivo allo studio delle parlate piemontesi.
Già consigliere dell’Associazione Piemontesi nel Mondo, Sezione di Santiago del Cile, consigliere dell’Associazione dei Giovani italocileni e vice presidente dell’Associazione cilena di conservazione del Patrimonio Ferroviario, ente addetto alla conservazione del materiale rotabile ferroviario storico-patrimoniale delle ferrovie cilene, con alle spalle collaborazioni con la Camera italiana di Commercio di Santiago, si presenta con credenziali e competenze tecniche di tutto rispetto, dalla direzione della rivista ferroviaria El Ferrocarril Trasandino, alla realizzazione di programmi di grafica informatica, di siti web, con ottime conoscenze informatiche di word, excel, access, power point, uso di internet e posta elettronica.
Per l’Associazione Culturale Arvangia che lo ha scelto in base a quanto stabilito dalla Commissione presieduta dalla signora Elidia Ferrero, di nazionalità italo-argentina, residente a Diano, l’arrivo dell’ing. Curelli rappresenta una grande opportunità per rendere più incisiva l’attività di promozionale culturale che caratterizza da oltre venti anni l’esperienza di volontariato sul territorio di Langa e Roero. Per ottimizzare la collaborazione che il vincitore della borsa di studio è disposto ad offrire l’Associazione ha proposto al Comune di Diano un protocollo d’intesa, chiedendo al Sindaco Claudio Cardinale di mettere a disposizione dell’Associazione un alloggio che possa ospitare a Diano, nella palazzina già sede della Caserma dei Carabinieri, il borsista a partire dal 15 ottobre 2008.
Dal canto suo l’Associazione si è impegnata a valorizzare la professionalità e le competenze dell’ing. Curelli nella realizzazione di tre progetti finalizzati a dare sviluppo ad iniziative turistiche e culturali sul territorio di Diano: l’apertura e l’organizzazione della costituenda biblioteca civica di Diano, la preparazione della rivista Langhe. Oltre il Sinai delle colline e i web sites di richiamo ai contenuti del progetto “Dare voce alla memoria che tace”, finanziato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte.