Esperar
Salgo de la gripe tarareando un tema del cantautor habanero Erick Sánchez, que me dedicó en su último concierto y que hoy quiero compartir con ustedes. Una tonada pegajosa sobre aquellos que sólo saben esperar –con los brazos cruzados– a que otros hagan algo. La canción ya tiene sus añitos, pero Erick le ha agregado una improvisación final que la acerca a estos tiempos de supuestas reformas y expectativas.
Con este video, filmado por mí en el pequeño teatro del Museo de Bellas Artes, quiero poner algo de multimedia por primera vez en este Blog. Sólo hemos tenido que “esperar” diecisiete meses para colgar algo de música, así que no ha sido tanto…
Este sábado fui otra vez a Pinar del Río y en el próximo post colgare algunas imágenes y anécdotas que he visto por allá. Mientras, los dejo al ritmo de la improvisación de Erick Sánchez:
Esperar, esperar, esperar
A sin permiso viajar afuera
Esperar, esperar, esperar
Que pongan una sola moneda
Esperar, esperar, esperar
Y que lo hagan sin que te duela
Esperar, esperar, esperar
Y sin tanta preguntadera…
Le dedico esta canción a Adolfo Fernández Saínz que concluyó su huelga de hambre la semana pasada, en la cárcel de Canaleta. Con su determinación y el apoyo de muchos que se sumaron a su reclamo, se logró que los carceleros devolvieran los libros retenidos.
Adolfo, hermano, esta canción es pá ti y ojalá que no tengas que esperar mucho más.
ESPERAR
Yoani Sánchez
Aspettare
Esco dall’influenza canticchiando un motivo del cantautore avanero Erick Sánchez, che mi ha dedicato durante il suo ultimo concerto e che oggi voglio condividere con voi. Una canzonetta orecchiabile su quelli che sanno soltanto aspettare –con le braccia incrociate– che altri facciano qualcosa. La canzone è già vecchia di qualche anno, però Erick ha inserito un’improvvisazione finale che la attualizza a questi tempi di presunte riforme e aspettative.
Con questo video, filmato da me nel piccolo teatro del Museo di Belle Arti, voglio inserire per la prima volta in questo Blog qualcosa di multimediale. Abbiamo solo dovuto attendere diciassette mesi per pubblicare un pezzo musicale, quindi non è passato molto tempo...
Questo sabato sono andato un’altra volta a Pinar del Rio e nel prossimo post pubblicherò alcune immagini e aneddoti che ho visto là. Nel frattempo, vi lascio al ritmo dell’improvvisazione di Erick Sánchez:
Aspettare, aspettare, aspettare
E senza il permesso di viaggiare fuori
Aspettare, aspettare, aspettare
Che mettano una sola moneta
Aspettare, aspettare, aspettare
E che lo facciano senza che ti faccia male
Aspettare, aspettare, aspettare
E senza tanto domandare…
Dedico questa canzone a Adolfo Fernández Saínz che la settimana scorsa ha concluso il suo sciopero della fame, nel carcere di Canaleta. Grazie ala determinazione e all’appoggio di tanti che si sono uniti alla sua protesta, si è ottenuto che i secondini restituissero i libri sequestrati.
Adolfo, fratello, questa canzone è per te e voglia il cielo che tu non debba aspettare ancora molto.
ASPETTARE
Traduzione di Gordiano Lupi