Si svolgerà il 5 ottobre a Vicenza il referendum per impedire la realizzazione della nuova base di guerra “Dal Molin”. Per informazioni e contatti: www.dalmolin5ottobre.it
È un vero referendum quello che si tiene a Vicenza. Esprime l'incisiva partecipazione dei cittadini a una scelta che li riguarda e coinvolge profondamente. Votano anche per noi tutti.
I costituenti scelsero questo dotto latinismo, secondo l'esempio svizzero, al posto del più incisivo plebiscito (decisione del popolo) che la pratica fascista aveva screditato. Nel dizionario di latino vedo che referendum viene da referre: far ritornare, ritirare, conseguire, indirizzare nuovamente, ricordare... e mi fermo qui.
Indica quindi la necessità di un ritorno a una condizione di civile e pacifica convivenza, ritirando un provvedimento dannoso e che sembrava ormai inevitabile, segna un obiettivo importante da conseguire e tale da dare un nuovo indirizzo all'azione pubblica. È un momento alto della democrazia, che merita di essere ricordato, con gratitudine nei confronti di quanti non hanno mai cessato il loro impegno per giungere a questo appuntamento.
Stimola una riflessione sul potere di tutti, del quale ama parlarci Capitini, e del suo manifestarsi quando si fonda su una azione coerente, che evita ogni espressione di violenza, anche di fronte a gravi provocazioni.
Conosce l'importanza di collocare nelle istituzioni rappresentative persone non dimentiche del loro ruolo di garanti e interpreti della sovranità popolare.
Daniele Lugli
(da Notizie minime della nonviolenza in cammino, 29 settembre 2008)