Solo una breve osservazione: la presenza del governo in TV è continua ossessiva ed esclusiva; oltre al governo non c'è -si può dire- altro che cronaca nera. Il parlamento è addirittura scomparso, persino la famigliare visione delle aule si riduce sempre più. Le decisioni vengono prese tutte fuori dei circuiti istituzionali, sempre, e vanno in vigore senza alcun passaggio in aula, il parlamento diventa un luogo di ratifica e basta. Dalla scuola alla prostituzione alla finanziaria, si danno per leggi i decreti e avanti così. Si tratta della più colossale operazione di stravolgimento della democrazia che si sia vista in Italia.
Quando scrissi che ci trovavamo di fronte a un governo eversivo, ero convinta che stavo usando una definizione un po' eccessiva: in un paio di mesi l'eversione governativa è diventata la regola del governare e non impressiona nessuno e non suscita alcuna opposizione, tutto diventa teatrino televisivo e basta.
Credo che bisognerebbe fare continue campagne di richiamo alla legalità, mi sembrerebbe l'operazione più di sinistra sul terreno istituzionale.
La più colossale delle cancellazioni delle regole è la questione Alitalia, si vende una impresa pubblica di quelle dimensioni e importanza senza una OPA, si cerca una squadra “amica” disposta a versare pochi soldi rispetto al valore dell'impresa, si dichiara che è l'unica possibile e poi si apre una “trattativa” che in italiano, in quella forma, si chiama ricatto e se il sindacato -piuttosto di suicidarsi e scomparire- dice no, parte una campagna di denigrazione e di scontro nella quale le parti in causa fanno tutte altri giochi invece di fare il proprio.
Mentre una crisi finanziaria di rara gravità che colpisce il sistema finanziario mondiale richiama in vigore misure keynesiane persino negli USA, ed economisti democratici USA invocano una nuova Bretton Woods e politiche di tipo roosveltiano, noi assistiamo a una regressione verso il paleocapitalismo del padrone delle ferriere, e il paese scivola verso razzismo corruzione e barbarie.
Ce ne vorrà per cavarsi fuori, soprattutto perché tutto tace e sembra che non vi sia nessuna coscienza della gravità di ciò che sta succedendo; Maroni e La Russa militarizzano il paese tra gli applausi, anzi Di Pietro vorrebbe qualcosa di più e anche il PD; mandiamo 4 Tornado in Afghanistan e militari in Iraq, rifinanziamo le missioni e accresciamo i soldati in Kossovo: dov'è il movimento per la pace?
Dobbiamo fare qualcosa, speriamo che la manifestazione sindacale del 27 riesca e che riesca soprattutto quella del 10 ottobre, bisogna che si veda una qualche opposizione assolutamente legale e nonviolenta, ma politicamente netta e alternativa, l'opposizione che è rappresentata in parlamento ha la stessa cultura eversiva (rispetto alla Costituzione) del governo, accetta le stesse regole di fatto, viola senza un rimorso né un sobbalzo di coscienza tutte le forme di una democrazia rappresentativa.
Lidia Menapace