Con un “mostruoso” misunderstanding - l’aggettivo è proposto anche nella brutta copertina del cartellone del Teatro - si è aperta la presentazione della nuova stagione dell’Ambra Jovinelli: mentre la Dandini ha dichiarato che l’Ambra l’anno scorso ha rischiato la chiusura per il verificarsi di una serie di situazioni contingenti, il produttore Valerio Terenzio ha profuso ondate di ottimismo, dicendo che il teatro ha avuto settantamila presenze e nella specifica categoria è al terzo posto in Italia. Meno male che quest’anno è stato fortunatamente trovato uno sponsor in Parsitalia!
Si é accennato, poi, ai contributi ministeriali non ancora approvati dal ministro Bondi ed al Comune che nicchia, mentre a quanto pare, hanno fatto la loro parte la Provincia e la Regione. L’Assessore regionale allo spettacolo Giulia Rodano, però, neppure chiamata in palcoscenico a dire qualche parola, se n’è andata sbattendo la porta.
La Dandini con sereno convincimento ha dichiarato che “qui non ci si colloca da nessuna parte, si è bipartisan!” E a conferma che nel teatro non si fa politica, viene annunciato uno spettacolo con musiche, condotto da Marco Travaglio (sic!). Titolo: “Promemoria: 15 anni di storia d’Italia ai confini con la realtà”.
Se le cose continueranno così prima o poi avremo un musical con Michele Santoro. Tempi cupi dunque per gli attori professionisti che pure in età matura, dovranno adattarsi a loro volta a frequentare corsi di recupero per diventare giornalisti professionisti! Fortuna che a gettar acqua sul fuoco delle maldicenze, c’è Sabina Guzzanti che nella sua nuova performance Paletti si guarda bene dall’affrontare fatti e misfatti del governo. O non è così?
Il replicatissimo Concha Bonita apre la programmazione, segue un ‘remember’ di proiezioni, installazioni, musica e dibattiti e quant’altro, a quarant’anni dal ’68: un progetto nato da un’idea di Nicola Fano. Il sipario si leva quindi su Gomorra, presentato già nella scorsa stagione al “Valle”, là dove l’autore Roberto Saviano fa una chiara e spietata denuncia alla camorra, senza risparmio di nomi dei peggiori delinquenti.
Ancora teatro civile con Aldo Moro una tragedia italiana di Corrado Augias e Vladimiro Polchi, anche questo al suo secondo anno di repliche, e Col ferro e col fuoco; dove viene trattato il tema della sicurezza nel lavoro, a proposito della tragedia accaduta il 5 dicembre del 2007 alle Acciaierie Krupp.
Ma dove vai, commedia a cinque voci di Vincenzo Cerami e Rosalia Porcaro, che ha debuttato al Festival di Benevento città spettacolo, è tutta dedicata ad una famiglia napoletana e quindi all’inventiva e alla capacità di adattamento che hanno creato la leggenda di questa magnifica città. Di spiccata originalità poi Elio è Frankstein, ‘concerto mostruoso’ accompagnato dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese, diretta da Danilo Grassi.
Cosa può mai accadere se al ritorno da una passeggiata si trova il proprio appartamento occupato da altri? Ce lo racconta Rolando Ravello, l’implacabile poliziotto de La squadra (e poi dicono che la televisione non serva a lanciare gli attori nel teatro!) nel monologo Agostino, di cui è autore Massimiliano Bruno. Una nuova, accattivante formula di divertissement è stata trovata intanto da Francesca Reggiani che con Antonio Casanova, interpreta Questioni di prestigio, in cui la prosa si incrocia con la magia in un succedersi di impreviste situazioni.
Nella produzione dell’Ambra Jovinelli, Eleonora Danco scrive, dirige ed interpreta Scroscio. Non manca il tango pensato, rielaborato e suonato dal vivo dal compositore argentino Luis Bacalov. “Nel fare…”; “nel posto…”; “nel momento…”; “nel contesto”: insomma all’insegna di questo ‘Nel’ si svolge l’originale spettacolo di Alessandro Bergonzoni. La stagione finisce con Boris Godunov, Carmina Burana e con la Compagnia di Flamenco che proporrà Mi vida.
Novità a go go anche nella stagione del “Piccolo Jovinelli”, con performances con one show man o a più attori, presentate da compagnie formate in gran parte da giovani e che meritano senz’altro la nostra attenzione.
Lucio De Angelis
(da Notizie radicali, 19 settembre 2008)