Il Teatro Olimpico di Roma è quasi sempre il teatro prescelto dalle migliori compagnie estere nelle tournée italiane. I più grandi ballerini, i musical più famosi e gli allestimenti più spettacolari hanno trovato in questo teatro la loro casa: dai Momix agli Stomp, da Lindsay Kemp a Cortes, da Paul Taylor a Bejart.
La stagione si apre con Onesto ma non troppo di e con Dado (foto), artista che nasconde, dietro l’apparente semplicità di una sigla di due sillabe, un mondo fatto di musica e parole, di comicità e pensiero, d’impegno e intrattenimento. La regia é di Augusto Fornari. Segue un classico del teatro di danza contemporaneo italiano, Giulietta e Romeo, una delle storie d’amore più popolari di ogni tempo e luogo. Fabrizio Monteverde, coreografo di narrazione per eccellenza, trasferisce i giovani amanti veronesi in una Italia del sud devastata dalla seconda guerra mondiale, mettendo in risalto i sentimenti accesi e passionali di un dopo guerra pieno di voglia di ricominciare. Kledi Kadiu, ballerino di nazionalità albanese, è Romeo e la giovane Noemi Arcangeli Giulietta.
Maurizio Battista è il protagonista dello spettacolo successivo e dà vita ad un vivace scambio di opinioni. Lo spettacolo, Cari amici miei interamente inedito, è un one man show, dedicato alla propria terra. Battista vuole capovolgere la sua abituale formula comica che normalmente mette in risalto solo i difetti della nazione in cui è nato e degli italiani, mettendone in luce i pregi in modo un po’ paradossale.
Remo Girone ed Eleonora Giorgi sono, poi, i protagonisti di Fiore di cactus, deliziosa commedia di situazioni pazze e malintesi, che molti ricorderanno per la straordinaria interpretazione cinematografica di Walter Matthau, Ingrid Bergman e Goldie Hawn nell'omonimo film diretto da Gene Saks nel 1969. È la storia di un dentista scapolo ed impenitente play-boy, che, per evitare coinvolgimenti eccessivi nelle storie che vive, si inventa una moglie e tre figli, mettendo in moto una sequela di bugie e divertenti equivoci che inevitabilmente crolleranno in nome di un vero amore. Guglielmo Ferro ne firma la regia.
Tre grandi della danza moderna e contemporanea propongono le loro coreografie: Daniel Ezralow, Moses Pendleton e David Parsone, hanno unito il loro genio creativo alle straordinarie capacità atletiche dei campioni olimpionici della Federazione Rumena di Ginnastica Artistica, Ritmica ed Aerobica, per realizzare Aeros.
Diretto da Bustric, Supermagic è il successivo spettacolo in cartellone ed è il primo e unico festival internazionale della magia in Italia: un viaggio nella dimensione dei sogni, dove la realtà è definita da regole stabilite unicamente dall’immaginazione e dalla poesia. Segue Finché mamma non ci separi: dopo il successo di Orgasmo e Pregiudizio, Il matrimonio può attendere e Ti amo o qualcosa del genere, Diego Ruiz continua la sua esplorazione della vita di coppia con sguardo divertito e dissacrante insieme a Francesca Nunzi, Luciana Frazzetto, Pier Paola Bucchi.
Beniamino del pubblico, Max Giusti propone, poi, Nuova Repubblica insieme ad una band ancora più ricca, per tormentare con le sue battute sul costo della vita, sull’aumento di affitti, benzina, gas, che “…se non fosse stato per l’arrivo delle prostitute dell’est che costano poco, dove saremmo andati a finire?” La cifra personale di Max, con la sua formula riconoscibile fatta di cinismo ma anche di poesia, attraversa temi di scottante attualità. Anche in questo nuovo carosello teatrale tra passato e presente, si affacciano personaggi come Malgioglio e Lotito, pronti ad irrompere per dare il via ad un talk show nello show.
Cinque musicisti: bandoneon, pianoforte, violino, chitarra, contrabbasso e cinque coppie di ballerini propongono Tango Metropolis, il musical creato da Daniel Binelli per la compagnia argentina diretta dalla coppia di ballerini-coreografi Pilar Alvarez e Claudio Hoffmann che nel corso della loro carriera internazionale hanno collaborato con personaggi di spicco del tango argentino quali Horacio Salgán, Roberto Goyeneche, Leopoldo Federico, Horacio Ferrer.
Ed ancora, in cartellone la compagnia spagnola di Antonio Gades presente con due spettacoli: Carmen, coreografia creata sulla musica di Bizet nel 1983 e divenuta simbolo stesso delle sue opere, e Nozze di sangue, ispirato a García Lorca, e rappresentato in prima mondiale 35 anni fa proprio al teatro Olimpico.
Chiude la stagione Bollywood, per la prima volta in Italia, che sta riscuotendo un enorme successo in tutto il mondo grazie alle musiche e alle coreografie tipiche del cinema bollywoodiano: il Musical è un viaggio magico nel mondo indiano ricco di atmosfere ed esotismo.
Lucio De Angelis
(da Notizie radicali, 18/09/2008)