Sabato , 23 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Laboratorio
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Anna Lanzetta: “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 1
Hayez: Ritratto di A. Manzoni
Hayez: Ritratto di A. Manzoni 
19 Settembre 2008
 

Nell’ambito del progetto: Arte per gli istituti tecnici, presentiamo il percorso tematico “Romanzi e pittura di storia” realizzato dagli studenti del biennio dell’ITIS “A. Meucci” di Firenze nell’anno scolastico 2000-02. E che è probabile possa ispirare altre scuole con studenti e docenti interessati.

Il lavoro è frutto dell’impegno di un gruppo di ragazzi, desiderosi di sperimentare un nuovo metodo di studio, basato anche sulla conoscenza dell’Arte, e di Ambra Banelli che ha curato il percorso relativo alle scene dei Promessi sposi nella Palazzina della Meridiana di Palazzo Pitti.

Ogni utilizzo di “Romanzi e pittura di storia” deve contemplare la citazione e della testata del giornale on line Tellusfolio e dell’istituto.

 

Anna Lanzetta

 

 

 

Romanzi e pittura di storia

Seguendo la lezione del Prof. Carlo Sisi, Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, sul tema “Romanzi e pittura di storia”, ci ha incuriosito il suo modo di correlare il linguaggio storico-letterario con quello artistico e siamo stati perciò sollecitati a svolgere un lavoro innovativo, sul piano metodologico, che ci consentisse di studiare lo sviluppo del romanzo dal secondo Settecento al primo Ottocento, attraverso il linguaggio pittorico e quello letterario.

A stimolarci in questo tipo di lavoro, è stata la lettura del romanzo I Promessi sposi, considerata la fortuna che esso ha avuto anche nella pittura. Perché, ci siamo chiesti, non studiarlo anche con altre forme espressive?

Abbiamo iniziato così il nostro percorso, utilizzando come prime indicazioni le preconoscenze acquisite negli studi precedenti, le lezioni che il Prof. Sisi ha tenuto a scuola e nella nostra classe e la sua pubblicazione: Galleria d’arte moderna di palazzo Pitti Romanzi e pittura di storia, a cura di Carlo Sisi, Sezione didattica degli Uffizi.

 

 

Indagine sul romanzo storico

Il romanzo storico nacque e si sviluppò in Inghilterra e in Scozia ad opera di Walter Scott (1771-1832).

Nel 1814 egli pubblicò Waverley, un romanzo ambientato nella Scozia del primo Settecento, che parla dello scontro tra alcuni clan scozzesi e il mondo industriale e commerciale, che stava sorgendo in Inghilterra.

Questo romanzo ebbe molto successo e Scott ne scrisse altri: Guy Mannering (1815) e L’Antiquario (1816) ma il romanzo che ebbe più successo fu senz’altro Ivanhoe, pubblicato nel 1819, ambientato nell’Inghilterra del XII secolo, all’epoca di Riccardo Cuor di Leone. Esso tratta il tema tipico dei poemi cavallereschi, ovvero lo scontro tra cavalieri buoni e cattivi ed è ambientato nel periodo delle crociate.

Ivanhoe è un cavaliere sassone al servizio del re normanno Riccardo che, per le sue azioni contro gli usurpatori del potere, diviene il simbolo del concetto di nazione e di libertà.

Nel brano Il torneo, tratto dalle pagine conclusive dell’episodio del grande torneo di Ashby (cap. XII), il tema principale è la lotta tra il protagonista, che difende i poveri e la giustizia e l’antagonista, simbolo del male e dell’ingiustizia. In esso Scott mescola realtà e fantasia, inserisce personaggi reali, come Riccardo Cuor di Leone, e personaggi inventati come Robin Hood e lo stesso Ivanhoe; partecipa ai fatti che narra, dà spiegazioni ed esprime giudizi su avvenimenti e personaggi; si documenta sia per trattare il succedersi degli avvenimenti sia per parlare degli usi e dei costumi del tempo; guarda al Medioevo dal quale prende l’uso di topoi quali: il castello, la foresta (di tono romantico), elmi e spade (tipici dei poemi epici), il torneo, l’assedio, il rapimento, la stregoneria per la quale viene condannata a morte Rebecca una fanciulla ebrea e il giudizio di Dio, una prova di coraggio che consisteva nel passare indenni attraverso il fuoco.

Questa lettura ci ha dato l’occasione di parlare del Campione, un cavaliere fedele all’onore, al proprio re e a Dio come Lancillotto e i Cavalieri della Tavola Rotonda; dei Templari, ordine religioso fortissimo e violento e infine del brigante gentiluomo, cioè di colui che combatte per la libertà, per i poveri e per gli oppressi come Robin Hood.

I romanzi di Scott erano avvincenti e per questo ebbero molto successo e diedero inizio in tutta Europa alla moda del romanzo storico.

Gli elementi che caratterizzavano questo genere erano le peripezie amorose e l’ambientazione in epoche storiche passate e ricostruite con particolari scenografici.

La vicenda, i personaggi e l’ambientazione storica erano collegati.

Lo scrittore sceglieva una vicenda ambientata in un passato, non troppo vicino al presente, per avere la possibilità di creare la trama, definire i personaggi e strutturare l’intreccio liberamente.

Spesso infatti i personaggi erano frutto della sua fantasia, come saranno:Renzo, Lucia, frate Cristoforo e don Abbondio dei Promessi sposi. Questo era importante perché gli consentiva di esprimere un suo punto di vista, anche diverso da quello di altri storiografi e di parlare di vicende umane con sentimento ed emozioni.

Che cosa è dunque il vero storico e il vero-simile?

Il vero storico indica fatti veri e il vero-simile fatti inventati ma simili al vero, concetti che riprenderemo nel corso del nostro lavoro.

Questo breve percorso ci è stato utile per definire il concetto di romanzo e capirne la funzione.

Il romanzo è un genere letterario, di carattere narrativo in prosa, che narra una storia, una vicenda umana che ha una trama e un intreccio; è un utile strumento per rapportarci a una realtà del passato, per comprenderla e interpretarla.

Da quanto abbiamo detto, appare chiaro che il romanzo storico italiano subì gli influssi dei generi romanzeschi quali il gotico e lo storico, ma nell’Ottocento diventò uno strumento, per istruire e educare il popolo e fu strettamente collegato alla storia intesa come mezzo, per ripercorrere le tappe del nostro passato, coglierne i valori sociali e morali e riutilizzarli con finalità esemplificative e formative.

Il romanzo storico si caratterizzò per la forma romanzesca, basata sullo sviluppo degli avvenimenti e per la tematica storica, utilizzata come sfondo su cui sviluppare la storia.

Il romanzo di Alessandro Manzoni I Promessi Sposi, punto principale del nostro lavoro, fu uno dei primi romanzi storici pubblicato in Italia e determinò l’espansione in tutto il paese di questo genere.

Il romanzo si svolge in un paesino del comasco e racconta la storia di due giovani, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, che si amano e vorrebbero sposarsi ma non possono, perché Don Rodrigo, un signorotto locale, glielo impedisce e soltanto dopo molte peripezie i due giovani riusciranno con l’aiuto della Provvidenza a coronare il loro sogno d’amore.

Manzoni scrisse I Promessi sposi per educare il popolo e sensibilizzarlo alla lotta contro l’Austria per la conquista dell’indipendenza.

Precedentemente egli aveva scritto il romanzo Fermo e Lucia , che però rifiutò, perché, secondo lui era troppo violento e tendente al gotico.

Per questa sua scelta fu criticato da alcuni scrittori italiani che invece erano stati influenzati dal genere gotico, primo fra tutti Guerrazzi.

Manzoni in seguito rifiuterà anche I Promessi Sposi, perché il tipo di romanzo che egli aveva in mente di scrivere era completamente diverso da quello che poi sviluppò; infatti voleva scrivere un romanzo vero-storico, in cui le vicende narrate fossero realmente accadute e che il romanzo acquistasse l’aspetto di una cronaca , invece I Promessi Sposi aveva le caratteristiche di un romanzo verosimile, dove vicende reali si mescolavano a vicende fantastiche.

Dopo questa breve parentesi aperta sul romanzo, ci soffermiamo ora sugli scrittori.

 

 

Francesco Domenico Guerrazzi

Autore di romanzi storici fu Francesco Domenico Guerrazzi, nato a Livorno nel 1804 e morto a Cecina nel 1873. Laureatosi nel 1825 in giurisprudenza a Pisa, si dedicò all’avvocatura. Entrato a far parte della Giovine Italia (associazione politica fondata da Giuseppe Mazzini) fondò il giornale L’indicatore livornese, portavoce delle sue idee che gli costarono il confino a Montepulciano (1830) e il carcere a Portoferraio sino al 1834. Fu magistrato nel governo provvisorio a Firenze durante i moti del 1848/49, ma al ritorno del granduca venne condannato all’ergastolo, condanna che fu modificata nell’esilio in Corsica, dove rimase fino al 1856. Nel 1860 fu eletto deputato e si oppose alla politica della destra.

I suoi romanzi: La battaglia di Benevento, 1827; L’assedio di Firenze, 1836 e Beatrice Cenci, 1854, rievocano fatti minori della storia italiana. Essi risentono dell’influsso del genere gotico, infatti sono caratterizzati da temi lugubri, da fatti sanguinosi e violenti e da situazioni misteriose, tipiche del romanzo del terrore.

La battaglia di Benevento è il racconto della discesa in Italia di Carlo d’Angiò, duca di Provenza (1264), per cingervi la corona di Sicilia a danno di Manfredi di Svevia, su invito del papa Clemente IV e dei baroni napoletani.

Il brano che abbiamo scelto (cap. XXIX La vendetta) si riferisce alla morte di Manfredi, al momento in cui il conte di Caserta, una delle tante persone da lui raggirate, coperto da una tonaca di panno nero, per non farsi riconoscere, assiste alla sua morte, per placare la propria sete di vendetta.

La rappresentazione è molto scenografica e l’ambientazione è gotica. La situazione è drammatica, i toni sono cupi e violenti, tipici del romanzo nero che era molto diffuso, perché piaceva ai lettori.

 

 

Chi era Manfredi?

 

Io son Manfredi

nepote di Costanza imperadrice…

Poscia ch’io ebbi rotta la persona

di due punte mortali, io mi rendei

piangendo a Quei che volentier perdona.

Orribili furo i peccati miei…

L’ossa del corpo mio sarieno ancora

in cò del ponte, presso a Benevento.

(Dante, Purgatorio, III, 112 segg.)

 

Guerrazzi, nel romanzo L’assedio di Firenze parla della perdita di libertà di Firenze avvenuta nel 1530. Il 14 ottobre 1529, le truppe imperiali di Carlo V, che, a Bologna aveva promesso al papa Clemente VII di riconquistare la città fiorentina per i Medici, posero l’assedio a Firenze. La città resistette eroicamente per quasi un anno e fu presa soltanto per il tradimento di Malatesta Baglioni.

Guerrazzi si sofferma su una delle battaglie più importanti: quella di Gavinana, e sulla morte di Francesco Ferrucci (1489-1530), capitano fiorentino, difensore della repubblica di Firenze contro gli imperiali; si racconta che egli, mortalmente ferito, dicesse a Maramaldo, (capitano di ventura calabrese al servizio degli spagnoli), che infieriva su di lui, le famose parole –Maramaldo, tu uccidi un uomo morto–.

Del cap. XXXVI abbiamo letto un passo in cui si parla del processo e della decapitazione di Lorenzo Soderini e in cui è messa bene in evidenza la sorte che tocca ai traditori della patria.

La descrizione è cupa e violenta; essa si riferisce al momento in cui Lorenzo, presso il patibolo, abbandonato da tutti, incontra la propria madre, che, pur ritenendolo colpevole di tradimento, resta con lui fino al momento della morte, morendo subito dopo, anche lei di dolore.

L’episodio si presenta molto drammatico ed esprime in modo efficace lo stile di Guerrazzi.

Il personaggio di Francesco Ferrucci si contrappone a quello di Lorenzo Soderini perché il primo rappresenta l’eroismo di colui che combatte e muore per la patria, il secondo invece il tradimento e il disonore.

Il romanzo Beatrice Cenci si presenta come un fatto di cronaca ed è tratto da una storia vera: Beatrice Cenci (1577-1599), nobile romana, segregata dal padre con i fratelli e la matrigna nella Rocca della Pedrella, lo fa uccidere con la complicità del fratello Giacomo e dell’amante Olimpio Calvetti, simulandone il suicidio. Sorti dei sospetti, il papa Clemente VIII fa condurre la famiglia a Roma e, dopo un processo che riconosce la colpevolezza di tutti i membri, li condanna a morte.

Beatrice Cenci fu trasformata dal popolo in un’eroina che la credette innocente e accusò il papa di aver provocato la dura condanna, per impossessarsi dei beni della famiglia.

La storia suscitò molto interesse e fu ripresa nell’Ottocento anche da Stendhal e Dumas.

Il brano che abbiamo letto parla del sequestro del conte Francesco Cenci, che cade in un’imboscata di alcuni briganti durante il tragitto verso la Rocca della Pedrella (Cap. XIX).

In questo brano, abbiamo notato che Guerrazzi, pur ritenendosi un anti-manzoniano, utilizza, nella parte iniziale, una descrizione molto simile a quella fatta da Manzoni a proposito del castello dell’Innominato e in ambedue abbiamo colto l’influsso del romanzo gotico.

 

 

Tommaso Grossi

Esponente del romanzo storico fu anche Tommaso Grossi (Bellano 1790-Milano 1853).

Poeta e romanziere, si laureò in legge, svolse l’attività di notaio dal 1838 e fu lui a rogare, nel 1848, dopo le cinque giornate di Milano, l’atto di annessione della Lombardia al Piemonte. Di idee liberali, operò nell’ambiente politico e culturale milanese e fu amico di A. Manzoni.

Scrisse il poema eroico I lombardi alla prima crociata (1826), e il romanzo storico Marco Visconti (1834).

Marco Visconti, signore di Milano, vuole impedire le nozze di Bice, fanciulla innocente di sedici anni, con il giovane Ottorino. Le nozze però avvengono, ma il rapimento di Bice trasforma la vicenda in dramma e il romanzo si conclude con la morte della protagonista.

La storia è simile a quella di Manzoni, ma con alcune differenze: i protagonisti appartengono all’aristocrazia e il modo di raccontare dell’autore è triste e patetico. Egli si sofferma molto sulle vicende, tralasciando l’approfondimento psicologico dei personaggi ed usa un lessico che, per la presenza di termini antiquati e tipici del romanzo gotico, non sempre è accessibile.

Nel brano che abbiamo letto (tratto dai capitoli XXIII e XXIV), è descritto il rapimento di Bice: la giovane dovrebbe recarsi a Castelletto Ticino, in una proprietà dello sposo ma, con un inganno, di cui si accorgerà troppo tardi, è condotta al castello di Rosate, residenza di Marco Visconti. Il rapimento è organizzato, a sua insaputa, da due suoi alleati, per favorirlo.

I romanzi di Tommaso Grossi risentono dell’influsso del romanzo storico e come questo parlano in tutto o in parte di avvenimenti storici realmente accaduti.

Leggendo e confrontando questi romanzi, abbiamo riscontrato negli autori alcune differenze sia nel modo di scrivere che nel trattare gli argomenti: T. Grossi, amico di Manzoni, fu più vicino al suo stile, Guerrazzi invece non appoggiò lo stile manzoniano e, mentre Manzoni utilizzò il dialetto fiorentino, ritenuto più accessibile al popolo, egli attinse alla lingua del Trecento e si espresse con uno stile arcaico e prolisso.

Leggendo i tre brani Il rapimento di Lucia, Il rapimento di Bice e Il rapimento di Francesco Cenci “I fantasmi”, abbiamo notato che il tema è lo stesso, ma trattato in modo diverso: Lucia, ospitata dalla monaca di Monza nel suo convento, viene fatta uscire con un inganno ed è poi rapita dai bravi dell’Innominato con una situazione simile al rapimento di Bice, mentre nel romanzo di Guerrazzi, il conte Cenci viene sequestrato in modo violento, in un’imboscata, organizzata da alcuni briganti.

È chiaro comunque che il tema del rapimento, che tanta presa faceva sui lettori, è uno dei topoi più ricorrenti in questo genere di romanzo.

 

Durante la lettura di questi brani, abbiamo confrontato il testo letterario con i dipinti che ne raffigurano gli episodi e abbiamo notato che entrambi i linguaggi, sebbene diversi, rappresentano l’avvenimento in modo efficace e chiaramente leggibile: ad esempio la battaglia di Benevento, avvenuta nel 1266, fu ripresa da Guerrazzi nel romanzo La battaglia di Benevento e in pittura da Bezzuoli che ne rappresentò un punto chiave La morte di Manfredi.

La differenza che abbiamo notato tra i due linguaggi è che lo scrittore può trattare periodi relativamente lunghi mentre il pittore deve scegliere il momento principale da rappresentare.

 

 

 

Continua…


Foto allegate

Tommaso Grossi
Hosmer: Beatrice Cenci
Uffizi: Francesco Ferrucci
Articoli correlati

  Anna Lanzetta. Per ogni donna, un racconto e un fiore
  Anna Lanzetta. Un libro dedicato alla natura e all’ambiente
  Anna Lanzetta: Cenerentola, storia di una principessa
  Anna Lanzetta. Per non dimenticare
  La Locride. Sulle orme della storia. Viaggio tra arte e cultura 1
  Anna Lanzetta. Il male della scuola: la dispersione
  Anna Lanzetta: Sguardi d'artisti. Dal Neoclassicismo al Simbolismo. Mostra a Firenze.
  Anna Lanzetta: A proposito dell’immagine
  Anna Lanzetta: Cézanne a Firenze e la mostra a Palazzo Strozzi
  Anna Lanzetta. “Parole e pensieri di Bona Bianchi, donna di Piombino”
  Anna Lanzetta: Sullo Sportello Sostegno Studenti e lo stress degli studenti.
  Ricordando con Primo Levi l'orrore dell'Olocausto nazifascista degli ebrei
  Il fantastico mondo del re degli Elfi
  I poemi di Ossian: Daura e Arindal
  Anna Lanzetta: L'"Amore" di Emma
  Anna Lanzetta: “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 3
  Anna Lanzetta: 31 Dicembre, Cenone di Capodanno: dalle otto a mezzanotte
  Anna Lanzetta. Sapere per Creare
  Anna Lanzetta. Con il filo spinato nel cuore
  Anna Lanzetta. I ragazzi delle “baby gang”
  Anna Lanzetta. Storia di una chiocciola e di un lumacone
  Anna Lanzetta: “Pasqua a New York” di Blaise Cendrars
  Anna Lanzetta: Pittura di Storia. Prima parte: Contesto storico-culturale
  Anna Lanzetta. Un pubblico eccezionale
  Anna Lanzetta: "Ritratti di famiglie delle dinastie cinesi" al Museo Bellini di Firenze
  La professoressa Anna: studentesse e colleghe: Mary, Ambra, Laura, Elena, Lucia.
  Anna Lanzetta: Favurit, Favurit. Tra versi e prosa, il pranzo è servito
  Anna Lanzetta: La Fotografia racconta. Firenze al tempo di Cézanne.
  Anna Lanzetta: Il diritto all’Arte per gli studenti degli istituti tecnici.
  Anna Lanzetta: "Noi ci rifiutiamo". Guerra e pittura. L'esempio di George Grosz (1)
  Aspettando Natale con Hans Cristian Handersen. Fiaba per studenti di ogni età
  Anna Lanzetta. Il sentimento del dolore. Affinità tra Pascoli e Munch
  Anna Lanzetta. Armonie di un giardino toscano
  Il Fantastico nell’epica classica 1
  Mary Katherine Hamnett: A proposito di “Cenerentola, storia di una principessa”.
  Anna Lanzetta. Il “sole” è vita, ma non il “sole di Adro”
  Anna Lanzetta. Dalla sofferenza privata al dolore universale: la natura come simbolo
  Anna Lanzetta. Un regalo per Natale? Un atto d’amore.
  Ricordo di Mario Luzi per tutti i lettori e per gli studenti
  La Locride. Sulle orme della storia. Viaggio tra arte e cultura 2
  Anna Lanzetta: Marco Polo. Una proposta per l’estate 2. Leggere e creare
  Anna Lanzetta: Vi consiglio ‘A menesta ‘mmaretata
  Anna Lanzetta: Una proposta per l'estate. Leggere-inventare con il gotico
  Anna Lanzetta. Tra le meraviglie d’Italia: Il Vesuvio nelle impressioni di Antonio Stoppani
  Anna Lanzetta / Maria Lucia Querques. Un po' di educazione stradale a scuola?
  Anna Lanzetta. Storia del valzer delle lucciole
  Il Vesuvio nelle impressioni di Antonio Stoppani. A cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: I rischi degli adolescenti. Sui debiti di gioco e la baby prostituzione
  Anna Lanzetta: La pittura di Ottone Rosai a Palazzo Medici Riccardi
  Anna Lanzetta: Dalla parte dei giovani
  Anna Lanzetta. Invito alla lettura
  Anna Lanzetta: Il noir di Silvia Ballestra su Chiavenna. Sugli studenti che lo leggono.
  Romanzo storico e pittura di storia (5). Visita alla Galleria d’Arte Moderna Firenze
  Alessandra Borsetti Venier. “Firenze nel cuore” di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Il mio angioletto azzurro
  Anna Lanzetta: Bestialità odierne. Razzismo e impronte digitali.
  Il Fantastico nell’epica classica 2
  Il Vesuvio nelle impressioni di François-René de Chateaubriand
  Anna Lanzetta: La scuola modello Gelmini ovvero caos demenziale
  Anna Lanzetta. Studiare con l’arte: Giovanni Pascoli
  Antonio Possenti dipinge Campana. Una fiaba triste. Mostra a Firenze in Palazzo Vecchio
  “Mai più guerra” con il viatico dei disegni di Käthe Kollowitz
  Anna Lanzetta. L’Italia divorata dai roghi
  Dal discorso tenuto da Barack Obama all'Università del Cairo. Proposta per gli esami.
  L’arte di raccontare. La meravigliosa storia di Shéhérazade. A cura di Anna Lanzetta 1
  Anna Lanzetta: Invito all’opera “Elettra” di R. Strauss. Teatro Comunale di Firenze
  Ionio e Locride. Fotoalbum come illustrazione
  Anna Lanzetta: Tra cuore e batticuore “Febbre d’Amore”. Recensione di Tellus 29
  La letteratura insegna: Luigi Pirandello e Corrado Alvaro nel gioco della vita
  Anna Lanzetta: Vincenzo Cabianca e la civiltà dei Macchiaioli tra Storia e Letteratura.
  Dalla lettura alla scrittura: Il morso eterno di Dracula
  Anna Lanzetta: Viaggio a Matera
  Anna Lanzetta: Una scuola senza sorriso
  Anna Lanzetta: Elementi del Neoclassicismo in Canova, David e Gros
  Anna Lanzetta: Contro l’analfabetismo della sicurezza
  Anna Lanzetta: Il miracolo di San Gennaro
  Anna Lanzetta: Integrazione e intercultura. Sugli studenti stranieri in classe.
  Anna Lanzetta. Contro la disumanità, il cuore
  Napoli. I giovani del Rione Sanità
  Anna Lanzetta: Sono sempre più soli. Sulla morte di uno studente adolescente.
  Anna Lanzetta: Sul “Giorno della Memoria”. Riflessione per non dimenticare.
  Anna Lanzetta: Difendiamo i nostri valori
  Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Melodramma per la scuola
  Ricordando con Joyce Lussu la Shoah
  Il Signore degli anelli, Harry Potter, Il cavaliere inesistente, La tempesta...
  Maria Lucia Querques: Quando emigravamo noi italiani con la valigia di cartone
  “Sapere per Creare” (Parte Seconda) a cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Dalla lettera al computer
  Rigoletto: Storia tragica di un buffone di corte.
  L’arte di raccontare. Il racconto di Shéhérazade. Sinbdad il Marinaio. A cura di Anna Lanzetta 3
  Romeo e Giulietta. Dalla lettura alla ri-scrittura degli studenti
  Anna Lanzetta “La tragedia di un personaggio” di Luigi Pirandello
  Anna Lanzetta: qualcosa che so sulla maturità, qualcosa che ricordo del mio esame.
  “Sapere per Creare” (Parte terza) a cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Contro la violenza: dignità e amore
  Anna Lanzetta: La scuola nella tana dei serpenti tra retrocessioni e pregiudizi
  Anna Lanzetta: Noi diciamo NO! Dalle ronde fino alla stampa del CAPO
  Alessandra Borsetti Venier: “Addio, mia bella, addio…” il libro di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Viaggio a Varanasi tra luci e ombre
  Anna Lanzetta. Il peso delle parole. Il valore della “storia”
  Anna Lanzetta: Sulle Lettere a Lucilio di Seneca, sulla mia lettera a Silvia Biancalani
  MultiMedia presenta Anna Lanzetta: La Breccia di Porta Pia
  L’ascesa al monte Ventoso nelle impressioni di Francesco Petrarca. A cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: “Da Petra a Shawbad. Archeologia di una frontiera”
  Anna Lanzetta: Quando Filippo Lippi pittura narrando. Dipinti per gite scolastiche 1
  “Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana ed europea”. Presentate da Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Voto in condotta. Condanna (per gli adulti) senza appello
  Anna Lanzetta: La forma del libro. Dal rotolo al codice, secc. III a.C.- XIX d. C.
  Anna Lanzetta: Giudicati o giudicanti
  Geografia cristologica: Basilio Magno, Gregorio di Nazianzo in Cappadocia. Fotoalbum 7
  “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 2.
  Anna Lanzetta: da La Môme a La vie en rose. Una lezione di cinema e di vita.
  Anna Lanzetta: “ArteMobile. Dalla Pietra al Chip” una mostra per tutte le età
  Anna Lanzetta: Madonna col bambino di Filippo Lippi a Palazzo Medici Riccardi di Firenze
  Anna Lanzetta. Mostra Fotografica: Ritratti della Memoria
  Anna Lanzetta: Medioevo romantico: Manzoni, Hayez, Verdi
  Anna Lanzetta: Un amore impossibile
  Anna Lanzetta: Una fiaba per capire, una mostra per riflettere. Pinocchio a Palazzo Pitti.
  Anna Lanzetta: L'ora di religione tra proteste e dissensi.
  Anna Lanzetta. Storia di una lira e di un violino
  Anna Lanzetta: Scacchi e poi recitare, ballare e cantare la vita
  Anna Lanzetta. Contro la violenza, la cultura
  Obama alla casa Bianca. Breve antologia per gli studenti sulle lotte dei neri d’America.
  Maria Lucia Querques: Commento su il concetto di "utile" insegnando
  Anna Lanzetta: Al mio amico Giovanni Frediani
  Breve nota su Efeso per incorniciare le fotografie di Anna Lanzetta. Fotoalbum 10
  Napoli. Il Rione Sanità
  Anna Lanzetta: Il mio saluto a Evelina Simonelli ragionando di pensione e di scuola
  “Romanzo storico e pittura di storia”. “Massimo D’Azeglio e Ippolito Nievo”. Arte per gli istituti tecnici 4
  Anna Lanzetta: Letture per l'estate 1. Con il gioco della recensione...
  Anna Lanzetta: "Sapere per creare" al palazzo del Podestà del Galluzzo di Firenze
  Anna Lanzetta: Sul concetto di "utile" insegnando. Pacato dissenso da Ugo Sentito
  Anna Lanzetta. Omaggio a Matera 1
  Anna Lanzetta. Storia del sole e della luna
  Anna Lanzetta: Uniti contro ogni violenza come educatori.
  Anna Lanzetta. Per ricordare Dante
  Anna Lanzetta. Il valore della parola e della cultura
  Anna Lanzetta: La Madonna dei Tramonti di Pietro Lorenzetti. Dipinti per gite scolastiche 2
  L’arte di raccontare. Il racconto di Shéhérazade. Sinbdad il Marinaio. A cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Un’estate insieme (divertendoci con la scrittura) 1
  Il Fantastico. L’esempio del “Codice antico” con Kandinskij
  Anna Lanzetta: Pittura di Storia con Hayez romantico
  Ambra Banelli: su “Il Sublime”. Arte per gli istituti tecnici
  “Il Bacio” di Francesco Hayez. Risposta a Gloria Marini da parte di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Il Sublime. Arte per gli istituti tecnici (Parte Seconda)
  Anna Lanzetta: La pittura come cronaca: “La zattera della Medusa”
  Anna Lanzetta: Il “Sublime”. Arte per gli istituti tecnici (Parte Prima)
  Ambra Banelli: Quando partecipai al percorso didattico sul “Sublime”.
  Anna Lanzetta: La Scrittura creativa nella didattica
  Domanda ad Anna Lanzetta sul dipinto di Fattori: "Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta"
  Anna Lanzetta: il caso a parte di Francisco Goya
 
Opere correlate

 
Immagini correlate

  Anna Lanzetta - Matera- Cattedrale di sant’Eustachio
  Anna Lanzetta - Matera, interno di casa
  Anna Lanzetta - Matera-Santa Maria di Idris
  Vesuvio 1 - Chateaubriand
  Locride - La fiumara
  Anna Lanzetta - Matera-La Gravina
  Locride - Santa Maria di Monte Stella - Locride
  Anna Lanzetta - Matera- La salita
  Locride - Le Dolomiti del Sud
  Locride - San Giovanni Therestys
  Locride - La Cattolica di Stilo
   Locride - Panorama
  Anna Lanzetta - Matera "I Sassi"
  Vesuvio 2 - Chateaubriand
  Santa Sofia - Istanbul
  Santa Sofia, interno - Istanbul
  Moschea Blu - Interno - Istanbul
  Notte d’estate - Silenzio cantatore
  Pamukkale, La cascata pietrificata - Turchia 5
  Commerci sul Bosforo
  Ada Negri - La danza della neve
  Istanbul - Palazzo Topkapi
  Efeso - Teatro
  La fortezza di Rumeli Hisari - Bosforo
  Efeso - Il bassorilievo della Nikè
  Istanbul - La Moschea Blu
  Palazzo Beylerbeyi - Bosforo
  La danza dei dervisci - Anatolia 6
  La Cappadocia - Anatolia 1
  Efeso - La fontana di Traiano
  Efeso - La biblioteca di Celso
  Lago salato, Anatolia 3
  I camini delle fate, Cappadocia-Anatolia 2
  Gabriela Mistral - E' scesa la neve
  Valle di Göreme - Cappadocia-Anatolia 4
  Efeso - Impronta di piede nel postribolo
  Ponte sul Bosforo
  Bosforo
  Le tessitrici dei tappeti - Anatolia 7
  Efeso - Via dei Cureti
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 1 commento ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy