Venerdì , 15 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Marco Cipollini: Realtà verso verità (VII)
Antonello da Messina,
Antonello da Messina, 'Cristo alla colonna (dettaglio)', circa 1478 
07 Ottobre 2008
 

§ 1. “Il linguaggio è l’organo metafisico dell’uomo”, così un illuminato Bruno Schulz. In principio fu la Parola e tutto nacque dalla Parola, se non fosse nato dalla Parola il tutto non sarebbe nominabile. Nominare i mille volte mille frammenti del tutto, detti cose, fu il compito originario dell’uomo, e gli rimase nonostante la colpa di hybris che lo amputò dal suo fondamento. Da allora l’inquietudine è la linfa di ogni suo sentimento, la prova provata di tale scissione per cui egli smania di ricongiungersi all’Unità perduta: tutti i suoi desideri pollonano da quell’unica radice.

 

§ 2. I nomi sono stampi mentali delle cose (cfr. VI, 2) e per cercare un senso nelle cose l’uomo ne fa metafore dell’Assenza. Ma nominarle all’uomo non basta perché nessun Discorso può riconnettere in Unità i frammenti del tutto; anzi, è proprio la nominazione che crea la frammentazione. Ma l’uomo non può agire altrimenti, perché non possiede che le parole per uncinare le cose. Vorrebbe oltrepassarne l’orizzonte per ritrovarne il senso originario, ma il nominarle lo reclude ancor più nella loro metamorfosi (cfr. III, 3). E allora smania di sfondare il diaframma della Realtà per vedere la Verità (cfr. IV, passim). Con quale mezzo, se le parole lo tradiscono? Non possiede che le parole! Potesse udire con i suoi orecchi la Parola!

 

§ 3. Egli così la invoca, incessantemente, anche nel sonno la invoca e non lo sa: tanto gli urge nominare la piaga primordiale, come se ciò bastasse a sanarla. Ma il Monosillabo è sacro, e dunque innominabile. Nominarlo è concesso, ma rischiando l’idolatria: rifuggi da chi lo ha sempre in bocca! Chi con tutta l’anima lo ricerca, non lo nomina, perché ciò lo tradisce riducendolo a cosa, e dunque separandolo ancor più da chi lo ricerca. Il Monosillabo dev’essere pensato, non pronunciato. Pronunciarlo non acquieta la sete, ma è una manciata di sale nella gola prosciugata. Pensarlo è come un’ombra immensa e silenziosa che si propaga su ogni parola pronunciata. Vi si può solo accennare con timore per mezzo di perifrasi, di metafore, di ossimori, di ellissi, di negazioni, o meglio ancora con un certo sguardo elusivo.

 

§ 4. A questo punto della ricerca di un senso della Realtà, delle infinite Realtà di cui partecipiamo (cfr. VI, passim), i passi sbandano, rallentano incerti… Non resta che invocare mutamente il Principio di ogni Realtà, la faccia eclissata del Mito sublime. Senza nominarlo. “L’innominato non esiste per noi,” ancora Schluz. Ma nei desolati e vuoti silenzi dell’universo questo innominabile esiste proprio perché innominato. Qui la punta del piede irrigidito, tastando il margine dell’abisso, si ferma.

 

§ 5. INNO AL SIGNORE DEL POZZO

 

Il tuo nome è impronunciabile, osceno.

Cucirò le mie labbra che ne smaniano,

pregne le forerò con ago e refe:

perché mai dischiuderle nel tuo nome?

È inutile invocarti, sei lontano

oltre mille galassie, più lontano,

nelle estreme profondità del cuore…

il mio cuore è un abisso i cui confini

precipitano oltre il primo ricordo,

oltre il primo vagito è già un abisso…

Se ti rivolgo parole inceppate,

forse mi ascolti e nulla può sfuggirti,

ma in risposta non odo che un fruscio,

la sensazione di chi è spiato,

che forse è solo la smania di udire…

Se tu sei l’essere assoluto, allora

io che patisco la tua enorme assenza

sono io a non esistere, io un sogno

sfibrato fra i tuoi cigli lì ad aprirsi,

e sarà abbagliamento del mio nulla.

Se sono un’ombra, un ritaglio di niente

che scivola sul selciato dei giorni,

l’ombra di chi sono? Sono può dirlo

un’ombra? Oh vivere si può di avido

continuo scontento? Ma se feroce

sete mi piaga, acqua, devi esserci!

Dove ti cercherò? A quale abisso

tenderò le mie labbra screpolate?

Nubi obese di pioggia non trascorrono

i tuoi deserti cieli teologali,

da cui le sole gocce che a noi cadono

sono le nostre lacrime salate,

cieli inimmaginabili oltre i cieli,

nelle cui vacue immensità si sperde

ogni sospiro che alto a te leviamo…

Dove ti cercherò? Nella profonda

sete di te mi affaccio, ma da questa

cisterna vuota e buia, mai dal fondo

mi consola una sillaba di luce…

Veder potessi, o pozzo, in te riflesso

come in pupilla il mio volto remoto,

o anche una stella dall’oscuro baratro

su me incombente, e così essere certo

che al vuoto nero, in cui mi sporgo e tremo,

c’è pur qualcosa laggiù, non è il nulla!

Ma se lascio cadere nel tuo fondo

un grido di pietà, tutto è silenzio…

Se tu sei solitudine e silenzio

perché mi generasti? Come posso

chiamarti padre? Dalla tua perfetta

eternità, cui niente bisognava

del mio cuore accattone, fa’ una volta

che salga a me non la tua voce, apparsa

a chi illuso la udì dolce e paurosa,

ma del mio chiedere l’eco stremata

dai confini deserti e indifferenti

dell’universo. Ed io saprò che esisto.

 

                       SIC CIS

                    TE SINE TE

                       SICCIS

 

(Il motto latino significa: così [è], al di qua di / Te, senza di Te, / agli assetati.)

 

 

www.webalice.it/marcocipollini


Articoli correlati

  Enrico Marco Cipollini. Senza più schemi desertificanti
  Enrico Marco Cipollini. Arthur Schopenhauer, l’angoscia del vivere e le influenze sulla sua filosofia
  Marco Cipollini: Mozia
  Marco Cipollini: Parole strane rare desuete
  Marco Cipollini: Trattatello rivoltoso de l'uomo di Fucecchio
  Marco Cipollini: Su Tellus 28 e il "Manuale cattolico in versi e in prosa" di Claudio Di Scalzo
  In libreria/ Oltre Itaca, radendo il cielo
  Marco Cipollini, Autoantologiaweb.
  Marco Cipollini: Nuovi aforismi. Dal 21 al 40.
  Enrico Marco Cipollini. Viaggiarsi dentro
  Marco Cipollini: Realtà e mito (I)
  Marco Cipollini: Realtà senza mito (III)
  Marco Cipollini: Venti aforismi per Tellusfolio. Epigrammi per Pier Giorgio Odifreddi
  Marco Cipollini: Kore. Un antico naufragio: un delitto, un amore assoluto
  Marco Cipollini: Pieter de Witte e Magdalena von Bayern a Volterra.
  Paolo Diodati. Risarcimento per danni morali
  Marco Cipollini: Versi per Giuliano Ferrara candidato al Parlamento
  Marco Cipollini: Il mito della realtà (IV)
  Anticipazioni: Enrico Marco Cipollini. Analisi dei Rapports cabanisiani
  Marco Cipollini: Saint Denis. Elegia Esagonale.
  Vetrina/ Federica Bonzi. Una domanda
  Marco Cipollini: Repertorio zoofonetico
  Marco Cipollini: A memoria sempiterna del predellino berlusconiano
  Le Sirene nel Liceo classico "Tiziano" di Belluno
  Marco Cipollini: Puer clamans ovvero quattro tesi in dodici punti (e un poscritto) sull'arte dei giorni nostri
  Marco Cipollini: Andrea Vanni senese
  Marco Cipollini: La realtà del mito (II)
  Marco Cipollini, istruzioni contro la peste
  Enrico Marco Cipollini. Dall'IO al NOI
  Marco Cipollini. Inno alla Primavera
  Marco Cipollini: La realtà della realtà (V)
  Marco Cipollini: Realtà infinite (VI)
  Marco Cipollini: Tempo di lupi.
  Marco Cipollini: Sconsolatio philosophiae. Su Emanuele Severino
  Marco Cipollini: Fuga Immortale (Racconti di Tellusfolio da Santo Stefano a Befana)
  Marco Cipollini, Quadro storto.
  Marco Cipollini: Ritorno a Volterra.
  Marco Cipollini: Decalogo di poesia
  Rosaria Chiariello. L'Analisi dei “Rapports” cabanisiani di E.M. Cipollini
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 2 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy