Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Oblň cubano
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Yoani Sánchez. Terra spianata
09 Settembre 2008
 

Dal blog Generación Y

8 settembre 2008

 

Tierra arrasada

La Habana estaba ya en fase de alerta ciclónica cuando regresé el domingo después de un periplo por Pinar del Río. Pocas veces me he alegrado tanto de ver los puentes elevados de la calle 100 y Boyeros, como después del desfile de estructuras destruidas que percibí en el occidente. A ambos lados de la carretera se podía comprobar el lugar por donde pasaron los vientos superiores a 200 kilómetros por hora, justamente en la zona entre Los Palacios y San Diego. La vegetación seca, doblada en la dirección de las rachas más fuertes y cientos de casas sin techo o en el piso. Hasta el resistente marabú sufrió con el huracán, más que con todos los publicitados planes para eliminarlo.

Gente llorando su suerte, con la casa en el piso y las fotos de la infancia destruidas por el agua. Un bicitaxista mandó a sus hijas a casa de una tía, porque no tenía dinero para pagar el costo de 9.70 pesos que exhibe cada teja de asbesto cemento distribuida a los damnificados. Desolación y duda ante un futuro que ya tenía tonos sombríos, pero que ahora se tiñe –con razón– del peor de los ocres. Cosechas en el piso, sin ninguna compañía aseguradora que responda por ellas. Efectos electrodomésticos comprados en el mercado informal que ni siquiera pueden ser declarados como perdidos, pues para el Estado nunca existieron.

La indefensión del ciudadano ante estos eventos climatológicos es apabullante. Un martillo cuesta prácticamente el salario de un mes y disponer de tablas y clavos es un lujo del que pueden hacer uso unos pocos. Sólo queda una opción cuando llegan los ciclones: evacuarse y dejar las pertenencias más voluminosas a merced del temporal. Lo más difícil de procesar para los que queremos ayudar es la ausencia de un camino civil que haga llegar las donaciones a las víctimas. Las estructuras de distribución del Estado no pueden despojarse de la indolencia y la mala organización que muestran en el resto de las actividades económicas. El camino de las Iglesias es escogido por muchos, pero le falta infraestructura y personal para llegar a todas partes.

La tarde de ayer domingo conversamos con los integrantes del equipo de Convivencia y otros miembros de la incipiente sociedad civil pinareña, sobre cómo llevar ropa, comida y medicinas a los perjudicados. Desafortunadamente, todas las posibilidades han sido desmontadas a lo largo de años en que los ciudadanos cubanos hemos perdido nuestra autonomía ante un Estado sobreprotector y autoritario. Si un grupo de personas pudiera acopiar ayuda, el problema sería trasladarla hacia las zonas de desastre y repartirla sin que una delación los haga terminar detenidos. De ahí, que la iniciativa más viable es el envío de dinero en efectivo, por parte de los familiares emigrados, a sus parientes en Cuba. Los que residimos en la Isla, y queremos echar una mano, debemos personarnos en las áreas devastadas y entregar directamente allí nuestras donaciones. “Cualquier cosa ayuda” me dijo un señor hipeando de la tristeza, mientras me enseñaba su casa –ya paupérrima antes del ciclón– y ahora en el suelo.

 

Yoani Sánchez

 

 

Terra spianata

L’Avana si trovava già in fase di allerta ciclonica quando domenica sono rientrata dopo un viaggio a Pinar del Rio. Poche volte mi sono rallegrata tanto nel vedere i ponti elevatori della calle 100 e Boyeros, come dopo la sfilata di strutture distrutte che ho visto a occidente. Ai due lati della strada si poteva accertare il luogo da dove erano passati i venti superiori a 200 chilometri all’ora, precisamente nella zona tra Los Palcios e San Diego. La vegetazione inaridita, piegata in direzione delle raffiche più forti e centinaia di case senza tetto o rase al suolo. Persino il resistente marabú1 è stato danneggiato più dall’uragano che da tutti i piani pubblicizzati per eliminarlo.

Persone piangevano per la loro sorte, con la case rase al suolo e le foto dell’infanzia distrutte dall’acqua. Un guidatore di bicitaxi ha mandato le sue figlie a casa di una zia, perché non aveva denaro per pagare il prezzo di 9.70 pesos che vale ogni tegola di asbesto cemento distribuita ai danneggiati. Desolazione e dubbi davanti a un futuro che già aveva toni oscuri, ma che ora si tinge - con ragione - del peggiore degli ocra. Il raccolto distrutto, senza nessuna compagnia assicuratrice che risponda dei danni. Elettrodomestici comprati nel mercato informale che neanche possono essere dichiarati come perduti, perché per lo Stato non sono mai esistiti.

La vulnerabilità del cittadino di fronte a questi eventi climatici è avvilente. Un martello costa praticamente il salario di un mese e disporre di tavole e chiodi è un lusso che possono permettersi in pochi. Resta solo una scelta quando arrivano i cicloni: sgombrare e lasciare gli oggetti personali più ingombranti in balia del temporale. La cosa più difficile da elaborare per noi che vogliamo aiutare è l’assenza di una strada civica che faccia arrivare le donazioni alle vittime. Le strutture di distribuzione dello Stato non possono spogliarsi dall’indolenza e dalla cattiva organizzazione che mostrano nel resto delle attività economiche. La strada delle Chiese viene scelta da molti, però manca di infrastrutture e personale per raggiungere ogni luogo.

Domenica sera abbiamo parlato con i componenti del gruppo Convivencia e altri membri della incipiente società civile pinareña, su come portare biancheria, generi alimentari e medicine ai danneggiati. Sfortunatamente, tutte le possibilità sono state smontate durante gli anni nei quali noi cubani abbiamo perso la nostra autonomia a vantaggio di uno Stato superprotettivo e autoritario. Se un gruppo di persone potesse ammassare aiuti, il problema sarebbe farli arrivare fino alle zone disastrate e distribuirli senza che una denuncia li facesse finire in galera. Ne consegue, che l’iniziativa più fattibile è l’invio di denaro contante, da parte dei familiari emigrati, ai loro parenti in Cuba. Noi che risediamo nell’Isola, e vogliamo dare una mano, dobbiamo recarci di persona nelle aree devastate e portare direttamente in loco le nostre donazioni. “Ogni cosa aiuta” mi ha detto un signore singhiozzando per la tristezza, mentre mi indicava la sua casa - già molto povera prima del ciclone - e adesso rasa al suolo.

 

Traduzione di Gordiano Lupi

 

 

Nota del traduttore:

1 Ho già parlato del marabú in questi post. Si tratta di un arbusto infestante difficile da eliminare prima di dissodare la terra e seminare i campi. Il riferimento ironico di Yoani è ai recenti provvedimenti che assegnano appezzamenti di terra in usufrutto ai contadini e ai piani per combattere il proliferare del marabú e rendere più fertili le zone agricole. (Gordiano Lupi)


Traduzione didascalie delle foto di Juan Carlos Fdez:

1) A cielo aperto l’interno di un’abitazione dell’Hotel Los Jazmines di Viñales. 2) Come in un autunno anticipato molti alberi sono rimasti senza foglie. 3) Strappato dalla radice. 4) Gli scalda acqua solari hanno dimostrato di essere tropo fragili di fronte ai venti dell’uragano. 5) Un camion trasporta tegole di asbesto cemento per gli abitanti dell’Isola della Gioventù. 6) I danni nelle case di essiccazione del tabacco. 7) I danni nell’Hotel La Ermita. 8) Le coltivazioni di banane sono state le prime a cadere. 9) I pali elettrici rasi al suolo. 10) Le torri elettriche dell’alta tensione piegate come paletti.


Foto allegate

Articoli correlati

  Yoani Sánchez si racconta a 'El Nuevo Herald'
  Wishes on a falling star / Desideri su una stella cadente
  Yoani Sánchez. L’arte di trasformare gli artisti in “nemici”
  Gordiano Lupi. L’Europa cancella le sanzioni contro Cuba
  Yoani Sánchez. 33 (Con gli auguri da Tellusfolio)
  Gordiano Lupi. Yoani senti cosa fo’
  Buon compleanno, Yoani!
  Gordiano Lupi. Com'č che non riesci piů a volare?
  Yoani Sánchez. Gorki
  Oltre i muri: da Cuba al Medio Oriente. La sfida per la democrazia
  Yoani Sánchez. Uniformi azzurre e ombre
  Generación Y compie quattro anni
  Yoani Sánchez. Cinque anni in una birra
  Cuba libre. Il libro di Yoani Sánchez in libreria dal 15 aprile
  Gordiano Lupi. Raúl o Fidel la sostanza non cambia
  Ivis Acosta Ferrer. Intervista a Yoani Sánchez
  Yoani Sánchez. Cose da uomini
  Yoani Sánchez . La “Y” al potere
  Yoani Sánchez. Io
  Marcello Bussi. Come sopravvivere alla diseconomia cubana. Intervista a Yoani Sánchez
  Tellusfolio nello speciale che La Repubblica dedica a Yoani Sánchez
  Gianni Minŕ diffama Yoani Sánchez
  Antonio Stango. La blogosfera libererŕ Cuba?
  Cuba. Governo rallenta accesso a blog piů cliccato dell'isola
  Yoani Sánchez. La corruzione della sopravvivenza
  Yoani Sánchez a Pontedera
  Gordiano Lupi. Yoani racconta l’avventura di “Generación Y” – 1Ş parte
  Yoani Sánchez. Quello che vedo intorno
  Yoani Sánchez. Atterraggio forzato
  Yoani Sánchez. Salire e scendere
  Yoani Sánchez telefona al Parlamento europeo
  Yoani Sánchez. Piccoli diseredati
  Yoani Sánchez non esce da Cuba
  Gordiano Lupi. Yoani Sánchez, il suo periodico e la mia libertŕ
  Yoani Sánchez. Perdere tutto
  Yoani Sánchez. La lampada di Aladino non soddisfa il desiderio di libertŕ
  Yoani Sánchez. Come aiutare?
  Yoani Sánchez tra le 100 persone piů influenti del pianeta
  Un fumetto di Claudia Cadelo sulle violenze a Yoani
  Yoani Sánchez. L’altra Avana
  Yoani Sánchez. Dal 1° Maggio al 26 Luglio
  Yoani al telefono. E una poesia di Orlando Luis Pardo
  Yoani Sánchez. Il blog dei blog
  Yoani Sánchez. Raúl? Niente di nuovo a Cuba
  Yoani Sánchez. Populismo alla cubana: conquiste, minacce e leadership
  Yoani Sánchez. Giornalismo o letteratura
  Yoani Sánchez. Da Gorki a Gustav
  Yoani Sánchez. Rapporto e documentazione sul “caso Gorki”
  Gordiano Lupi. Gianni Minŕ attacca Yoani Sánchez
  Yoani Sánchez. Soroa
  Yoani Sánchez si confida a Lorena Chauca
  Yoani Sánchez. Democrazia in Chevrolet
  Marcello Bussi. Franqui: La storia č una puttana
  Yoani Sánchez. Che altri soffino sulle candeline
  Yoani Sánchez. Moda “Y”
  Yoani Sánchez. Internet o morte… “Twitteremos!”
  Yoani Sánchez: una blogger ribelle
  Yoani Sánchez. Mi sono creduta libera... Un delitto davvero esecrabile
  Yoani Sánchez. Cuba sopravvive a Fidel Castro
  La reazione del regime. Yoani Sánchez accusata su youtube
  Yoani Sánchez. Violenza domestica, silenzio letale
  Gordiano Lupi. La chiamavano blog-trotter
  Gordiano Lupi. Yoani Sánchez, un’eroica blogger cubana
  Aldabonazo en Trocadero 162
  Yoani Sánchez. A Cuba non solo la terra č improduttiva...
  Yoani Sánchez. Divertiamoci ai carnevali!
  Yoani Sánchez. Anche il moderato č un nemico
  Yoani Sánchez. Cibermutilati
  Yoani Sánchez. A capelli sciolti
  Gordiano Lupi. Fidel Castro contro Yoani Sánchez
  Le riforme di Raúl non si fermano
  Yoani Sánchez. Due anni
  Yoani Sánchez riceve il “Premio Brunet” per i Diritti Umani
  Yoani Sánchez. Il bosco di Sherwood
  Barack Obama allenta la morsa su Cuba. Verso la fine dell’embargo?
  Yoani Sánchez. Qualcosa per evadere
  Cuba. La tecnologia erode il sistema totalitario
  Yoani Sánchez. Juan condannato al niente
  Yoani Sánchez. Un cartellone per coprirsi
  Yoani Sánchez. Sciopero dei ventri
  Yoani Sánchez. Colomba condor
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 2 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy