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“Officina Canuti” a Pontedera. Open Art e didattica per vivere meglio
10 Settembre 2008
 

A Pontedera il prossimo 12 settembre 2008 alle 15:30 presso il Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli” saranno presentati due volumi molto speciali, uniti in un unico cofanetto, che riportano, come due film di carta, la conclusione di un ambizioso e articolato progetto cominciato nel novembre 2006: l’Officina Canuti”.

Critici come Gillo Dorfles, Vittorio Sgarbi, Dino Carlesi e personaggi della cultura come Paolo Crepet, Gianni Pettena e Stefano Baia Curioni hanno analizzato l’operato dell’artista su due fronti: in rapporto al territorio e in rapporto alla didattica.

 

Infatti, il progetto “Officina Canuti”, che si è svolto contemporaneamente nei Comuni pisani di Pontedera, Ponsacco, Palaia e Lajatico, «si è costruito poco alla volta come una rete» scrive nell’introduzione il sindaco di Pontedera Paolo Marconcini «e proprio come in una trama si sono formate relazioni, incontri tra enti, persone, in diversi punti della Valdera». È stata una complessa operazione culturale, la prima del genere realizzata in Italia grazie alla ideazione e alla regia di Alberto Bartalini che ha chiesto all’artista di elaborare la propria arte applicandola all’urbanistica e all’architettura negli ambiti più vari: strade, piazze, intere facciate di caseggiati, banche, giardini e perfino edilizie popolari hanno trovato il segno di Canuti, ora permanente, ora effimero, a rivalutazione non solo estetica ma anche funzionale di quelle strutture. Si sono concretizzate le teorie dell’architettura contenitore, o archiscultura, sulla quale la poesia dell’arte ha modo di esprimersi a beneficio di tutti.

Si realizza così una «democratizzazione nella fruizione dell’arte, dando a tutti quello che una volta veniva dato a pochi», come sostiene Gillo Dorfles nell’intervista che mi ha rilasciato a Palaja questa estate e pubblicata nel primo volume.

 

La città di Pontedera non è nuova a sperimentazioni di questo tipo, avendo ormai da molti anni scommesso sull’arte contemporanea per ridisegnare il suo contesto urbano e sostenendo il concetto di una cultura di rete che favorisca le contaminazioni tra le varie discipline artistiche. Per questo i suoi amministratori, e in particolare l’assessore Daniela Pampaloni, hanno creduto e investito nell’arte ambientale, in sintonia con una tendenza sempre più diffusa nelle città europee che è quella di avvalersi degli artisti contemporanei per la realizzazione della cosiddetta Open Art”. Si tratta di un’arte aperta, letteralmente, non solo per lo spazio, ma nello spazio della vita umana: opere che occupano spazi pubblici, giardini, strade, rotonde, parchi, rendendole accessibili a tutti e in qualsiasi momento, “aperte” a una fruizione senza mediazioni, né orari, né luoghi istituzionalizzati o comunemente deputati alla conservazione.

 

Il titolo del primo volume è Nado Canuti: l’artista e il territorio. In 250 pagine, avvincenti come uno spettacolo, è raccontata, attraverso le fotografie di Mario Mulas, quella parte della poetica di Nado Canuti che ha trovato sviluppo e applicazione sul territorio attraverso mostre, numerose installazioni, arredi e murales.

Ma quello stesso impegno ed entusiasmo che hanno contraddistinto l’“Officina Canuti” in rapporto al territorio sono stati applicati anche ai laboratori didattici condotti direttamente dall’artista e coordinati dall’insegnante Anna Ferretti.

 

Il titolo del secondo volume è Nado Canuti: l’artista e la scuola. In 200 pagine, con la vivacità propria di un diario di bordo, sono riportati gli incontri dei sette mesi dei laboratori e le installazioni realizzate per la città.

«Bisogna dire ai ragazzi che l’arte non è tutto ciò che si studia a scuola», afferma Paolo Crepet nell’intervista che gli ho fatto in merito al laboratorio, «e che se si va a vedere cosa è successo nel passato, è proprio dalle ‘piccole’ esperienze che sono partiti molto spesso i ‘grandi’ cambiamenti».

In questi ultimi dieci anni ho seguito molto da vicino l’attività culturale di Pontedera, tanto che ho dato inizio nel 2003 alla collana editoriale “Diritto all’Arte” con l’obiettivo di comunicare e diffondere le esperienze didattiche più innovative scaturite dal rapporto tra scuola e arte tramite l’intervento diretto degli artisti. Le attività sperimentate attraverso l’attivazione di laboratori, cantieri, officine hanno già coinvolto migliaia di ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado sia in città che in provincia di Pisa. Non solo, negli anni hanno interessato sempre più studenti e insegnanti convinti che i fondamenti di un vero processo educativo debbano essere inseriti in una dimensione affettiva degli apprendimenti che si basi sul coinvolgimento emotivo dei ragazzi per mezzo di immaginazione, fantasia e creatività, ancor più amplificate dallo stare a stretto contatto con un artista.

«In tutti questi anni» dice l’assessore Pampaloni «ho voluto accanto alle installazioni di opere d’arte anche le attività educative e formative. È importante non mettere filtri tra i ragazzi e il fare artistico per superare la mancanza di volontà comunicativa tra artista e contesto. L’arte contemporanea è il nostro presente ed è un linguaggio comprensibile se ci si avvicina in modo diretto, spontaneo, non influenzato da stereotipi».

Sicuramente, se arricchiti dal valore della creazione artistica, gli spazi comuni divengono luogo e strumento di divulgazione culturale e, offrendo un’esperienza estetica significativa, migliorano la qualità del vivere quotidiano attraverso un messaggio positivo e propositivo. Senza dimenticare che il bello si coniuga spesso con la sicurezza e il rispetto.

 

Ora siamo tutti in attesa di cominciare la prossima avventura con l’Arte! A ottobre aspettiamo l’artista Ugo Nespolo.

 

I due volumi sono stati elaborati e coordinati da Stefano Stacchini con il contributo di Mario Mulas per la parte fotografica e di Filippo Maria Bartalini per la parte grafica. Sono completati da un video di Graziana Forzoni e Paolo Cresti per Kimera Studio Arti Visive. Prezzo del cofanetto Euro 90.

 

Alessandra Borsetti Venier

 

 

Volumi della collana “Diritto all’Arte”, Morgana Edizioni (www.morganaedizioni.it):

- Lorenzo Pezzatini. Multimedialità dell’arte, 2004 (a cura di A. Borsetti Venier)

- Giocalarte: a scuola con gli artisti, 2005 (a cura di G. Batini)

- Stefano Tonelli: presi per mano, 2006 (a cura di A. Borsetti Venier)

- Dalla polvere all’infinito: omaggio a Enrico Baj di L. Giuffrè Pagano 2007 (a cura di A. Borsetti Venier)

- Cofanetto Vol. 1 Nado Canuti: l’artista e il territorio (a cura di A. Bartalini)
Vol. 2 Nado Canuti: l’artista e la scuola (a cura di A. Bartalini)

 

 

Informazioni:

Comune di Pontedera 0587 57282 www.comune.pontedera.pi.it

Ufficio stampa Cdcom 349 4697087 www.cdcom.it


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