Non ci sono dubbi che pensando alle Olimpiadi invernali di Torino 2006 le maggiori speranze di medaglia per l’Italia siano rivolte alle gare del nostro Giorgio Rocca, anche se non mancano altre nobili candidature come quella dell’eterno slittinista Armin Zoeggler, più volte medagliato sia ai mondiali che alle Olimpiadi, o ai pattinatori Fusar Poli – Margaglio e alla giovane Kostner che sarà anche la portabandiera venerdì 10 febbraio durante la cerimonia di apertura dei Giochi.
La Valtellina però porterà a Torino 2006 una colonia decisamente folta di ben sedici atleti convocati in metà delle discipline in programma con una prevalenza per lo short track, il pattinaggio di velocità su pista corta che ha in Bormio e nella Bormio Ghiaccio la società di punta in Italia e tra le migliori al mondo. Otto i pattinatori valtellinesi, molti dei quali papabili per una medaglia, sia individuale che a squadre, nomi ormai noti come Michele Antonioli o Nicola Franceschina e Nicola Rodigari, Mara e Katia Zini, Yuri Confortola, Cecilia Maffei e la giovanissima promessa Arianna Fontana. Gli ottimi risultati ottenuti ai recenti campionati Europei fanno ben sperare, soprattutto per la compattezza della squadra e quindi per le staffette. Nelle altre discipline ricordiamo Christian De Lorenzi bormino del biathlon, Stefano Donagrandi nel pattinaggio su pista lunga e Romina Masolini, morbegnese tra le migliori in Italia nell’half pipe, la disciplina più spettacolare dello snowboard.
Se quella di Sondrio è sicuramente una delle province più rappresentate sotto i cinque cerchi, Livigno è il comune che più stupisce con ben sette atleti convocati per cinquemila abitanti. Patria storica del freestyle, basti ricordare i fratelli Mottini ai vertici mondiali negli anni Ottanta, ecco arrivare gli eredi Simone Galli, Mattia Pegorari, Walter Bormolini e Mariangela Parravicini impegnati tra gobbe e salti. Livigno località giovane per antonomasia non poteva non portare a Torino 2006 degli snowboarder come Rudy Galli e poi le pattinatrici Mara e Katia Zini, a far da chioccia ovviamente Giorgio Rocca.
Tanti quindi gli appuntamenti da seguire per queste prime Olimpiadi italiane dopo quelle estive di Roma 1960 e invernali di Cortina 1956. Si comincia subito con le gobbe del freestyle il primo giorno di gare, sabato 11 febbraio, il giorno successivo la discesa libera maschile, lunedì 13 le qualificazioni del half-pipe femminile e martedì 14 il primo jolly da giocare con Rocca in lizza per una medaglia nella Combinata, discesa libera alla mattina, speciale nel pomeriggio con gran finale, speriamo, la sera attorno alle 20.00. Nel frattempo attenzione allo short track con i nostri impegnati il 12, 15, 18, 22 e 25 febbraio nelle varie discipline, dai 500 metri ai 3000 alle staffette.
Altri appuntamenti da non perdere per lo sci alpino maschile il super G il 18, il gigante il 20 e lo slalom speciale, la gara finale con Rocca sicuramente tra i favoriti sabato 25 febbraio, prima manche alle 15.00 e seconda alle 18.30. Sul versante femminile libera il 15, combinata il 17, super G il 19, slalom il 22 e gigante il 24 febbraio. Insomma due settimane di grande passione e tifo per l’Italia e anche per la Valtellina che sarà per altro presente a Sestriere con uno spazio di “rappresentanza” in collaborazione con la rivista Sciare la rete Tv Sky ed altri partner, nella “Casa del grande sci”. L’iniziativa segue e affianca la sponsorizzazione di Giorgio Rocca che dal 2006 porta sul proprio casco il logo Valtellina. Nella Casa del grande sci la Valtellina promuoverà i propri prodotti tipici, il territorio e le tradizioni, comprese quelle culinarie. Una presenza “soft” ma efficace visto che l’accesso alla struttura sarà riservato a giornalisti accreditati, atleti, tecnici e agli ospiti dei partner dell’iniziativa, ossia aziende di primaria importanza come Volkswagen, Dior, Jack Daniel’s, Fila e Atomic.
Andrea Gusmeroli
(da Tirano & dintorni, febbraio 2006)
