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Simona Borgatti. La Milano che vuole ancora bere ma non ce la fa
02 Settembre 2008
 

Lisa Corva

Gleam cheap

Una vita in offerta speciale

Sonzogno, pagg. 238, € 14,00

 

Il vostro conto in banca segna 999 euro, abitate a Milano, avete un lavoro precario, vostro marito è stato licenziato: come fate a tirare a campare?

Vi siete riconosciuti? Bene, sappiate che non siete soli, c’è Stella insieme a voi. Stella è la protagonista di Glam cheap – Una vita in offerta speciale, Sonzogno, ultimo romanzo fashion di Lisa Corva, già autrice di Confessioni di una aspirante madre, e può essere il simbolo un po’ nevrotico, un po’ ironico della generazione da mille euro al mese. La protagonista, intraprendente colf dell’editoria ovvero assunta a T.D. (il terrorizzante tempo determinato) nelle redazioni fashion, vive la schizofrenia della Milano incollata ai danè, alle firme, all’ostentazione con la Milano che non ce la fa ad arrivare alla fine del mese. I milanesi non amano farsi vedere poveri e allora cosa fare se il conto è ai minimi storici perché in passato vi siete fatti percepire ricchi e ora anche il coniuge manager è stato licenziato? Ingegnarsi, ed è quello che Stella fa con molta fatica e ironia perdendo se stessa e rischiando il rapporto con l’amato coniuge, il triste Marito Slicenziato. Il romanzo, diario dei loro ultimi 999 euro a due voci, include infatti anche una love-story con un personaggio ambiguo, un uomo dal portafoglio extra large perché purtroppo gli affari di denari, talvolta, possono stropicciare quelli di cuore. Stella, da perfetta povera creativa, s’inventa la dieta dell’offerta speciale ovvero acquistare soltanto cibi in offerta, e pazienza se camperà a banane e Fernet; mette in vendita i suoi preziosi sandali Caovilla, al prezzo di un affitto, in un mercatino dell’usato; usa la tessera punti per avere la macchina del pane risparmiando così sulla michetta di Princi, panetteria design; apre un B&B affittando una stanza ai creativi arrivati in città per il Salone del Mobile. Insomma, cerca di fare un disperato business sulle cose fatue per poter sopravvivere col conto tendente al rosso sangue, cosa per niente fatua. Al tempo stesso continua il suo lavoro di colf dell’editoria prezzando abiti e accessori per la gioia delle sciampiste, rapaci lettrici delle sue didascalie, cercando di dare un senso ai deliri della Direttora Tacchettante che vuole le colf dell’editoria “Oltre la notizia. Al di là della notizia. Dentro la notizia. Accanto, sopra, sotto…” avvinghiate a tutto ciò che è trendy, fashion, cool, glam e ignare dei veri drammi del mondo.

È una lotta per la sopravvivenza la Milano Fashion&Design immaginata (?) dall’ironica e sensibile Lisa Corva, ex giornalista per Grazia che, finalmente, dopo 20 anni di onorato servizio nelle “segrete di Segrate”, è riuscita a licenziarsi col miraggio di una casa vista mare. “I will live by my pen” è il mantra che la scrittrice ama ripetersi come faceva la sua eroina Jane Austen, nonna di tutta la chick-lit, leggasi “letteratura per signorine” e lo fa, l’avrete capito, per sopravvivere ora con stipendio precario, ma con una rubrica fissa di poesie su City, il quotidiano free press distribuito in metrò. L’autrice attinge le storie dal suo vissuto personale, dalle amiche, dalle esperienze avute durante la sua lunga carriera di giornalista “finto glam”, come ama ironicamente definirsi, e dal suo nuovo blog www.lisacorva.it nato dalle ceneri di quello precedente www.aspirantimadri.it. In entrambi troverete le recensioni dei due romanzi e un variegato mondo femminile, una sorellanza nata sul dramma dell’infertilità per poi aprirsi ad altre tematiche prepotentemente attuali. Le sue eroine, Emma e Stella, delineano molto bene le frenesie e le nevrosi delle giovani donne milanesi, ma lo fanno con un tocco di grazia e d’ironia in più, portando le lettrici e i lettori (perché no?) all’immedesimazione e alla paresi facciale per l’umorismo che pervade tutte le 231 pagine del romanzo.

Glam cheap – una vita in offerta speciale da bersi tutto d’un fiato proprio come la famigerata “Sindaco’s water”.

 

Simona Borgatti

simgatti@tiscali.it


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