La Camera Verde
Contraddire, dicere contra, ovvero dire cose contrarie ad altri e, in senso figurato, resistere. Forse dicere alia, ovvero dire cose diverse da altri e, in senso figurato, resistere. O ancora, dire resistendo e, in senso non figurato, esistere. La Camera Verde è un luogo fisico, ubicato in Via Miani 20, Roma. E allo stesso tempo è un non-luogo, non nel significato di eterotopia (così come la intende Foucault), bensì come spazio non fisico di compresenza di diversi linguaggi (fotografia, cinema, letteratura, musica, pittura, critica, politica), diverse nazionalità (cresce il numero di autori e artisti stranieri che pubblicano in traduzione o espongono pressi gli spazi di Via Miani) e diversi percorsi. E, appunto, è il crocevia di diversi strade che trovano in un’idea il punto di incontro.
L’idea nasce dall’iniziativa e dall’impegno di Giovanni Andrea Semerano, direttore e fondatore de La Camera Verde, e appartiene a chiunque, frequentando la Camera, intuisce e avverte come proprio l’intento etico ed estetico che ha portato questa realtà a rappresentare uno dei progetti culturali più significativi degli ultimi anni, ovvero che l’opera e l’arte sono due parti che devono formare uno stesso insieme e che l’opera d’arte non è un’espressione di astrazione estetica bensì incarnazione dell’artista, “corpo” che nasce da un rapporto sincero e totale con il mezzo (inteso in tutte le accezioni etimologiche: come strumento-linguaggio, come metà di un tutto, come fulcro dell’esperienza) e con altri livelli e modalità espressive, rapporto di coabitazione ed attrazione che produce un dicere ulteriore. Così accade che poeti svelino percorsi figurativi o fotografici di estremo interesse, che fotografi rivelino un attività di scrittura condotta a margine dell’immagine, che, insomma, contraddicendosi e dicendo altro nella Camera Verde si corra semplicemente il rischio di “dire”.
Così “dicendo”, nel corso di soli 10 anni la Camera Verde ha esposto più di 200 artisti, italiani stranieri, e pubblicato più di 140 titoli divisi in 21 collane in cui vanno a confluire altrettanti percorsi di fotografia d’arte, poesia, teatro, saggistica.
La sfida è continuamente rilanciata, sia nella previsione di un ulteriore ampliamento delle attività de La Camera Verde, sia nel continuo rapporto tra arte e responsabilità che comporta oggi fare arte: forse semplicemente dire. Forse non semplicemente dire.
Giulio Marzaioli
Per maggior informazioni:
lacameraverde@tiscalinet.it
tel. 340.5263877