Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nella sua foga di compiacere alle gerarchie vaticane, a proposito della vicenda di Eluana Englaro afferma che non permetterà alla magistratura di esercitare una supplenza rispetto al potere legislativo.
È bene chiarire che nel caso di Eluana la Corte di Cassazione prima, la corte di Appello di Milano poi, non hanno effettuato alcuna invasione di campo o svolto alcun ruolo di supplenza. Ci hanno piuttosto consentito di “conoscere” la volontà di Eluana, una volontà che va difesa e tutelata, perché troppi sono gli anatemi che in queste ore vengono scagliati contro la “persona” e proprio da sedicenti difensori della “vita”. Le sentenze sul caso Englaro, ancora una volta, vengono commentate da chi non si è evidentemente dato pena di leggerla.
Sfilando il sondino a Eluana si permetterà alla natura di riprendere il suo corso, rispettando la sua volontà. Una volontà interrotta quando dopo l'incidente furono adottati i protocolli di rianimazione che l'hanno portata in questo stato di coma vegetativo. Quel corso naturale invocato anche da Giovanni Paolo II, quando chiese di lasciarlo libero di raggiungere il Padre.
Se il presidente Berlusconi intende però dire che in questa legislatura verranno affrontati e risolti temi come quello del testamento biologico e altre temi cosiddetti “sensibili” (e che null'altro sono se non i diritti civili di sempre), benissimo. Tuttavia dagli annunci che vengono dalla sua maggioranza non c'è di che ben sperare, ispirati come sono da una visione “etica” che non ha nulla a che spartire con una cultura autenticamente liberale.
Ad ogni modo, attendiamo il presidente del Consiglio e la sua maggioranza alla prova dei fatti. Le proposte sono già state depositate. Le si discuta, e laicamente ci si confronti.
Maria Antonietta Farina Coscioni
deputata radicale e co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni
Fonte: Radicali.it