Nonostante la Cina avesse rassicurato il mondo intero sulle questioni dei diritti umani, della libertà di stampa, del diritto a manifestare dei suoi cittadini, abbiamo avuto oggi la conferma che il sito ufficiale del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito è totalmente oscurato in Cina.
Quando si clicca su www.radicalparty.org o non appare nulla oppure appare una pagina che, in cinese, dice: “forse cercavi queste altre pagine: www.chinaradiology.org, www.lanparty.com.tn, www.medical-journal.cn. Tra le ragioni che impediscono l’accesso alla pagina vengono illustrati anche motivi tecnici.
Francamente non capiamo perché tra i siti proposti dalle autorità cinesi, in alternativa al nostro, ci sia anche una rivista di medicina.
Esprimiamo sorpresa e stupore per la decisione di mantenere oscurato il nostro sito internet, in questo modo viene smentito quanto lo stesso Direttore della sezione 'media’ del Comitato Organizzatore dei Giochi di Pechino aveva preannunciato riguardo un’apertura alla libertà di informazione. Ricordiamo che nel 2001, quando la Cina ottenne l’assegnazione delle Olimpiadi, Wang Wei, Segretario Generale del Comitato promotore di Pechino 2008 affermò: «Garantiremo completa libertà d’informazione ai giornalisti che verranno in Cina. Abbiamo fiducia nel fatto che i Giochi nono solo promuoveranno la nostra economia ma miglioreranno tutte le condizioni sociali, compresa l’educazione, la salute e i diritti umani».
Il Presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), Jacques Rogge, aveva dichiarato nei giorni scorsi che, grazie alla propria diplomazia silenziosa, il Cio è riuscito a ottenere varie riforme nel campo dei diritti umani, come le nuove norme sulla stampa estera. Sarebbe interessante sapere di cosa parla il Presidente del Cio.
Anche oscurando il sito www.radicalparty.org, la Cina è venuta meno alle promesse di migliorare la situazione dei diritti umani in occasione delle Olimpiadi 2008.
Fonte: Radicali.it, 17/08/2008