I deputati Radicali eletti nelle liste del PD Rita Bernardini e Maurizio Turco, hanno presentato un'interrogazione urgente ai Ministri della Giustizia, dell'Interno e degli Esteri sulla morte del cittadino iracheno Alì Juburi, detenuto nel carcere dell'Aquila e deceduto a seguito di un lungo sciopero della fame che aveva intrapreso perché riteneva ingiusta la condanna inflittagli dal tribunale di Milano. I due deputati radicali chiedono innanzitutto di chiarire, dal punto di vista processuale, quale sia stata effettivamente il reato imputatogli e l'entità della pena perché c'è una notevole discordanza fra le notizie diffuse dai mezzi di informazione: per alcuni, infatti, Alì Juburi sarebbe stato condannato a un anno e tre mesi per tentata rapina mentre, per altri, la condanna sarebbe stata a tre anni di reclusione per il furto di un telefonino cellulare. I radicali chiedono inoltre di sapere se nei tre lunghi mesi di sciopero della fame il cittadino iracheno sia stato adeguatamente seguito dai sanitari dal punto di vista fisico e psicologico e se, con l'aggravarsi delle sue condizioni di salute, sia stato prestato il soccorso necessario che avrebbe potuto evitarne il decesso.
Rita Bernardini e Maurizio Turco hanno annunciato la loro iniziativa parlamentare con queste parole: «Le carte di Alì Juburi erano in regola solo per morire. Contadino, povero, extracomunitario, iracheno, carcerato, solo. Abbiamo chiesto chiarimenti ai ministri per sapere come siano andate effettivamente le cose, ma alcuni indizi più che parlarci di Alì Juburi, ci parlano di noi, di ciò che realmente stiamo divenendo come cittadini italiani e di cosa effettivamente oggi rappresentino le istituzioni ad ogni livello».
Fonte: Radicali.it, 12/08/2008