Pequeños desposeídos
De chiquita nunca pude pronunciar el nombre de este círculo infantil cercano a mi casa. Aún hoy –con estudios de fonética concluidos– la palabra “proletaritos” me hace un enredo en la pronunciación. ¿Cómo harán los pequeñines de allá adentro para articular el nombre de su Kindergarten? ¿No preferirían ellos un concepto más tierno como “Maripositas”, “Rayitos de sol” o “Blancanieves” a esta definición clasista y anticuada?
El susto mayor puede venir después, cuando ya sepan leer y busquen en un diccionario el significado de esa palabra tan rara que cuelga de la entrada. Como primera acepción de “proletarios” descubrirán que se trata de seres “desposeídos, que no tienen bienes” y se molestarán con quienes les embrollaron la lengua y, encima de eso, los condenaron a no tener propiedades.
Yoani Sánchez
Piccoli diseredati
Da piccola non potevo pronunciare il nome di questo circolo infantile vicino a casa mia. Ancora oggi - con gli studi di fonetica conclusi - la parola “proletarini” mi causa difficoltà di pronuncia. Come faranno i piccolini che si trovano là dentro a pronunciare il nome del loro Kindergarten? Non preferirebbero un concetto più tenero come “Maripositas”, “Rayitos de sol” o “Blancanieves” a questa definizione classista e antiquata?(1)
Lo spavento maggiore può venire dopo, quando ormai saranno in grado di leggere e troveranno in un dizionario il significato di questa parola così strana che si trova appesa all’ingresso. Come prima accezione di “proletari” scopriranno che si tratta di esseri “diseredati, che non possiedono beni” e proveranno fastidio verso coloro che li imbrogliarono la lingua e, soprattutto, li condannarono a non avere proprietà.
Traduzione di Gordiano Lupi