Nel programma di Governo presentato da Romano Prodi la Federazione dei DS di Sondrio ravvisa importanti contenuti per imprimere e accelerare una positiva svolta nello sviluppo anche della nostra provincia. Questo non solo per il rilancio economico, ma anche per la realizzazione delle infrastrutture. La decisione contenuta nel programma dell’Unione di escludere, tra le grandi opere da farsi, il ponte dello stretto di Messina è tesa a privilegiare e accrescere flussi d’investimenti indispensabili per realizzare interventi volti a porre fine a disagi e inefficienze che oggi gravano sulla generalità dei cittadini. La realizzazione della nuova S.S. 38, nel corridoio di fondo valle, rientra in questa visione di sviluppo e la sua realizzazione deve iniziare con un investimento oculato ed efficiente a partire dai fondi già disponibili.
Occorre quindi evitare ed impedire che scelte sbagliate che si stanno profilando precludano la soluzione dei problemi dell’attraversamento anche di Morbegno e Tirano. È il caso della scelta compiuta dall’ANAS e forse caldeggiata da operatori non disinteressati, di concentrare tutte le risorse disponibili nel primo stralcio del progetto in un tratto di strada a quattro corsie tra il Trivio di Fuentes e Cosio Valtellino. In questo scenario non aiuta l’ambiguità della posizione del Presidente dell’Amministrazione provinciale che a parole sussurra che condivide la realizzazione di una strada più lunga che larga, lo stralcio longitudinale, ma nei fatti non si contrappone concretamente ad una visione “faraonica” dell’ANAS. Con l’apertura di un cantiere per la realizzazione di nove km di strada a quattro corsie l’ANAS utilizzerebbe tutte le risorse a disposizione senza risolvere i problemi della viabilità di Morbegno e di Tirano. Non convince nemmeno la posizione di continuare a paventare rinvii della realizzazione dell’opera per modifiche progettuali o della possibilità di perdere i finanziamenti. Anche per la realizzazione dello stralcio a quattro corsie sino a Cosio Valtellino accorre rivedere il progetto approvato.
Ma come mai vi sono modifiche fattibili e altre no? Quali interessi vi sono dietro questo pressing per realizzare solo nove km di strada?
Di certo non quello delle persone che abitano a Cosio, a Morbegno o a Tirano!
Apprezziamo invece la posizione, emersa durante l’ultima riunione del comitato istituzionale per la viabilità, del Sindaco di Morbegno, del Sindaco di Tirano e di Legambiente di trovare, con le risorse a disposizione, una soluzione possibile all’attraversamento dei centri abitati. Di particolare interesse la posizione assunta da parte del comune di Morbegno, sia per il metodo seguito, guidato non da posizioni pregiudiziali pro o contro le due o le quattro corsie, ma da una valutazione attenta della progettazione e dei costi attraverso uno studio da parte della Società SPEA del gruppo autostrade per l’Italia. Dalle indiscrezioni dello studio, emerse durante i lavori del comitato, esce rafforzata la posizione della realizzazione dello stralcio longitudinale del tracciato dal Trivio di Fuentes sino al Tartano con la possibilità, attraverso economie gestionali, di guardare con ottimismo anche alla realizzazione della tangenziale di Tirano.
Questa è la strada che è necessario seguire, senza agitare fantasmi di rinvii per usare la viabilità come una clava per l’imminente campagna elettorale.
DS Sondrio