«Signor presidente, onorevoli colleghi, intendo intervenire sull'ordine dei lavori della Commissione di Vigilanza di questo Parlamento che sono letteralmente ostaggio di un sabotaggio in atto contro l'insediamento della Commissione di Vigilanza Rai. Commissione che ha la funzione e l'obbligo costituzionale di controllare e indirizzare il servizio pubblico dell'informazione. Quella stessa Rai che ha i vertici dell'azienda pubblica decaduti da mesi. Questo stesso Parlamento che da maggio dello scorso anno non riesce a garantire il plenum della Corte Costituzionale.
«Questa stessa aula che fra poco tenterà di investire la consulta di un conflitto di attribuzioni di poteri, non trova il tempo, o meglio la volontà politica di nominare il giudice della Corte. I parlamentari della delegazione radicale nel Pd intendono mantenere la mobilitazione e l'iniziativa in corso di sciopero della fame e di occupazione dell'aula della Commissione di Vigilanza RAI perché, ad ora, sono ancora tutte valide le ragioni.
«Ci tengo a leggervi uno stralcio di una dichiarazione dei parlamentari radicali che stanno occupando l'aula: “indecoroso e offensivo per lo Stato di Diritto, si tenta di conferire fraudolentemente il carattere di 'costituzione materiale' ai tempi e agli interessi di regime partitocratico, oligarchico, corrotto e corruttore; dovendo constatare purtroppo, con profondo dolore, che i titolari delle prerogative e facoltà contenute nell'articolo 62 della Costituzione repubblicana sembrano rassegnarsi a questi stati di fatto – inconciliabili con uno Stato dei Diritto e con la Costituzione repubblicana”.
«Per questi motivi sollecito la presidenza affinché venga convocata la commissione di vigilanza non perché sia un mero votificio, ma perché, fino a voto utile, possa finalmente insediarsi».
Donatella Poretti
(Intervento sull'ordine dei lavori al Senato, 29/07/2008)