Proprio non va: il Programma dell'Unione ci lascia insoddisfatti, troppo generico e pieno di punti torbidi. Dal ritiro dall'Iraq, alla riforma Biagi e Moratti, ai finanziamenti della scuola privata passando per le grandi opere non ci sono delle proposte chiare, tutto è vago, generico e in alcuni punti sembra che le proposte dell'Unione non si discostino troppo da quelli della Cdl.
I diritti civili poi sono quasi del tutto assenti nei programmi, sui Pacs, che erano tra i punti più dibattuti del programma si è arrivati ad una posizione molto ambigua: si vogliono riconoscere i diritti alle coppie di fatto, ma non sono state chiarite le modalità.
Tutto questo, nonostante la manifestazione del 14 Gennaio a Roma che ha visto una massiccia partecipazione della società civile e una petizione sui Pacs portata avanti dai Radicali di sinistra che ha visto diecimila firme in nove giorni, questo ha lasciato evidentemente indifferente il centrosinistra che, a quanto pare, ha voluto dare maggiore ascolto al clericalismo della Margherita e dell'Udeur.
La cosiddetta sinistra alternativa si è mostrata succube dei partiti centristi, Diliberto ha dichiarato che c'è stata una condivisione del programma in linea di principio, Bertinotti si è dichiarato addirittura soddisfatto del programma. Ma di quale programma? Di un programma di duecentosettanta pagine che dice tutto e niente, che sa di propaganda? Questa è l'alternativa che propongono agli italiani rispetto al Governo Berlusconi?
Nonostante continueremo a sostenere l'Unione, perché siamo un partito che è di sinistra e con la sinistra deve dialogare, anche se con questa sinistra che è sempre più centro, chiediamo maggiore chiarezza nei programmi e che soprattutto siano una reale alternativa a questo Governo e non una semplice alternanza, che agli italiani poco serve.
Fabio Sannino
Responsabile diritti civili dei Radicali di sinistra
diritti@radicalidisinistra.it