«Promuovere le province lombarde, nell'ambito dell'Expo 2015, attraverso la rete delle ambasciate e dei consolati italiani di tutto il mondo, coinvolgendoli in una propaganda attiva, allo scopo di invogliare i visitatori a spendere qualche giorno nelle aree esterne a Milano». Questa la proposta che il presidente Fiorello Provera ha fatto ai colleghi delle altre Province della Lombardia, riunite ieri a Como, nella Sala Giunta dell'Amministrazione provinciale, per un incontro con il ministro degli Interni Roberto Maroni. L'Expo era fra gli argomenti contenuti nel documento dell'Upl, Unione delle Province Lombarde, in cui si chiedeva di coinvolgere tutte le Province nel tavolo istituzionale, presieduto dal presidente Formigoni, per gestire le attività connesse all'esposizione.
Il presidente Provera ha motivato la proposta di coinvolgere le sedi diplomatiche italiane nel mondo per evitare quanto avvenuto a Saragozza, sede dell'Expo 2008, il cui successo è stato compromesso per l'insufficiente promozione internazionale.
«La promozione non è però sufficiente se non si hanno idee e programmi validi, innovativi e accattivanti per i visitatori». Di qui l'importanza di quanto le Province saranno in grado di proporre, e questo condizionerà la loro partecipazione. «Fondamentali sono, ancora una volta, l'unità d'intenti e la stretta collaborazione che sapremo trovare tra istituzioni, categorie, associazioni e perfino privati cittadini. I tempi sono più stretti di quanto appaiono perché entro l'autunno dovremo mettere nero su bianco idee e programmi».
«Il Governo», ha concluso il presidente Provera, «dovrà fare la sua parte definendo l'autorità in grado di prendere decisioni e con la quale le Province lombarde, inclusa la nostra, possano rapportarsi. Non dobbiamo aspettarci risorse aggiuntive perché la stragrande maggioranza degli investimenti saranno destinati all'ammodernamento delle infrastrutture di Milano e dintorni. Ma gli oltre 20 milioni di visitatori previsti rappresentano un'opportunità straordinaria per far conoscere il resto del territorio lombardo».
Ufficio stampa Provincia di Sondrio