Brunella Vanotti, Giorgio Francobandiera
Come vincere ansia e depressione
Manuale psicoeducativo operativo
Centro di psicoterapia “Koinè” (autoproduzione), Morbegno 2008, pagg. 172, p.n.i.
Manuale, quindi pronto all’uso? ma è possibile avere delle indicazioni di “pronto all’uso” quando si tratta di una materia così complessa e delicata come parlare di ansia e di depressione?
È con questo spirito che mi sono apprestata a leggere il libro e quello che ne ho tratto ve lo riassumo in poche righe.
Un primo contenuto importante ma mai recepito abbastanza è che Psicoterapia (il lavoro degli psicologi/psicoterapeuti) e Farmacoterapia possono utilmente convivere; altro contenuto è che, pur ritenendo importante la lettura di vari testi sull’argomento, chi soffre di questi disturbi deve essere seguito da uno specialista.
È stato rassicurante leggere che «una giusta e sana dose d’ansia» ci accompagna per tutta la vita, soprattutto quando dobbiamo affrontare una prova. Diverso è ovviamente quando l’ansia diventa cronica o siamo in presenza di attacchi di panico.
Un po’ meno rassicurante è stato constatare che la depressione è al quarto posto in ordine di importanza per la sofferenza e la disabilità che provoca, quindi come sia importante contrastarla. Può essere effettivamente difficile distinguere fra la tristezza, la demoralizzazione e la depressione. Ovviamente la durata e il grado di disabilità che tali disturbi provocano ci aiutano nella diagnosi.
Mi è parso interessante il paragrafo sullo stress dove si parla, fra i vari argomenti, della scala di valutazione degli eventi della vita che provocando cambiamenti, sia positivi che negativi, sono fonte di stress.
Fondamentale poi nell’affrontare sia i disturbi d’ansia sia quelli depressivi è la nostra personalità: il modo di pensare, di reagire, di rapportarsi agli altri.
Il manuale propone delle schede per l’autosservazione in modo di diventare più consapevoli dei processi che mettiamo in atto davanti alle difficoltà (agenti stressanti). Questo dovrebbe permetterci di poterli poi modificare nel modo più efficace per noi. Per chi ha voglia di impegnarsi a lavorare su se stesso inizia un percorso volto a conoscersi meglio e a sintetizzare quali pensieri (e successivamente quali azioni) potrebbero farci star meglio. Interessante è, di fronte ad una situazione, individuare i nostri pensieri automatici negativi (PAN) e i pensieri alternativi funzionali (PAF). Un aiuto per gestire le preoccupazioni può essere utilizzare il Problem solving, un metodo strutturato di risoluzione dei problemi da svolgere con il terapeuta.
Il manuale prosegue parlandoci delle tecniche di rilassamento e dell’importanza di imparare ad autostimarci e del concetto di assertività (considerare importanti le proprie esigenze).
Le terapie farmacologiche vengono considerate dagli autori utili e a volte indispensabili e di come, insieme alle terapie psicologiche rappresentino la migliore modalità per intervenire nei disturbi d’ansia e di depressione, ritornando così alle premesse.
Una lettrice curiosa
(per 'l Gazetin, estate 2008)
Il centro di psicoterapia “Koinè” (via Fabani 33, Morbegno) è nato nel 2007 dalla collaborazione del Dr Giorgio Francobandiera, psichiatra e psicoterapeuta con formaizone relaizonale sistemica, e la Dr Brunella Vanotti, psicoloca e psicoterapeuta con formazione cognitivo comportamentale. Koinè è una parola greca che vuol dire linguaggio comune. Con questo nome abbiamo voluto sottolineare la filosofia che anima il nostro gruppo, che è quella di trovare delle sinergie e delle convergenze, appunto un linguaggio comune, sia tra professionisti che provengono da formazioni apparentemente diverse e distanti, sia tra terapeuti, pazienti che a noi si rivolgono e i loro famigliari. Il nostro Centro vuole essere un luogo dove possa trovare sollievo chi soffre d'ansia, depressione e disturbi dell'umore in genre, ma dove si possa anche trovare informazione rispetto ad essi. La multidisciplinarietà dell'équipe che vi opera può garantire la creazione di percorsi di cura personalizzati con un alto livello di qualità. Il Centro Koinè di via Fabani vuole anche proporsi come polo di ricerca e sviluppo dal momento che la sua équipe svolge anche attività di formazione e ricerca in campo clinico. (dalla quarta di copertina)