Dopo anni di esistenza solo in web, nel 2008 ha dato alle stampe il volume Leggere variazioni di rotta che raccoglie testi di 20 poeti (tra cui ci sono anch’io) e una introduzione critica a firma dei curatori del collettivo blog.
Il blog Liberinversi (www.liberinversi.splinder.com), creato da Massimo Orgiazzi (Cercando l’oro della poesia 5) è poi divenuto un blog a gestione collettiva.
Per capire meglio, facciamo un passo indietro: il blog è un “diario in rete”
Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero "traccia su rete". Il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 Luglio 1997, è stato scelto come data di nascita simbolica del blog, riferendosi allo sviluppo, da parte dello statunitense Dave Winer, del software che ne permette la pubblicazione (si parla di proto-blog), mentre il primo blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno, grazie a Jorn Baeger, un commerciante americano appassionato di caccia, che decise di aprire una propria pagina personale per condividere i risultati delle sue ricerche sul web riguardo al suo hobby.
Nel 2001 è divenuto di moda anche in Italia, con la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog ed alcuni sono passati da “diario in rete” ad una forma più concreta offrendo uno spazio di discussione tematica (fonte: wikipedia)
Con stretto riferimento alla poesia, non esiste davvero una mappatura possibile di quanti blog siano esistenti ed attivi. Alcuni lasciano il tempo che trovano, altri – negli anni – sono divenuti veri e propri punti di riferimento: è il caso – per citare i più noti - di Absolute Poetry, di UniversoPoesia, di Nazione Indiana (che però non si occupa strettamente di poesia ma di più discipline) arrivando infine al blog di poesia del Corriere della Sera.
Ognuno ha una propria peculiarità, e se quanti citati muovono in più aree tematiche (scritti critici, agenda d’eventi, offerta di poesia in lettura) uno in particolare è diventato il punto di riferimento per scoprire la poesia di poeti sia molto noti (e bastino qui i nomi di Fabio Pusterla e Franco Buffoni) che totalmente emergenti: il nostro LiberInVersi (per trovarlo basta digitare la parola su qualunque motore di ricerca)
Vi sono certamente molte forme di media per chi si occupa di poesia. La pubblicazione in rivista (cartacea) è uno dei media più conosciuti e riconosciuti ed è conclamato come il più autorevole.
Da qualche anno però è in corso una diatriba sulla validità o meno degli spazi blog: non esistono come spazio fisico, non per l’accezione che il termine spazio comporta. Offrono però un territorio vastissimo, altamente frequentato e sta divenendo l’alternativa a quelli che erano gli spazi rituali conosciuti. La rivista su carta rimane “importante” proprio perché esiste fisicamente.
Un secondo problema su cui si dibatte è la conservazione della memoria.
Un blog – apparentemente – è destinato a rimanere “cosa virtuale”, confinata nello spazio/non-spazio del PC.
Ogni nuovo “post” (inserimento di un articolo perché venga discusso o commento alla discussione in atto) schiaccia inesorabilmente quanto detto/scritto in precedenza, indietro, sempre più indietro. Certamente – e come nel caso di LiberInversi – alcuni blog si sono “attrezzati” per potere rintracciare gli articoli del passato perché siano consultabili in qualunque momento: da un lato è quindi posto un indice degli argomenti (o degli autori) trattati.
Tutto però - seppure autorevole come argomento – rimane stretto nei confini del virtuale.
Il blog LiberInVersi (15.00 lettori la settimana – oltre 200.000 dall’apertura ma è un dato non aggiornato perché nel mentre sono aumentati) si è spinto oltre: ha sfondato quel confine apparentemente sacro che divide quanto è Rete (quindi “inesistente”) da quanto è reale (e “tangibile”).
Merito dell’editore Le Voci Della Luna accogliere il progetto e trasformarlo in realtà, un libro “tangibile” e cosi, una prima parte di quegli autori che sono stati presentati in blog (circa 300), ora esiste anche su carta. Il problema della conservazione della memoria viene cosi annullato.
Esistono episodi analoghi, ma riferiti alla sola narrativa: in Inghilterra il blog di una maitresse diviene un memoriale ed il libro scala le classifica di vendita. In Giappone il “diario in rete” di un’adoloscente trasforma per diventare – pubblicato - un romanzo generazionale.
In Italia il blog di tale Pulsatilla diviene un libro di narrativa edito da Castelvecchi. In altri casi limite, un lavoro antologico fatto su blog, viene offerto come E-Book (libro elettronico, indi diffuso solo via Rete), certamente libro a tutti gli effetti ma ancora e soltanto virtuale.
In poesia è il primo esperimento tentato, e - come confermano i dati di vendita forniti dall’editore - un clamoroso successo ottenuto. Premettiamo inoltre che il lavoro fatto con Leggere variazioni di rotta non è esaustivo né tantomeno ha la presunzione di affermare che quanto è ora edito in volume sia definitivo e bastante. È un lavoro in progress, che andrà aggiornando in futuro, proprio come lo è l’annuario Tellus e proprio come per la rubrica che curo.
Se però la comunicazione via web ha costi quasi nulli, la pubblicazione di un volume necessita dell’appoggio e del sostegno di lettori disposti a nutrire la propria curiosità con pochi euro: pochi per le tasche del lettore ma preziosissimi per il bilancio che tiene in vita la pubblicazione.
Dal virtuale al reale anche per la curiosità, allora e suggerendo un buon acquisto decisamente valido sia per casa che per l’ombrellone, la rubrica Cercando l’oro della poesia si congeda e va in ferie fino al 1° Settembre.
Leggere variazioni di rotta
Le Voci della Luna editore, Sasso Marconi 2008
€ 12,00 + spese di spedizione di € 2,00
dettagli ulteriori qui
Fabiano Alborghetti