La Sottosegretaria Eugenia Roccella (foto), sulle linee guida sulla legge 40/2004 in materia di procreazione assistita, emanate alla fine del mandato dall'ex ministro Livia Turco, chiede un parere al Consiglio Superiore di Sanità (CSS) che chiarisca quelle che la Roccella chiama «le due criticità presenti nelle nuove linee guida della legge 40»: la quantità di materiale genetico embrionale necessaria per l'indagine preimpianto e la effettiva percentuale di successo delle gravidanze a seguito del prelievo di una o due cellule dell'embrione.
Peccato che proprio quest'organo, solo pochi mesi fa, ha informato e dato parere favorevole alle linee guida che dovevano entrare in vigore lo scorso 30 giugno e che il Governo ha rinviato alla fine di febbraio 2009. Quale nuovo parere si aspetta la nostra sottosegretaria?
Mi sembra un tentativo di coinvolgere un organo scientifico come il CSS nella diatriba politica. Una mossa per cercare di giustificare una propria scelta ideologica ben precisa, basata sulla negazione del diritto alla procreazione responsabile.
Donatella Poretti