Spoleto, domenica 6 luglio
alle 16, passeggiata nel centro storico
alle 18, conferenza pubblica
con Marco Pannella e i dirigenti radicali
Domenica 6 luglio, nel pieno dello svolgimento della cinquantunesima edizione del “Festival dei due mondi”, nella giornata internazionale del Tibet – World Tibet Day – celebrato in tutto il mondo in coincidenza del compleanno del Dalai Lama, i radicali si danno appuntamento a Spoleto ed invitano tutti a partecipare.
Il punto di ritrovo è alle ore 16 nella piazzetta antistante il locale “Filippo Il Matto”, in vico del Mercato, a pochi metri dalla centralissima e suggestiva piazza del Mercato, per dare vita, assieme, ad una colorata passeggiata per il centro storico della cittadina che si concluderà alle ore 18, sempre presso il locale “Filippo Il Matto” dove si svolgerà una conferenza pubblica, per ricordare la situazione tibetana e con una grande torta per celebrare il compleanno del Dalai Lama.
Parteciperanno con Marco Pannella, i nuovi dirigenti di Radicali Italiani Antonella Casu (segretaria), Michele De Lucia (tesoriere), Bruno Mellano (presidente), oltre al senatore Marco Perduca, alla deputata Elisabetta Zamparutti, a Sergio D'Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino e a Marco Cappato, europarlamentare radicale.
La passeggiata nel centro storico, con le bandiere del Tibet e con i cartelli augurali, sarà la maniera radicale per festeggiare pubblicamente il settantatreesimo compleanno di S.S. Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, premio Nobel per la pace 1989, leader spirituale del buddismo tibetano e capo del popolo tibetano, che ha scelto la via della nonviolenza gandhiana contro l'invasione militare cinese del 1949.
Alla conferenza sarà presente anche il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, con la cui Amministrazione comunale il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Traspartito prepara, proprio nella cittadina umbra, un'iniziativa di livello internazionale nella giornata di inizio delle Olimpiadi di Pechino, l'otto agosto prossimo.
Hanno inoltre annunciato la propria partecipazione il direttore del “Festival dei due mondi”, Giorgio Ferrara e il sindaco di Spoleto Massimo Brunini.
Buon compleanno, Dalai Lama
Buon compleanno, Dalai Lama!
Domenica 6 luglio la guida spirituale e politica del Tibet compie settantatré anni, quarantanove dei quali trascorsi lontano dalla sua terra, nell’esilio indiano di Dharamsala.
Premio Nobel per la pace nel 1989, leader nonviolento, continuatore e fermo assertore della metodologia di lotta gandhiana, Tenzin Gyatso, il cui nome originario è Lhamo Dhondrub, nel corso del tempo, con il suo sorriso contagioso e la sua saggezza, si è imposto all’opinione pubblica internazionale calamitando l’attenzione sulla drammaticità della condizione della sua gente, sottoposta ad un genocidio culturale e etnico sistematicamente perpetrato dalla Repubblica popolare cinese, vessata, stremata, paurosamente diminuita da un programma di colonizzazione forzata che ha reso di fatto i tibetani ad essere ridotti in Tibet ad appena sei milioni rispetto a quasi nove milioni di cinesi.
Il Tibet sta sparendo. Una cultura e una tradizione millenarie sono destinate ad essere inesorabilmente spazzate via se non si interverrà subito, con urgenza.
Non si aiuta di certo la causa di un popolo che ha adottato la nonviolenza come una unica forma di azione con gli atteggiamenti remissivi, la doppiezza, l’ipocrisia di governanti e politici occidentali, incluso, purtroppo, l’attuale capo supremo della Chiesa cattolica, sensibili più al fruscìo di cartacee monete che alle urla di dolore e disperazione provenienti dall’altopiano himalayano.
Non si aiutano i tibetani e la giusta rivendicazione autonomistica assicurando, in magna pompa, la presenza a quella fiera della vanità che è ormai divenuta la cerimonia d’apertura delle imminenti olimpiadi di Pechino.
Il Dalai Lama e la sua “cricca” di uomini e donne armati d’amore chiedono, con perseveranza e insistenza, dialogo, diritto, rispetto.
Per questo la satrapia cinese, con odio, in modo sprezzante, ne deturpa l’immagine, mostrando, in fin dei conti, di averne terrore. La nonviolenza fa paura, certo, perché non cancella la memoria ma edifica, costruisce, il presente e prefigura il futuro. Non si prefigge di distruggere il nemico, cercando, anzi, di farne emergere il lato migliore, anche se sepolto da spesse, velenose, incrostazioni.
Domenica avremo tutti un’occasione in più per riflettere e festeggiare insieme, coralmente, accomunati dallo slogan “Libero Tibet, libera Cina”.
Noi radicali, a partire dalle ore 16, ci ritroveremo a Spoleto per dare vita ad una manifestazione gioiosamente a sostegno di una figura e di un popolo che necessitano del nostro apporto, della nostra voce, della nostra appassionata “forza di verità”.
Con buona pace della “diplomazia” del direttore artistico del “Festival dei due mondi”, di sindaci assenti, presidenti di regione latitanti e, soprattutto, dell’ambasciatore cinese…
Francesco Pullia
(da Notizie radicali, 4 luglio 2008)