Red ciudadana
Lo que comenzó como un impulso individual, se está convirtiendo en una plaza de encuentro para la discusión y el debate. Generación Y ha logrado involucrar a un montón de personas en todas partes del mundo que me ayudan con la actualización, las traducciones y la difusión de los textos. La colaboración principal ha sido para colgar los posts, pues desde la última semana de marzo no he podido acceder al sitio en los cibercafé públicos ni en los hoteles. De manera que envío mis textos por email, algunos amigos los publican y me mandan -también por correo electrónico- los comentarios que dejan los lectores. Soy una blogger a ciegas, una cibernauta con una balsa que hace aguas y que logra flotar gracias al apoyo de una espontánea red ciudadana.
Todo el portal www.desdecuba.com sigue bloqueado en los servidores de locales públicos. He ido haciendo una copia de los mensajes de error que muestran los navegadores cuando intento acceder y aquí les dejo una muestra. También sé que el apagón no es total. Amigos que tienen internet en sus centros de trabajo pueden visitar el sitio, pero eso me sirve de poco, pues a esos lugares soy yo la que no puedo entrar.
No obstante, tengo los mismos deseos de escribir en esta bitácora que cuando empecé. Ahora con más testarudez, pues no hay nada que me resulte más atractivo que aquello que se me impide hacer. Para saltar las dificultades de la conectividad y llegar a los lectores dentro de la Isla, otros amigos han creado un minidisk con el contenido del Blog, que distribuyen gratuitamente. A todos quiero agradecerles el apoyo, los remos y el viento que me permite mantener el rumbo.
Yoani Sánchez
Rete cittadina
Quello che è cominciato da uno slancio individuale si sta trasformando in un luogo d’incontro per la discussione e il dibattito. Generazione Y è riuscita a coinvolgere molte persone in ogni parte del mondo che mi aiutano per gli aggiornamenti, le traduzioni e la diffusione dei testi. La collaborazione principale è stata per pubblicare i post, visto che dall’ultima settimana di marzo non ho potuto avere acceso al sito dagli internet caffè pubblici e dagli hotel. Quindi invio i miei testi per e-mail, alcuni amici li pubblicano e mi mandano - sempre per posta elettronica - i commenti che lasciano i lettori. Sono una blogger che naviga alla cieca, una cibernauta con una zattera che fa acqua e che riesce a mantenersi a galla grazie all’appoggio di una spontanea rete cittadina. Tutto il portale www.desdecuba.com continua a essere oscurato nei server dei locali pubblici. Ho fatto una copia dei messaggi di errore che mostrano i navigatori quando tentano di accedere e qui li metto in evidenza.
Tuttavia so che il black-out non è totale. Amici che possiedono internet nei loro centri di lavoro possono visitare il sito, ma questo mi serve poco, visto che in questi luoghi sono io che non posso entrare. Nonostante tutto, conservo la stessa voglia di scrivere su questo diario telematico di quando ho cominciato. Ora con maggior testardaggine, perché non c’è niente che mi risulti più attraente di quello che mi si impedisce di fare. Per superare le difficoltà di connessione e arrivare ai lettori che vivono all’interno dell’isola, altri amici hanno creato un minidisk con il contenuto del blog che distribuiscono gratuitamente. Voglio ringraziare tutti per l’appoggio, i remi e il vento che mi permette di mantenere la rotta.
Traduzione di Gordiano Lupi