Realizzata al computer nel corso del 2008, Insonnia rappresenta una trama di forme e colori cui il fondo nero conferisce, appunto, l’ aspetto di un quid che si svolge in ambito notturno, normalmente dedicato al sonno.
Con toni non drammatici, l’opera vuole rendere conto di uno stato di fatto, di una particolare, non gradevole, condizione.
Non si pone, insomma, la domanda “perché?”, con quel senso d’intenso fastidio o, peggio, di angoscia che tale quesito, senza dubbio, potrebbe provocare, bensì la constatazione “guarda un po’”, se non allegra, lontana da intensi sconforti.
“Insonnia” emerge dal (galleggia nel) buio, presentando sé medesima secondo aspetti cromatici e iconici complessi e semplici nel contempo, testimoniando di ciò che spesso accade quando non ci si riesce a spiegare, fino in fondo, l’origine di un fenomeno.
Ma, talvolta, è proprio la domanda a essere non correttamente posta…
Marco Furia