Il Sottosegretario Carlo Giovanardi a proposito dell'otto per mille: «la gente dà più fiducia alla Chiesa cattolica che allo Stato, che pure può barrare per lo Stato, e io potrei polemizzare dicendo che barrando per lo Stato i soldi vanno ai fannulloni che lavorano e fanno gli statali». Questa è stata parte della replica, stamattina (venerdì 6 giugno, per chi legge qui, ndr), durante una conversazione radiofonica tra la sottoscritta e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio su Radio Città Futura, mentre si parlava dell'incontro di tra il Presidente Berlusconi e Papa Ratzinger.
A parte la sua innegabile caduta di stile sul riferimento ai dipendenti pubblici, viene proprio da chiedersi se il Sottosegretario Giovanardi sia membro dell'esecutivo della Repubblica italiana o di quello dello Stato Vaticano. Non si spiega altrimenti per quale motivo, contro lo stesso Stato che rappresenta, smetta le vesti istituzionali per improvvisarsi testimonial di un così brutale e inappropriato spot pubblicitario a favore delle casse vaticane.
Vorrei ricordare, invece, che, in quel 40,86% di italiani che nel 2007 ha dato indicazione su chi devolvere il proprio otto per mille, solo il 36,69% di chi presenta la dichiarazione dei redditi ha indicato la Chiesa cattolica; percentuale che, grazie al perverso meccanismo della legge, diventa 89,91: l'otto per mille del restante 60 per cento degli italiani che non dà indicazione viene distribuito percentualmente così come indicato da chi ha invece deciso. Quasi il 90% dell'otto per mille (quasi un miliardo di euro per il 2007) va alla Chiesa cattolica che ci paga anche gli stipendi del clero. A differenza della Chiesa romana, lo Stato –checché ne dica il sottosegretario Giovanardi– col suo 3,16% (7,74% grazie al perverso meccanismo), almeno ufficialmente usa questi soldi per finanziare progetti straordinari su fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione beni culturali.
Per questo motivo ho presentato un'interrogazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri per sapere se quanto dichiarato da Giovanardi sia anche opinione del Governo e, se così non fosse, cosa intende fare in merito il Governo stesso.
Donatella Poretti