Nelle carceri della Sardegna si registra un dato davvero inquietante: nel solo mese di maggio tre persone detenute, due italiani e una nigeriana, sono morte dopo essere state coinvolte in zuffe con altri detenuti. La responsabilità di tali pestaggi, due avvenuti nel carcere Buoncammino di Cagliari, uno in quello di Oristano, per il momento sarebbe attribuita a detenuti immigrati. Poco altro è stato diffuso a proposito delle inchieste aperte dalla magistratura che ancora attendono i risultati di autopsie e perizie necroscopiche per accertare le reali cause dei decessi.
Non si capisce come, in strutture con elevati livelli di sorveglianza come gli ambienti di detenzione, simili accadimenti possano verificarsi. Ci sembra urgente e necessario chiedere che le istituzioni facciano luce subito su una tale escalation di violenza in pochi giorni all'interno delle carceri. È un dato che, con l'aumento della popolazione detenuta, nuovamente in gran parte sovraffollate, si registra più in generale nell'intero territorio nazionale, ma che in Sardegna, dove anni fa scoppiò lo scandalo dei pestaggi nel carcere di San Sebastiano, assume un carattere ancora più sinistro. Col Sen. Marco Perduca nei prossimi giorni presenteremo un'interrogazione urgente al Ministro della Giustizia per chiedere l'avvio di un'indagine ministeriale sui casi avvenuti in Sardegna. Stiamo inoltre valutando di eseguire a breve delle visite nelle carceri della regione.
Donatella Poretti