L’espressione ‘Rosa mystica’ –articolo in Telluserra, 25/04/2008– ci è stata consegnata dal rito cristiano del Rosario nelle Litanie alla Madonna (…rosa mystica, turris davidica, domus aurea, foederis arca, ianua coeli…), che sono una versione cristiana degli indigitamenta romani (Micol Perfigli, Indigitamenta, Divinità funzionali e Funzionalità divina nella Religione Romana), invocazioni auspicali.
Micol non era a ZEN E DA, ‘immagine di festa’ il 5 aprile al convegno “Antares”, perché impegnata a dar vita a Carletto, cioè ad esser rosa, ‘utero sacro’, datrice di vita.
Mi ha spedito e-mail: «Un Dio per ogni cosa. Conoscenza della Realtà e Nomi Divini» come esempio di indigitamenta, rito in cui venivano invocati gli Dèi perché rendessero attiva la funzione per la quale venivano chiamati. Similmente veniva chiamata la Madonna nelle Litanie, ad es. ianua coeli, come nell’Ave Maria le chiediamo di esser porta del Cielo –(…) prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte–.
Questo paragone Litanie-Indigitamenta è una osservazione sociologica di cui mi riconosco responsabile.
Maggio si apre come mese del Rosario così come Maia, cui era dedicato, è MA IA (addirittura MA AIA), 'luogo della Madre'.
Perché ‘confesso oggi la mia fedeltà alla tradizione cristiana’?
Perché sono grato a Maria Vergine, in quanto Rosa ß sacro Utero RU SHA sumero-accado, di avermi consegnato in modo semplice l’uguaglianza che tutta la letteratura latina, neolatina ed italiana occhieggiava, accarezzava, blandiva ma deviava dalla prima fonte ed al Cristianesimo per praticare un rito che dà alla parola rosa il significato che aveva, indifferente alla desacralizzazione laicale.
Carlo Forin