Interrogazione a risposta scritta
al Presidente del Consiglio dei Ministri
e al Ministro per le pari opportunità
Il neo Ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, ha dichiarato che non è orientata a dare il patrocinio ministeriale al Gay Pride nazionale, che quest'anno si svolgerà a Bologna il 28 giugno; viene anche riportata in un articolo sul Corriere della Sera del 19 maggio scorso, una dichiarazione del Ministro Carfagna: «Io credo che l'omosessualità non sia più un problema. Perlomeno così come ce lo vorrebbero far credere gli organizzatori di queste manifestazioni. Sono sepolti i tempi in cui gli omosessuali venivano dichiarati malati di mente. Oggi l'integrazione nella società esiste...». Inoltre, con riferimento alla commissione per i diritti dei gay, delle lesbiche e dei trasgender, del Ministero per le pari opportunità, la Ministra afferma che «Non ho ancora preso bene visione di cosa sia e a cosa possa servire... La verità è che una volta verificato a cosa serve credo che la userò per occuparmi anche di altro»;
il 20 maggio 2008 il Parlamento europeo ha approvato -con 362 voti favorevoli, 262 contrari e 56 astensioni- un rapporto dell'Europarlamentare inglese Liz Lynne, Vice-presidente della Commissione europea del lavoro e degli affari sociali. Il rapporto è finalizzato alla proposizione, da parte della Commissione europea, di una direttiva esaustiva che sanzioni la discriminazione nell'accesso ai beni e servizi nelle ipotesi previste dall'articolo 13 del Trattato che istituisce la Comunità Europea, ed in particolare le discriminazioni nei confronti dei portatori di handicap, per ragioni di età, di religione o fede e di orientamento sessuale.
Per sapere
- se, il Presidente del Consiglio dei Ministri, consideri propria del Governo la posizione espressa dal Ministro per le pari opportunità;
- quali misure il Ministro per le pari opportunità intenda adottare nei confronti della commissione per i diritti dei gay, delle lesbiche e dei trasgender, del Ministero per le pari opportunità;
- se i Ministri destinatari intendano regolare, come già è stato fatto in molti paesi europei ed extra-europei, le convivenze delle persone lesbiche, gay, bisessuali e trasgender e tutelarne il trattamento nei casi di discriminazione, in conformità agli standard europei;
- quale è la posizione del governo italiano rispetto alla direttiva anti-discriminazioni annunciata dalla Commissione europea nel suo programma di lavoro per l'anno 2008 previste dall'articolo 13 del Trattato che istituisce la Comunità Europea, ed in particolare le discriminazioni nei confronti dei portatori di handicap, per ragioni di età, di religione o fede e di orientamento sessuale.
I deputati radicali – Pd:
Marco Beltrandi, Elisabetta Zamparutti,
Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci
(da Notizie radicali, 23 maggio 2008)