S’intitola “Sentieri ritrovati-sentieri nascosti. Parola di donna” ed è l’appuntamento culturale che l’associazione propone per lunedì 2 giugno, festa della repubblica. I sentieri ritrovati sono quelli calpestati dalle donne innamorate, staffette partigiane, balie, guaritrici, donne che andavano al mercato, che camminavano nella neve, in mezzo alla nebbia, salendo i crinali delle colline, da una casa di pietra all’altra. Le spose bambine raccontate da Fenoglio, le donne che cercavano erbe, le ragazze che vendevano formaggi, uova, conigli. Nel loro ricordo si svolgerà la camminata delle case di pietra, con raduno dei partecipanti alle ore 9:30 del mattino, partenza alle ore 10 da San Donato di Mango e percorso a ellisse sul territorio dei comuni di Cossano Belbo e Rocchetta Belbo con rientro al punto di partenza per le ore 13 e pausa pranzo presso l’Osteria della Posta. Iscrizioni al trekking gratuite con prenotazione obbligatoria al numero 0141 89112.
I sentieri nascosti sono quelli che le donne devono imparare a conoscere quando desiderano praticare il pavesiano mestiere di scrivere, rimasto a lungo terra di frontiera per soli uomini.
L’iniziativa nasce da una collaborazione tra Arvangia, FIDAPA e il gruppo femminile albese delle Pari Opportunità. Consiste in un momento di incontro che si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 2 giugno a San Donato di Mango col titolo “Donne e scrittura: sentieri nascosti”, nell’orario 15-18.
L’idea è quella di approfondire il ruolo femminile rispetto alla memoria, alla testimonianza, alla narrazione orale e scritta, un ruolo predominante nel mondo contadino piemontese che per primo Nuto Revelli con il libro L’anello forte ha riconosciuto e sottolineato.
Contestualmente si desidera presentare e valorizzare esperienze attuali di comunicazione letteraria che vedono protagoniste le donne, presentando storie esemplari come quelle di Maria Tarditi (foto), Franca Benedusi, Laurana Lajolo. Accanto a loro altre scrittrici di professionalità ormai collaudata o emergenti come Liliana Chabloz, Anna Maria Sarotto e scrittrici che ancora non sono riuscite a trovare spazio, alla ricerca di editori disposti a concedere loro fiducia.
L’incontro vuole essere una prova su strada di un possibile movimento delle donne della cultura, protagoniste di iniziative, eventi, collaborazioni, capaci di operare con entusiasmo, slancio, superando paure, timori, individualismi e personalismi che molte volte frenano l’agire umano.
Coerentemente con quanto già realizzato con il premio intitolato a “Carmelina Brovia e le sue sorelle”, ogni anno festeggiate a Sinio come donne che hanno saputo tenere unito e solidale il loro paese, l’Arvangia vuole impegnarsi a dare maggiore visibilità alle donne che scrivono, recitano, suonano strumenti musicali, organizzano, promuovono.
Non a caso l’incontro avrà una dedica speciale per Ingrid Betancourt, da più di cinque anni e mezzo (ovvero dal 23 febbraio 2002) l'ostaggio più celebre in mano alle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). Il suo sequestro è avvenuto durante un rischioso viaggio fra le città di Florencia e San Vicente del Caguan, capoluogo della 'zona di distensione' nel sud della Colombia controllata all'epoca dalle Farc, appena cinque giorni dopo la rottura del negoziato di pace con l'allora presidente Andres Pastrana. La Betancourt è stata dichiarata cittadina onoraria di Roma dal sindaco Walter Veltroni, ed è stata anche candidata al premio Nobel per la pace.
Gli organizzatori attendono adesioni all’iniziativa e invitano le donne che scrivono a partecipare per presentare libri editi, sogni nel cassetto, progetti.
l'Arvangia
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