La conferenza “Amore civile” è stata unanimemente considerata un successo per chi vi ha partecipato e per i pochi, sostanzialmente gli ascoltatori di Radio Radicale, che ne hanno potuto conoscere i contenuti.
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Intervenendo nel corso del convegno, sabato scorso Luigi Manconi ha detto a proposito dell'espressione “Amore civile” scelta come titolo della conferenza per la riforma del diritto di famiglia:
«Questo titolo, che corrisponde come sapete al titolo del capitolo di un libro che ha dato origine a questo dibattito, l'amore civile, è una definizione che non va considerata come una tra le molte. Penso che sia felicissima come formulazione letteraria e sapientissima come senso politico, perché noi stiamo parlando di quella democrazia dell'intimità che è poi l'esito di una discussione che in Italia e in Europa ha una storia ormai quasi quarantennale, che ha fatto sì che si considerasse la sfera delle relazioni private, l'ambito degli affetti, la dimensione dei rapporti personali, come questione politica decisiva».
Nonostante i molti lanci di agenzia, nessun giornale ha riportato i contenuti della conferenza stampa di presentazione dei risultati della tre giorni di conferenza.
Eppure, intervenendo alla conferenza stampa, il presidente dell'Arcigay, Aurelio Mancuso, ha affermato che «questa conferenza stampa rappresenta per noi un primo buon segnale in una situazione sociale per noi preoccupante», e diversi parlamentari del Partito democratico sono intervenuti per aderire all'impostazione innovativa data dalla conferenza alle tematiche legate ai nuovi diritti civili.
Roberto Giachetti, parlamentare del Partito democratico, ha ad esempio esplicitamente aderito «a un'impostazione, dopo che noi per parecchi anni abbiamo captato nel mazzo una serie di questioni che si sono trasformate in delle vere risse ideologiche, probabilmente provare un approccio complessivo che cerchi di riportare ogni argomento all'interno di un quadro generale che è quello della riforma del diritto di famiglia potrebbe essere un approccio che dà un'impostazione più serena all'analisi e anche più organica».
Amore civile non si è concluso il 12 maggio, giorno dell'anniversario del referendum sul divorzio. Unanimemente i partecipanti, infatti, nel corso dell'assemblea svoltasi la domenica mattina, hanno deciso di costituirsi in “conferenza permanente per la riforma globale del diritto di famiglia”, i cui lavori, che porteranno alla stesura di un progetto di legge organico, sono articolati in una serie di commissioni tematiche:
- Forme di famiglia e loro tutela
Riconoscimento delle unioni civili, dei legami familiari diversi dalla famiglia nucleare, delle comunità intenzionali, del cohousing, equiparazione dei figli nati dentro e fuori del matrimonio
- Separazione, divorzio e mediazione familiare
Convenzioni matrimoniali, regime patrimoniale del matrimonio, prenuptial agreements, divorzio breve, condizione e affidamento dei minori nella separazione e nel divorzio, potestà e responsabilità genitoriale, diritti e doveri nei rapporti tra genitori e figli, riforma della solidarietà post coniugale, introduzione della mediazione familiare
- Procreazione assistita, interruzione della gravidanza
Superamento della legge 40, diritto costituzionale alla salute e diritti del nascituro, definizione di persona secondo la legge vigente
- Violenza in famiglia, violenza contro le donne, discriminazioni di genere
Parità tra individui all'interno delle famiglie, modifica della legge 154/2001, omofobia, tipizzazione dei reati familiari e contro la persona, mobbing familiare
- Filiazione e adozione
Riforma tempi e ostacoli all'adozione, adozione da parte del single, abrogazione adozioni “di serie B”
- Successioni
Riforma dell'istituto della legittima, riforma del testamento
Qui per aderire alla conferenza permanente
Diego Galli
Resp. Sito internet di Radio Radicale